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Team Fortress 2 - Recensione

Questo Natale gli appassionati di FPS multigiocatore non avranno di che lamentarsi. Dopo Quake Wars ecco un altro gioiello con cui mettere alla frusta la propria connessione.

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   18/10/2007
Team Fortress 2 - Recensione
Team Fortress 2 - Recensione
Team Fortress 2 - Recensione

Orange Box

L’Orange Box è IL pacco per eccellenza per Xbox 360 e PC (è prevista anche una versione per PS3, ma verrà rilasciata più avanti e non sappiamo se conterrà qualche extra a causa del ritardo). Acquistandolo si portano a casa i seguenti titoli:

Oltre ai prodotti “maggiori”, nella confezione sono presenti diversi Extra tra cui Half-Life 2: The Lost Coast, un livello aggiuntivo rilasciato gratuitamente da Valve pochi mesi dopo l’uscita di Half-Life 2 nei negozi e Peggle Extreme, un divertente puzzle game della Popcap Games capace di catturare per qualche ora con la sua dinamica di gioco estremamente “casual” (si deve lanciare una palla sperando che colpisca i vari respingenti distribuiti per i livelli).
Il prodotto è disponibile nelle versioni PC e Xbox 360. Nota per la versione PC: chiunque abbia acquistato precedentemente Half-Life 2 o Half-Life 2: Episode One, potrà regalarne una copia a chiunque, a patto che il destinatario non abbia già i due giochi registrati su Steam. La procedura da seguire è spiegata da Valve stessa (cercate nella scheda del pacco). Per il resto la qualità dei titoli parla da sola: Half-Life 2 e Team Fortress 2 sono dei capolavori, i due episodi della trilogia a puntate sono degli ottimi giochi mentre Portal è un extra grandioso (speriamo che in caso di un seguito optino per una maggiore longevità) che vale la pena provare per capire cosa può tirare fuori un gruppo di studenti supportato da un grande sviluppatore. L’Orange Box, da qualsiasi punto di vista lo si guardi, è un acquisto imprescindibile che non dovete lasciarvi sfuggire.

Valve distribuisce i ruoli

Ognuno dei nove figuri selezionabili ha le sue armi e le sue caratteristiche e, al di là di alcune somiglianze, come ad esempio la condivisione delle armi secondarie, scegliere chi usare in una partita modifica in modo radicale l’esperienza di gioco e determina di base l’assunzione di un ruolo piuttosto di un altro. I loschi figuri impersonabili sono: l’Heavy, un grosso e lento bestione con trecento punti vita e con una mitragliatrice capace di spazzare via gli avversari in breve tempo; il Demoman, lo specialista degli esplosivi, mediamente veloce dispone di un letale lancia granate; il Medic, l’healer del gruppo, per usare un termine da MMORPG, può curare i giocatori della propria squadra, può aumentarne i punti vista massimi del 50% e, attivando la cosiddetta ubercharge, può renderli (e rendersi) immortali per qualche secondo; Pyro, armato di un letale lanciafiamme è imbattibile negli scontri ravvicinati dove può friggere più nemici contemporaneamente; la Spy, personaggio elusivo capace di uccidere chiunque con un backstab ben piazzato e di diventare invisibile per arrivare più agevolmente alle spalle degli avversari;

Le mappe di gioco sono sei in totale, per altrettante modalità di gioco (alcune simili). E qui il giudizio dei giocatori si è spaccato.

