14

Tails of Iron 2: Whiskers of Winter, la recensione di un'avventura topesca che piacerà ai fan

Ecco la nostra recensione di Tails of Iron 2: Whiskers of Winter, una nuova avventura d'azione che riprende tutto quello che abbiamo visto nel primo capitolo e sarà apprezzata dai fan.

RECENSIONE di Nicola Armondi   —   27/01/2025
il topo Arlo contro due pipistrelli in una landa innevata nel videogioco Tails of Iron 2 Whiskers of Winter
Tails of Iron II: Whiskers of Winter
Tails of Iron II: Whiskers of Winter
Articoli News Video Immagini

Sono passati tre anni e mezzo dall'arrivo sul mercato di Tails of Iron, la topesca avventura che ci mette nei panni del principe Redgi. Il team di sviluppo Odd Bug Studio torna ora con un seguito che cambia ambientazione e protagonista, ma che è molto più simile al primo capitolo di quanto possa sembrare.

La storia di Tails of Iron 2 non è molto originale

Mettiamo da parte il regno del Sud invaso dalle rane e avventuriamoci all'estremo Nord, in una nuova fiaba oscura che ricorda veramente molto la prima avventura, ma non solo. Il nostro protagonista - di nome Arlo - è una sorta di Jon Snow, figlio bastardo del Re del Sud affidato alle cure del capo dei Guardiani delle lande, l'ultima difesa contro una minaccia considerata dimenticata ma che ora è tornata: i pipistrelli. Con i loro corpi ghiacciati governano anche un esercito di non-morti animaleschi e cercano vendetta per le antiche sconfitte.

Il punto di partenza è sempre quello: il nostro giovane protagonista perde la figura genitoriale in un attacco a tradimento e si ritrova a dover gestire il castello, recuperando alleati e preparandosi a sconfiggere i nemici. Lo facciamo perlopiù in prima persona, viaggiando tra diverse mappe dove vivono nuove culture, tra gufi, conigli, le note rane e non solo.

Ciò che dovete aspettarvi è una storia molto semplice, come è tipico per una fiaba. I personaggi sono monodimensionali, gli eventi di trama più rilevanti si svolgono in pochi istanti e in generale tutto accade molto rapidamente. Difficile aspettarsi molto di più di questo, ma ammettiamo che fatichiamo a definire la storia di Tails of Iron 2 interessante: è solo una buona giustificazione per correre da un punto all'altro e ammirare i bellissimi ambienti di gioco, pieni di dettagli, colori e anche alquanto vari, con ad esempio le varie tribù che hanno architetture uniche. In linea di massima, se avete giocato il primo capitolo sapete cosa aspettarvi e se questa nuova storia vi piacerà o meno.

Tails of Iron 2 aggiunge un lato gestionale

La struttura del gioco stessa non cambia in modo significativo rispetto al primo capitolo, sebbene sia stata leggermente ampliata. Abbiamo a disposizione il nostro castello, inizialmente distrutto e svuotato della popolazione. Nella prime fasi dobbiamo quindi reclutare un po' di alleati che coprano i compiti fondamentali: il fabbro, il mercante, la cuoca e il carpentiere, legato al lato più "gestionale" (se si può osare usare questo termine) del videogioco.

Il nostro castello va potenziato: Tails of Iron 2 non diventa però un vero gestionale
Il nostro castello va potenziato: Tails of Iron 2 non diventa però un vero gestionale

Le quattro figure citate dispongono del proprio edificio, potenziabile spendendo oro e risorse. Rispetto al primo gioco Odd Bug Studio ha ampliato il numero di oggetti che si ottengono dai nemici e dall'ambiente, ma il team è in realtà molto generoso. Raccogliendo ciò che ci capita a tiro e completando anche solo una manciata di missioni secondarie abbiamo tutto quello di cui abbiamo bisogno per potenziare il castello e creare ogni cosa di cui necessitiamo, ovvero principalmente armi e armature.

Sotto questo punto di vista, Tails of Iron 2 cambia leggermente la gestione degli equipaggiamenti. Rimane il mix di arma a una mano, arma a due mani, arma dalla distanza, scudo e set di armatura come in passato, ma ora non ci sono più le resistenze per tipologia di nemico ma resistenze elementali (fuoco, ghiaccio, veleno ed elettricità), che hanno un peso notevole visto anche che alcune armature rendono deboli a certi elementi.

