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Tomb Raider 1-3 Remastered starring Lara Croft, la recensione del ritorno dell'iconica esploratrice

Possiamo finalmente raccontarvi quanto è stato gustoso tornare a esplorare templi e caverne nei panni di Lara Croft in Tomb Raider 1-3 Remastered.

RECENSIONE di Marco Perri   —   13/02/2024
Tomb Raider 1-3 Remastered starring Lara Croft, la recensione del ritorno dell'iconica esploratrice
Tomb Raider I-III Remastered Starring Lara Croft
Tomb Raider I-III Remastered Starring Lara Croft
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Nello scrivere la recensione di Tomb Raider 1-3 Remastered Starring Lara Croft ci rendiamo conto che sono passati quasi 28 anni. Non è semplice determinare cosa Lara Croft rappresenti oggi nell'immaginario delle nuove generazioni di videogiocatori, complice la trilogia di reboot iniziata nel 2013, ma a quei tempi Lara era la quintessenza del videogioco.

Una delle prime eroine dello sviluppo occidentale, un mix perfetto tra sensualità, fascino, mistero, spirito di avventura estremo, un ingresso a gamba tesa nel mondo tridimensionale. Questa remaster è un lavoro più competente del previsto proprio perché offre un doppio punto di vista per godersi classici senza tempo, capaci di trasportare indietro nel tempo con lo stesso impatto di una vecchia - ma allegra e spensierata - foto di famiglia.

La stessa anima di un tempo

Situazioni rocambolesche, pericoli, traiettorie in linee rette e alta probabilità di lasciarci le penne: Lara è tornata!
Situazioni rocambolesche, pericoli, traiettorie in linee rette e alta probabilità di lasciarci le penne: Lara è tornata!

Non ha molto senso raccontarvi cosa rappresenti la serie di Tomb Raider perché se siete qui, lo sapete già. E no, quella che pensate sia polvere che si alza dallo scaffale altro non è che un pulviscolo di ricordi, emozioni, piccole epifanie che si destano non appena la legnosità di un tempo fa capolino senza timidezza dal gamepad. Tomb Raider 1-3 Remastered Starring Lara Croft aggiunge il pieno controllo del cerchio analogico, ma diamine no, non azzardatevi ad attivarlo perché vi perdete la quasi totalità dell'esperienza.

Se state acquistando un gioco del genere è proprio per giocarlo come fu concepito negli anni '90, corretto? Apprezziamo l'opzione aggiuntiva suggerita dal team, ma se tra queste pagine c'è qualcuno che magari non li ha giocati al tempo segnatevi questo consiglio, perché altrimenti vi perdereste tutte le geometrie di level design che hanno dato vita alle mappe dei tre giochi.

Abbiamo letto in questi giorni di tutto, tra critiche ed elogi nei confronti del lavoro di ammodernamento che liberamente potrete cambiare premendo un semplice tasto: la realtà è che il lavoro compiuto dal team è stato egregio e denso di passione. Detto che di remaster parliamo e non di remake, la scelta di ridisegnare giusto le texture e i modelli di Lara, aggiungendo un po' di illuminazione e di contrasto cromatico, è vincente: il flusso a video trasmette tantissimo l'anima dei primi Tomb Raider senza snaturarla, senza strapparle via quel feeling tridimensionale asciuttissimo, spigoloso, quelle compenetrazioni strane tra parallelepipedi che però, alla fine, erano asservite al puro gameplay. Tomb Raider è un gioco onesto oggi come allora, godibilissimo soprattutto grazie ai 60 fotogrammi (non stabili) di cui gode la modalità rimasterizzata e che tanto fa a pugni con quella vintage, visibilmente figlia di un'era in cui i fotogrammi non sapevamo nemmeno cosa fossero.

A caccia di enigmi

Dopo quasi tre decadi, gli enigmi dei primi Tomb Raider sono sicuramente più accomodanti, ma non bisogna mai dare nulla per scontato
Dopo quasi tre decadi, gli enigmi dei primi Tomb Raider sono sicuramente più accomodanti, ma non bisogna mai dare nulla per scontato

L'elemento quasi straniante, ma entusiasmante - nei limiti di una remaster, ovviamente - è notare il modo in cui viaggiare per i livelli dei tre giochi nella versione moderna inondi di estremo rispetto un'esperienza smaccatamente vintage lato gameplay. Il team ha trovato un equilibrio perfetto tra rinnovo estetico e perfetta aderenza al design di un tempo, permettendo a chiunque di godersi un viaggio fatto di platforming, ricerca, esplorazione ed enigmi, anche se risolvibili con molta più semplicità rispetto al passato (sono pur sempre passati 28 anni...).

Probabilmente sono "rispetto per l'originale" le parole che ha più senso evocare per questa remaster: le stesse scene di intermezzo, doppiate in un esilarante italiano nel secondo e terzo capitolo, ricalcano con enorme aderenza quelle di un tempo, semplicemente con i nuovi modelli e le nuove forme di Lara (forse anche troppo accentuate).

Il fattore dove abbiamo notato un gran lavoro svolto è quello del tempo richiesto dal gioco per effettuare le azioni: i caricamenti sono letteralmente istantanei, un elemento che aiuta in un gioco dove si muore spesso e aumenta la qualità della vita. Lo stesso non si può dire delle visuali, arcaiche e spesso casuali come un tempo: forse questo è l'unico punto in cui Aspyr avrebbe potuto fare qualcosa in più, visto che talvolta si scende proprio nella incapacità di giocare e di governare il personaggio, ma qualcuno potrebbe dire che è vintage anche questo.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 5
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 29,90 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (60)
8.1
Il tuo voto

Con Tomb Raider 1-3 Remastered Starring Lara Croft non solo potete fare vostri tre classici senza tempo, regalandovi un pezzetto di preservazione videoludica tirata a lucido, ma rivivere i primi Tomb Raider è un'esperienza appagante tutt'oggi. Al netto delle limitazioni ludiche dell'epoca, lo spirito di avventura, le fasi platforming, il sottofondo di survival sempre presente, le idee scenografiche e mappe tutt'oggi ispirate sono state rinfrescate da un manto moderno che aggiunge senza sottrarre. Un lavoro onesto, rispettoso e competente, sporcato dall'unico neo di una visuale che magari poteva essere ritoccata meglio.

PRO

  • La nuova veste è un ottimo tributo ai vecchi Tomb Raider
  • Caricamenti istantanei
  • Una raccolta completa e corposa

CONTRO

  • La visuale fa ancora parecchi capricci