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Survival Kids, la recensione di uno dei titoli di lancio per Nintendo Switch 2

L'erede dell'omonimo titolo per Game Boy Color e dei Lost in Blue debutta sulla nuovissima console ibrida Nintendo.

RECENSIONE di Simone Pettine   —   10/06/2025
Uno delle situazioni ricorrenti in Survival Kids

Nintendo Switch 2 fa già la sua bella figura in alcuni salotti. Alla legittima domanda di qualsiasi amico o famigliare - "quali sono i giochi già usciti?" - è possibile snocciolare un discreto numero di titoli, tra i quali figura anche Survival Kids. Presentato lo scorso maggio 2025 nel corso del Nintendo Direct dedicato specificamente alla presentazione della nuova console, si tratta di un gioco a metà tra l'avventura e il rompicapo, innestati su una più generica struttura da survival game.

Eppure, forse i più attempati non si saranno fatti trarre in inganno da tutti quei colori e quei bambini in stile cartoonesco a schermo: Survival Kids, concettualmente, non è un gioco nuovo. Comparve per la prima volta, sempre per mano di Konami, su Game Boy Color, mentre anni più tardi tornò con la serie dei Lost in Blue su Nintendo DS. Altri tempi, un altro respiro e forse anche un pizzico di coraggio in più a livello di tematiche "impegnative". Sia come sia, l'idea di fondo è rimasta la stessa: ci sono dei ragazzi approdati su un'isola deserta e bisogna riportarli a casa. Voi dovrete aiutarli.

Un’idea semplice: esplorare e fuggire

Survival Kids è un "survival semplice" (è stata la stessa Konami a definirlo tale) e si basa su un'idea altrettanto semplice. Quattro ragazzini trovano una mappa del tesoro, si imbarcano per l'avventura e finiscono catapultati in un mondo magico, articolato in un vasto oceano popolato di piccole isole deserte. L'obiettivo è sopravvivere e completare l'esplorazione: di isola in isola, i protagonisti vanno alla ricerca della propria zattera per ripararla e proseguire. Il mezzo di trasporto, però, ha intanto perduto le sue componenti principali (quali il timone e la vela), che andranno dunque recuperati all'interno dei diversi livelli esplorabili.

L'accampamento principale di Survival Kids è fondamentale per proseguire nell'esplorazione e per cucinare
L'accampamento principale di Survival Kids è fondamentale per proseguire nell'esplorazione e per cucinare

Si tratta di un'avventura del tutto disimpegnata, in cui non è davvero possibile morire o incappare nel game over: anche quando il personaggio finisce in mare, in realtà viene subito rigenerato nei pressi della riva. È vero che l'isola pian piano sprofonda nel mare, perché in realtà non di isole si tratta, bensì di gigantesche tartarughe marine magiche pronte all'immersione: tuttavia le creature si inabissano solo nel passaggio da un checkpoint all'altro, dunque senza affrettare in alcun modo l'esplorazione né generare ansie di sorta. Al più, il completamento rapido dei vari livelli ricompensa i giocatori con delle stelle aggiuntive, punteggi utili per sbloccare i mondi successivi.

Survival Kids, l'avventura cooperativa di Konami che sfrutta GameChat e GameShare Survival Kids, l'avventura cooperativa di Konami che sfrutta GameChat e GameShare

Survival Kids sembra rispondere in effetti a una strana logica di mercato. È chiaramente pensato per i più piccoli, o per coloro che cercano sfide tutt'altro che impegnative, e sembra voler essere uno di quei videogiochi perfetti per le nuove console, in cui i giochi di lancio scarseggiano (a parte alcuni graditi ritorni dal passato, tra i quali figura sicuramente Bravely Default: Flying Fairy HD Remaster) e dunque si è spinti a provare con più convinzione nomi che altrimenti si trascurerebbero. Solo che Nintendo Switch 2 può vantare già tutto il parco titoli della console precedente, tra i quali diversi survival; senza contare che Survival Kids non sfrutta in modo particolare i comandi o il potenziale della nuova ibrida.

Pensato per il multigiocatore cooperativo

La semplicità di Survival Kids si riflette in meccaniche altrettanto semplici, ma non per questo meno divertenti. L'intero prodotto è pensato per divertire di più se giocato in compagnia di un amico in locale, oppure di altri compagni online: in questi casi bisogna cooperare per proseguire, e tutte le azioni richieste possono essere portate a termine in meno tempo. Va da sé che da soli il tutto diventa rapidamente noioso: tagliare alberi, portare liane al campo base, spostare le rocce e cucinare richiederanno di compiere un'azione per volta, mentre il multigiocatore in cooperativa assicura, appunto, l'aiuto necessario per fare tutto più in fretta, ottimizzando risorse e tempi.