Valve distribuisce i ruoli

lo Scout, personaggio agile e veloce, debole in combattimento ma ottimo nei momenti in cui la rapidità è tutto; il Soldier, combattente armato di lanciamissili, resistente e discretamente agile, il personaggio medio per eccellenza e, probabilmente, il più facile da usare; lo Sniper, ovvero il cecchino della rosa, capace di colpire nemici dalla lunghissima distanza, può uccidere chiunque con un colpo alla testa; l’Engineer, inutile nella mischia è uno dei personaggi più strategici grazie alla possibilità di creare postazioni difensive e curative (una torretta ben piazzata e tenuta in buone condizioni può valere la vittoria). Non saranno in pochi a notare le affinità tra alcuni ruoli di Team Fortress 2 con quelli di un qualsiasi MMORPG. Insomma, il tank c’è, l’healer c’è, le truppe di supporto ci sono… mancano solo le instance.
Ad ognuno il suo personaggio, verrebbe da dire, ed entrando in gioco, ci si rende presto conto che è proprio così. Ogni giocatore tende ad avere un personaggio preferito, come ovvio, ma ognuno, in modo meno scontato, è costretto a pensare in modo tattico quale ruolo assumere di volta in volta a seconda delle situazioni. Nella stessa mappa può, ad esempio, capitare prima di dover difendere un punto di controllo posizionato dopo uno stretto passaggio e poi un punto di controllo messo in un’area più larga. In base alle proprie caratteristiche, si potrà quindi optare per un tipo di difesa nel primo caso (ad esempio un Demoman per coprire il passaggio di granate) e per un altro nel secondo (ad esempio un Engineer per coprire l’area di torrette).

Team Fortress 2 - Recensione
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Mappe e bilanciamento

Le mappe di gioco sono sei in totale, per altrettante modalità di gioco (alcune simili). E qui il giudizio dei giocatori si è spaccato. C’è chi le considera poche, soprattutto rispetto alla concorrenza e c’è invece chi, forte dell’esperienza con altri sparatutto multiplayer, le ritiene adeguate soprattutto per come sono realizzate. Un vero e proprio scontro tra filosofie. Dal nostro punto di vista vanno considerati diversi elementi prima di esprimere un giudizio. In primo luogo è vero che la concorrenza offre giochi con molte più mappe ma, per nostra esperienza, la comunità dei giocatori tende ad eleggere alcune mappe come “migliori” e, spesso, si finisce per non giocare più le altre. È successo in Unreal Tournament, è successo con Quake 3, ed è successo in UT 2004 e, immaginiamo, sia successo anche in altri giochi (volendo potete portare le vostre testimonianze fra i commenti). D’altro canto, però, si è sempre trattato di processi di “selezione naturale” in cui sono state le comunità a decidere e non gli sviluppatori. Insomma, siamo di fronte ad un problema controverso a cui si può rispondere soltanto individualmente. Immaginiamo, però, che sia più difficile creare livelli per nove personaggi differenti e armonizzarle a dovere, evitando facili e frequenti squilibri, piuttosto che per personaggi tutti uguali in cui conta principalmente conoscere a memoria i punti di spawn e la posizione delle armi, dei medipack, dei veicoli e così via. Inoltre non è improprio pensare che, nel giro di qualche mese, Valve stessa rilasci un map pack.
È difficile trovare altri difetti in Team Fortress 2. Alcuni elementi possono infastidire, ma più si gioca più ci si rende conto che, ad esempio, il tempo di spawn di 20 secondi imposto quando si difendono i punti di controllo, serve per evitare abusi e per equilibrare la dinamica di gioco che, altrimenti, favorirebbe troppo i difensori. Uno degli abusi che si sono voluti evitare supponiamo sia il rischio che alcuni giocatori passino il tempo a cambiare personaggio più che a giocare. In questo modo sono disincentivate pratiche isteriche e frustranti per gli altri giocatori. Il tempo di respawn detta il ritmo all’azione e rende i giocatori più accorti in quello che fanno. Presa coscienza del fatto che morire in azioni folli non conviene, si è più portati a cercare il gioco di squadra, in modo da rimanere in vita più a lungo ed essere più utili per se stessi e per gli altri. Giocando, infatti, non è raro vedere dei perfetti sconosciuti che, dopo qualche partita insieme, abbozzano tattiche più o meno elementari per rendere più forte la propria squadra. Probabilmente le lamentele più grandi arrivano dai cacciatori di frag, quelli che pensano soltanto a cercare di avere il proprio nome in cima alla classifica della mappa, più che a seguire lo scopo delle diverse modalità.

