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Tin Hearts: la recensione del puzzle game tra soldatini di latta e con una storia struggente

In questa recensione di Tin Hearts vi porteremo a scoprire la vita di Albert, divisa tra la famiglia ed il lavoro di mastro giocattolaio, in un racconto dolce amaro.

RECENSIONE di Virginia Paravani   —   16/05/2023
Tin Hearts: la recensione del puzzle game tra soldatini di latta e con una storia struggente
Tin Hearts
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Vi ricordate la fiaba del soldatino di piombo? Per chi non la conoscesse, la storia scritta da Hans Christian Andersen parla di un soldatino con una gamba sola che si innamora di una ballerina di carta. Lo fa durante la notte, quando tutti dormono in casa, e i giocattoli prendono vita. Un pupazzo a molla dalle fattezze di un diavolo, geloso dei due, maledice questo novello amore, tanto che il giorno seguente butta il soldatino giù dalla finestra e lo fa cadere in dei rigagnoli d'acqua che si sono formati in strada dopo una pioggia intensa e che lo trascinano fino in mare dove viene mangiato da un pesce.

Il fato vuole che quel pesce venga venduto proprio alla madre del bambino che ha perso il suo giocattolo, che ritorna così dalla bella e dolce ballerina. Il diavolo indispettito decide di fare un nuovo dispetto al povero soldatino e fa sì che finisca dentro il fuoco del camino. Solo che, mentre si sta tristemente sciogliendo, una folata di vento fa fluttuare la ballerina di carta accanto a lui, fondendosi insieme per sempre in un cuore di piombo. Seppur abbia un finale dal sapore amaro, il soldatino di piombo è diventata una celebre storia per i più piccini che ha ispirato Rogue Sun, team nato dagli sviluppatori di Lionhead (i creatori di Fable), a creare un videogioco dove gli omini di latta sono i protagonisti. In questa recensione di Tin Hearts vi parleremo di un rompicapo che ci riporta all'infanzia tra i giocattoli di legno e il racconto di un amore del padre verso la figlia.

Cuore di latta

I soldatini di latta prendono vita in Tin Hearts
I soldatini di latta prendono vita in Tin Hearts

In Tin Hearts non c'è una ballerina di cui innamorarsi, la storia si basa sull'amore di un padre mastro giocattolaio verso la figlia, mentre i livelli di ogni enigma sono un tassello che compone il viale dei ricordi di quest'uomo, tra spensierati e felici momenti alternati da tragedie e solitudine. Il gioco ruota completamente attorno alla risoluzione di puzzle: i soldatini devono attraversare lo studio di creazione per raggiungere una porticina, l'obiettivo per passare al livello successivo, e per farlo si devono utilizzare i giocattoli che ci circondano.

Trattandosi di un puzzle game, il percorso per raggiungere la fine del livello è ricco di ostacoli, e il nostro compito sarà quello di indirizzare correttamente la marcia dei soldatini con l'ausilio di formine di legno da posizionare ed incastrare correttamente, o spostare trenini nella giusta posizione. I livelli che compongono tutto l'Atto 1 servono per aiutarci a capire le meccaniche di gioco, piuttosto semplici ed intuitive, per poter proseguire e conoscere la storia che lo studio Rogue Sun ha deciso di raccontarci.

Proseguendo ci saranno nuove meccaniche, passando dal semplice posizionamento di forme in legno fino all'uso di palloncini per far volare i soldatini o i tamburi dove i simpatici omini di latta possono rimbalzare per raggiungere le superfici più alte e lontane. Gli elementi con cui interagire sono solamente quelli necessari per passare il livello, un elemento che rende estremamente intuitivo cosa siamo chiamati a fare.

Tutto al proprio posto

Nonostante Tin Hearts sia in tutto e per tutto un puzzle game, la storia principale è il suo punto di forza
Nonostante Tin Hearts sia in tutto e per tutto un puzzle game, la storia principale è il suo punto di forza

In Tin Hearts giochiamo nei panni di Albert, il padre della piccola Rose, un famoso inventore e abile artigiano, in grado di creare giocattoli sorprendenti e innovativi. Ogni livello ci porta a scoprire qualcosa in più sulla storia di questa famiglia, che inizialmente si presenta come una favola familiare felice, ma che purtroppo si troverà ad affrontare dei momenti piuttosto difficili. Seppur si tratti di un prodotto in cui la maggior parte del tempo ci troveremo a posizionare correttamente oggetti, la narrativa gioca un ruolo chiave, aggiungendo profondità a quella che è sostanzialmente una sequela di rompicapo.