Lo split screen è il modo più classico di giocare in due
Lo split screen è il modo più classico di giocare in due

La stessa logica del gioco di squadra permette in teoria di chiudere un occhio sulla ripetitività generale dell'offerta, in cui ci si ritrova tutto sommato a fare sempre le solite cose in ambienti solo parzialmente differenti di partita in partita. In ogni livello bisogna gestire il campo base (trasferibile da una zona all'altra dei livelli), accumulare risorse per risolvere semplici enigmi ambientali (per esempio oggetti pesanti da spostare utilizzando solo strumenti specifici, come la canna da pesca, perché collocati in zone altrimenti inaccessibili).

Metal Gear Solid Delta e Silent Hill f verranno mostrati da Konami in un livestream Metal Gear Solid Delta e Silent Hill f verranno mostrati da Konami in un livestream

L'energia dei personaggi è limitata, ma mangiando questi ultimi possono temporaneamente diventare in grado di arrampicarsi più a lungo o disseppellire oggetti pesanti. A sua volta, mangiare richiede raccogliere frutti o pescare nell'oceano, e via dicendo. Tutto questo senza alcuna necessità di un inventario, aspetto che da solo lascia comprendere quanto "semplificato" sia Survival Kids come survival: se un oggetto non vi serve, semplicemente potete gettarlo a terra e recuperarlo più tardi. Impossibile perderlo di vista, considerata la dimensione ristretta dell'ambiente esplorabile.

Buone idee, ma potenziale inespresso

È facile comprendere, in base a quanto detto, perché Survival Kids presenti buone idee, ma anche un grande potenziale inespresso. Fondamentalmente si tratta di un prodotto troppo lineare, troppo semplice e troppo poco stimolante per dei giocatori al di sopra dei dieci anni: non basta essere carino e accessibile per diventare un titolo di punta di Nintendo Switch 2 in questo primo periodo del lancio, soprattutto se vieni proposto sul mercato non a 20-25 euro (prezzo più che onesto) ma a ben 50 euro. Certo, con quattro giocatori online le partite acquistano sicuramente un pizzico di senso in più, stimolando anche il giusto spirito di avventura più che mai necessario alla filosofia del titolo, ma mancano degli obiettivi a lungo termine che diano un vero senso alla progressione. Non bastano certo i timbri disseminati per le isole, i quali sbloccano nuovi accessori indossabili, a stimolare l'esplorazione dei livelli.

Survival Kids è chiaramente pensato per il multigiocatore cooperativo
Survival Kids è chiaramente pensato per il multigiocatore cooperativo

A mancare davvero a Survival Kids sono fondamentalmente due cose: una è la profondità, la sola che potrebbe spingere a rigiocare i livelli o a trovare nuove strade per il completamento delle missioni (ma basta fare sempre le stesse cose per fuggire dalle isole, e queste cose il più delle volte vanno fatte sempre con la stessa consequenzialità). La seconda è, invece, il pericolo: un pericolo vero, che metta quel minimo di tensione in grado di dare davvero senso al "survival" presente nel titolo. Troppa semplicità non è per forza di cose un bene, soprattutto se non è compensata da una ricchezza di situazioni e possibilità alternative per raggiungere l'obiettivo di fuga dall'isola.

Le unicità di Switch 2

Perché Survival Kids è un gioco di lancio di Switch 2? Perché è un'esperienza che sfrutta due delle caratteristiche più chiacchierate e uniche della console di Nintendo: GameChat e GameSharing.
GameChat è la capacità della console di gestire in parallelo al videogioco una videochat con la quale comunicare le proprie mosse, coordinarsi o semplicemente chiacchierare con un massimo di altre tre persone.
GameSharing, invece, consente di giocare con un'unica copia del gioco. Switch 2, infatti, è in grado di inviare due flussi streaming ad altrettante Switch (non importa che siano il modello originale o il suo successore), così da poter invitare altri due amici in partita in qualunque momento e senza che loro debbano comprare il gioco.
In alternativa c'è il classico schermo condiviso, col quale due persone possono giocare sulla medesima televisione.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch 2
Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 49,99 €
Multiplayer.it
6.5
Lettori
ND
Il tuo voto

Survival Kids è un titolo pensato per i più piccoli, o per coloro che cerchino davvero un'esperienza semplice e confortevole. Di "survival" non ha quasi nulla, a parte lo scopo principale di fuggire da un'isola disabitata: raggiungere l'obiettivo è semplice, come semplice è anche capire e padroneggiare le (poche) meccaniche a disposizione. Questo non vuol dire che sia un gioco noioso o che prometta contenuti poi assenti: Konami è stata anzi chiarissima su ciò che dovreste aspettarvi. Dovete aspettarvi un gioco in cui ognuno di voi controlla un bambino su un'isola dalla quale deve fuggire, e fuggire è molto facile. Con l'online o il multigiocatore in locale il tutto resta facile ma un po' più divertente, perché ci si possono dividere mansioni e azioni da completare. Sia come sia, anche a fronte del suo essere "contenuto", probabilmente lo abbandonerete in fretta per altro.

PRO

  • Immediato e accessibile anche per i più piccoli
  • Online in quattro giocatori dà il meglio di sé
  • Non manca qualche segreto tra i livelli

CONTRO

  • Davvero troppo semplice
  • Già dopo qualche isola diventa ripetitivo
  • Prezzo di lancio considerevole