In Tails of Iron 2 possiamo creare liberamente vari pezzi di armatura e varie armi, per sfruttare le resistenze elementali
In Tails of Iron 2 possiamo creare liberamente vari pezzi di armatura e varie armi, per sfruttare le resistenze elementali

Visto che ogni nemico sfrutta certi elementi ed è debole ad altri, dobbiamo continuamente cambiare il nostro armamentario per adattarci allo scontro, cosa che rallenta alquanto l'avanzamento visto che ogni poche battaglie è necessario fare un intero cambio di set. Ovviamente dipende anche dal livello di difficoltà, dato che a quello più basso i nemici cadono rapidamente e ci infliggono pochi danni, ma già dal secondo su tre è necessario sfruttare al meglio le nostre risorse, poiché la sfida sale parecchio.

A questo riguardo, crediamo che una via di mezzo tra i primi due livelli sarebbe necessaria, visto che si passa da una difficoltà che definiremmo oltremodo banale a una che non possiamo non valutare alquanto impegnativa. Non abbiamo nemmeno osato provare il terzo livello di difficoltà, anche per questo. Non si tratta tra l'altro solo di danni inflitti e subiti, ma anche di velocità di gioco. Al livello base i nemici sono più lenti e i loro attacchi più telefonati.

Battaglie ed esplorazione in Tails of Iron 2

Il sistema di combattimento è simile al passato, fondato sulla reazione più che sull'aggressività. Dobbiamo leggere le mosse nemiche, stare attenti a sfruttare il momento giusto per attaccare, schivando o facendo parry a seconda delle icone colorate degli attacchi avversari. Attaccare a testa bassa vuol dire morire e pochi errori bastano per venir sconfitti.

Di tanto in tanto nei combattimenti avremo degli alleati, ma sono li più per scena che altro
Di tanto in tanto nei combattimenti avremo degli alleati, ma sono li più per scena che altro

Per fortuna i checkpoint manuali (le solite panchine) sono posizionate in modo tale da non dover ripetere troppi scontri di fila, sebbene ci siano battaglie che meriterebbero un piccolo ribilanciamento: che certi attacchi tolgano il 99% dei punti vita (c'è chiaramente un sistema di protezione che impedisce di morire con un singolo grosso danno) a un personaggio che ha l'equipaggiamento migliore possibile in quel momento non è ciò che definiremmo equilibrio.

Perlomeno i boss sanno essere mediamente interessanti e ci danno spazio per sfruttare il nuovo sistema di magia con quattro mosse elementali, che si ricaricano attaccando i nemici. È la principale novità di questo capitolo, ma in realtà non cambia molto gli equilibri, è solo un piccolo extra nel mezzo dei già noti scambi di fendenti.

La magia è utile fare qualche danno extra, ma di norma i nemici sono praticamente immuni a due elementi su quattro
La magia è utile fare qualche danno extra, ma di norma i nemici sono praticamente immuni a due elementi su quattro

Ovviamente non si passa tutto il tempo solo a combattere: il nostro Arlo deve spostarsi da un luogo all'altro, anche con l'aiuto di un rampino, ma in termini di esplorazione si poteva fare qualcosa di più. Come nel primo gioco, c'è molto poco - se non nulla - da vedere oltre agli spazi dedicati alle missioni principali. Le mappe iniziali non sono piccolissime (nelle fasi avanzate diventano più lineari e brevi per dare ritmo alla storia), ma la maggior parte delle zone "extra" è dedicata unicamente alle missioni secondarie e questo scoraggia l'esplorazione: è molto meglio correre verso il prossimo punto di interesse e ignorare ogni segmento delle mappe non obbligatorio, perché difficilmente troveremo qualcosa lì fino a quando non attiveremo una missione.

Ovviamente il vantaggio in questo caso è un titolo un po' più diretto e snello, parimenti al primo, ma se vi piace esplorare Tails of Iron continua a non essere il gioco per voi. Qui si combatte e si corre da un punto all'altro e tutti i nuovi orpelli gestionali sono più di facciata che altro.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Multiplayer.it
7.5
Lettori (5)
9.1
Il tuo voto

Tails of Iron 2 Whiskers of Winter è praticamente una versione 2.0 del primo gioco. Ne riprende il grosso delle meccaniche e della struttura, propone un mondo di gioco bellissimo da vedere e amplia leggermente il tutto con un sistema di magia e un lato gestionale. Le due grandi novità però non sono particolarmente espanse e di impatto, nel bene e nel male. Se il primo capitolo vi è piaciuto e volete qualcosa di molto simile sarete soddisfatti, se invece desideravate un'evoluzione o ampliamento, pare che dovrete attendere un terzo capitolo.

PRO

  • Graficamente sempre bellissimo
  • Buon sistema di combattimento

CONTRO

  • Le due grosse novità del gioco hanno poco impatto
  • Livello di difficoltà da riequilibrare