Trattandosi di ricordi, la forma di Albert è eterea, facendoci capire fin da subito che quello che stiamo vivendo appartiene al passato e, grazie all'ausilio delle sue invenzioni, possiamo scoprire ciò che è accaduto nella sua vita. Il punto di vista è sempre in prima persona e questa scelta viene giustificata non solo dal cercare di rendere più immersiva l'esperienza, ma anche perché Tin Heart, nei mesi estivi di quest'anno, arriverà anche su Meta Quest e PlayStation VR 2.

Nonostante questo l'esperienza è estremamente godibile su Nintendo Switch, dove è già disponibile, ma anche su PC, versione su cui abbiamo testato il gioco. Il gameplay, infatti, è piacevole sia con mouse e tastiera sia con controller. La prospettiva in prima persona e l'essenzialità dei movimenti richiesti dovrebbero sposarsi perfettamente con la realtà virtuale.

A passo di marcia

Seppur molto creativi, i modi per portare a termine ogni livello, alla lunga, risultano piuttosto ripetitivi
Seppur molto creativi, i modi per portare a termine ogni livello, alla lunga, risultano piuttosto ripetitivi

Completare il gioco richiede circa 6 ore, un conteggio che può variare a seconda della vostra bravura nell'intuire più o meno rapidamente la disposizione degli oggetti in ogni livello. Come accennato in precedenza, la storia è la ragione principale che ci ha spinto a proseguire di livello in livello, dato che questi, seppur originali nella loro risoluzione, in alcuni casi sono piuttosto ripetitivi, a causa del riutilizzo di alcune interazioni e dell'ambientazione di sottofondo.

Lo scenario è quasi sempre lo stesso e anche gli arredi e gli elementi in scena tendono a ripetersi ad ogni rompicapo, cambiando semplicemente la disposizione corretta per far arrivare all'obiettivo i soldatini. Per velocizzare la risoluzione di ogni livello si ha come strumento un orologio in grado di aumentare la velocità della marcia incessante dei giocattoli di latta, o per spezzare la noia, osservarli più da vicino seguendoli con un'inquadratura dedicata. Allo stesso tempo è possibile riavvolgere il tempo per sistemare una formina di legno posizionata male o recuperare i poveri soldatini finiti oltre il bordo, frantumati al suolo.

L'aiuto più grande fornito è la possibilità di mettere in pausa il tempo che, oltre a dare il tempo per riflettere su cosa fare, mostra la traiettoria che i soldatini seguiranno una volta usciti dalla scatola che li contengono. Grazie a questo strumento la risoluzione diventa più immediata e riesce a non rendere mai frustranti anche quei puzzle ambientali che di primo impatto possono sembrare più ostici da superare.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Multiplayer.it
7.5
Lettori (4)
5.9
Il tuo voto

Tin Hearts fa della semplicità la sua forza, portandoci in una soffitta piena dei giocattoli e delle invenzioni che hanno reso celebre il protagonista di questa storia. Nonostante il gameplay si basi sulla risoluzione di enigmi, quella che ne esce come la componente più forte è la narrativa, che ci porta a scoprire un racconto piuttosto triste seppur pieno di amore, esattamente come la favola del soldatino di piombo e la ballerina. La creatività con cui sono stati elaborati i livelli, inoltre, riesce a sopperire ad una ripetitività dell'ambiente e ai pochi elementi richiesti per poter proseguire fino all'epilogo del gioco, rendendo piuttosto fluide le ore necessarie per poter scoprire cosa è successo nella vita del mastro giocattolaio.

PRO

  • Puzzle originali e mai frustranti
  • Storia coinvolgente e commovente

CONTRO

  • L'estetica dei livelli risulta ripetitiva alla lunga
  • La conta dei livelli è piuttosto ridotta