Team Fortress 2 - Recensione
Team Fortress 2 - Recensione
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Requisiti di Sistema

Team Fortress 2 gira grazie al motore di Half-Life 2 e si vede, soprattutto a livello di fluidità. Meno spettacolare di Unreal Tournament 3, di cui abbiamo provato l’impressionante demo, è però estremamente più fluido e viene retto bene anche su computer vecchiotti.

Requisiti Minimi

  • Processore: Intel Pentium 4 1700 MHz o AMD equivalente
  • RAM: 512 MB
  • Scheda Video: Compatibile con le DirectX 8 o superiore
  • DirectX 9.0c
  • Spazio libero HD: 5 GB
Requisiti Consigliati
  • Processore: Intel Pentium 4 3000 MHz o AMD equivalente
  • RAM: 1024 MB
  • Scheda Video: compatibile con le DirectX 9 o superiore
  • DirectX 9.0c
  • Spazio libero HD: 5 GB
Configurazione di Prova
  • Processore: Intel Pentium 4 3,4 GHz
  • RAM: 2 GB
  • Scheda Video: NVIDIA 7800GT

Commento

Il voto che vedete nel riquadro si riferisce all'intero pacchetto Half-Life 2: Orange Box mentre il voto relativo a Team Fortress 2 è 9,0.

Se Team Fortress 2 sarà o meno un successo ce lo potrà dire solo il tempo, come avviene per ogni gioco online. I feedback della comunità ne decideranno gli sviluppi e la permanenza dei giocatori sui server deciderà se la serie avrà o no un futuro. Per ora quello che c’è è realizzato in maniera strepitosa e l’esperienza che il gioco offre è sicuramente da provare, soprattutto se si è appassionati degli FPS multi giocatore. Non lasciatevelo sfuggire.

Pro

  • I nove personaggi sono equilibratissimi e ben caratterizzati
  • Il gameplay esalta il gioco di squadra
  • Fluido anche su macchine vecchiotte
Contro
  • Poche mappe anche se realizzate benissimo
  • Qualcuno potrebbe non gradire i tempi di respawn

Team Fortress 2 è parte di Half-Life 2: Orange Box, è disponibile per PC e Xbox 360 e sarà disponibile per PlayStation 3.
La versione testata è quella per PC.

Chi lo avrebbe mai detto che dopo tutti questi anni sarebbe finalmente uscito Team Fortress 2? Dopo l’apparente abbandono del progetto le speranze di veder vivere il seguito di uno dei mod più apprezzati per Half-Life, secondo solo all’eterno Counter-Strike, erano vicine allo zero. Sembrava per sempre perso nel limbo che tocca a tutti i vaporware, in compagnia dell’etereo Duke Nukem Forever (che è sempre bello citare quando si parla di giochi scomparsi). Fortunatamente siamo vissuti abbastanza per vedere Team Fortress 2 tornare in vita, resuscitato da qualche stregone (magari Gabe Newell vestito da negromante) che ha deciso di infondergli nuova linfa modificandolo nell’aspetto e nel contenuto. Quello che doveva essere un FPS multiplayer tattico dallo stile visivo realistico, è diventato una specie di fumettone polveroso incentrato sempre sul lavoro di squadra, ma più orientato verso la freneticità pura. In effetti, se dovessimo usare una singola parola per definire Team Fortress 2, non esiteremmo ad usare “esplosivo”.
Se avete avuto modo di guardare i filmati dei personaggi, resi disponibili nei mesi scorsi, o se avete provato la beta, saprete già che a livello visivo è stato scelto uno stile estremamente caricaturale, con personaggi caratterizzati in modo deciso e mappe piene di elementi ironici. La direzione artistica ha preferito marcare profondamente il gioco a livello stilistico, fornendogli una riconoscibilità immediata che permette di distinguerlo dalla concorrenza senza fraintendimenti. Per ottenere questo risultato si è optato anche per una differenziazione profonda del gameplay, nonostante siano stati mantenuti molti dei canoni standard che caratterizzano il genere. Gli elementi di originalità di Team Fortress 2 non vanno certo ricercati negli obiettivi delle varie modalità o in qualche estemporanea trovata del gameplay fatta per stupire a breve termine ma disfunzionale sul lungo.