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Tribe Nine, la recensione del gacha firmato dagli autori di Danganronpa

Tribe Nine è un gacha che ha un ritmo non proprio brillante e che ha giocato un brutto scherzo alla community di appassionati che lo aspettavano da mesi.

RECENSIONE di Fabio Di Felice   —   26/02/2025
Yo Kuronaka è il protagonista principale del videogioco Tribe Nine

Contemporaneamente allo sviluppo di The Hundred Line: Last Defence Academy - che ci ha colpiti favorevolmente nella nostra prova - Too Kyo Games, l'azienda fondata da Kazutaka Kodaka (Danganronpa) e Kotaro Uchikoshi (Zero Escape), lavorava anche a un altro videogioco, per certi versi incredibilmente lontano dai canoni dei due autori giapponesi.

Non tanto per le tematiche o per lo stile, che è sempre affidato al mitico Rui Komatsuzaki, quanto per il modello economico scelto: Tribe Nine è infatti un gacha, un titolo free to play nel quale è possibile spendere valuta reale per acquistare contenuti come personaggi ed equipaggiamento.

Il character design di Komatsuzaki ci fa sempre impazzire
Il character design di Komatsuzaki ci fa sempre impazzire

Tribe Nine, che è uscito il 19 febbraio dopo una corposissima beta pubblica (della quale parleremo più avanti dal momento che è la pietra dello scandalo che ha fatto infuriare la community), è un vero e proprio cantiere in costruzione. Un prodotto che sta cercando di trovare le misure in un contesto, quello dei gacha, dove regnano incontrastati titoli difficili da scardinare come Genshin Impact, Honkai: Star Rail e altri, che abitano un mercato che si è saturato in fretta, proponendo cloni più o meno riusciti e variazioni della formula. Quella di Too Kyo Games è forse la più ardita di tutte dal momento che cerca di inserire in questo contesto un action GDR con una forte componente da visual novel, vero marchio di fabbrica del team.

Terzo Strike, sei out!

Tribe Nine fa parte di un progetto crossmediale ideato proprio da Kodaka. Il videogioco rappresenta il sequel dell'omonimo anime del 2022, che però non è necessario conoscere per approcciare il gacha. L'incipit è molto semplice: Yo Kuronaka vive intrappolato in una sorta di simulazione virtuale di un vecchio JRPG 8 bit. Quando i suoi amici d'infanzia, Tsuki Iroha e Sui Yakumo, lo liberano, lui confessa di aver perso la memoria e di non avere idea di cosa stia succedendo fuori dal suo universo artificiale. Non sa, per esempio, che a Neo Tokyo un misterioso uomo mascherato che si chiama Zero sta seminando il panico. Quando i nostri lo incontrano, Zero li sfida a una partita di XB, ovvero di Extreme Baseball, come suggerisce il nome, una versione sotto steroidi del classico baseball che, nel mondo di Tribe Nine, è anche un modo pittoresco di risolvere le controversie.

Chiaramente, sconfiggere Zero non è semplice per i nostri eroi, che si trovano invischiati in un gioco ancora più grande e spietato. Dovranno sfidare otto individui a capo dei vari distretti della città prima di poter affrontare la loro nemesi.

La storia è raccontata con il solito humor nero a cui Kodaka ci ha abituati. È spietata e, in molti frangenti, brutalmente affilata. Sempre piacevole da leggere, ed è un bene, dal momento che le linee di dialogo sono davvero molte. Verrebbe da dire troppe, perché a differenza delle classiche visual novel qui non c'è la possibilità di salvare nel bel mezzo di un dialogo, e nemmeno di saltarlo.

Nella versione attuale di Tribe Nine, non è possibile salvare durante i dialoghi e nemmeno saltarli velocemente
Nella versione attuale di Tribe Nine, non è possibile salvare durante i dialoghi e nemmeno saltarli velocemente

Questo significa che è possibile registrare la partita solo presso i savepoint o quando il gioco fa un autosalvataggio. La cosa non sarebbe nemmeno un problema, se non fosse che ci troviamo davanti a un gacha game, uscito per di più anche su mobile, e i tempi della visual novel ci sono sembrati totalmente antitetici alla filosofia di un videogioco che dovrebbe prevedere sessioni anche brevi. Abbiamo sempre adorato le derive dialogiche dei titoli di Kodaka, ma questa volta ci hanno fatto sorgere qualche dubbio sul modo in cui si sposano con le tempistiche di un videogioco di questo tipo.

Una monetizzazione aggressiva

Più volte, nel corso delle ore che abbiamo trascorso giocando a Tribe Nine, ci siamo chiesti se la struttura gacha fosse davvero una scelta adatta questo titolo. Le dinamiche sono quelle tipiche del genere: potenziamenti, level up e ottenimento dell'equipaggiamento si rifanno a successi recenti come Zenless Zone Zero. Anche il sistema di combattimento ce lo ha ricordato, sebbene sia leggermente più caotico e meno reattivo. La progressione, però, è un piacevole diversivo da quella dei gacha: ci si sposta all'interno di Neo Tokyo per interagire con gli altri personaggi del cast, si esplorano dungeon e si prosegue nella storia come se non ci fosse alcuna sovrastruttura online. Ci è capitato di dimenticarci di essere di fronte a un live service e in queste parentesi ci siamo goduti tutto ciò che Tribe Nine ha di buono da offrire, ovvero lo splendido design dei personaggi, i dialoghi tutti ben scritti, animati e doppiati, e le partite a XB che riprendono dinamiche basate su scontri dialettici capaci di rievocare Master Detective Archives: RAIN CODE.

Le partite a XB si basano su scontri dialettici intensi e una regia molto dinamica
Le partite a XB si basano su scontri dialettici intensi e una regia molto dinamica

Prima o poi, però, la sua natura viene fuori, sia nelle dinamiche che tendono a limitare il livello massimo dei personaggi dietro a un sistema di obiettivi giornalieri, sia chiaramente nel sistema di reclutamento dei personaggi, visto che quelli più forti ci vengono solo "prestati" e per sbloccarli definitivamente vanno trovati pagando valuta di gioco o denaro reale. E qui si apre un'altra parentesi, ben più dolorosa.

Nel momento in cui scriviamo questa recensione, Tribe Nine è andato incontro a una vera e propria sommossa popolare da parte degli utenti che avevano apprezzato la beta del gioco. Il perché è presto spiegato: Too Kyo Games ha inasprito il sistema di ricompense, limitando di molto la valuta disponibile per tentare la fortuna e trovare i personaggi più forti del gioco nel sistema gacha. Per di più, questi ultimi hanno tassi di ottenimento molto, molto bassi. Ecco, inasprito forse non rende nemmeno l'idea: inizialmente aveva quasi azzerato l'ottenimento della valuta che, nella beta, veniva elargita generosamente sia con le quest giornaliere, sia durante l'esplorazione della mappa. Questo ha reso una delle componenti fondamentali del videogioco, ovvero la ricerca dei nuovi personaggi, quasi impossibile se non ricorrendo - e qui sta la malizia - agli acquisti con moneta reale. In moltissimi utenti si sono lamentati della deriva predatoria del videogioco, tanto da aver convinto l'azienda a reintegrare almeno le ricompense giornaliere.

A differenza del combattimento e dei dialoghi, durante l'esplorazione Tribe Nine sposa un'estetica da JRPG a 16 bit, molto gradevole
A differenza del combattimento e dei dialoghi, durante l'esplorazione Tribe Nine sposa un'estetica da JRPG a 16 bit, molto gradevole

Si tratta quindi di una situazione in divenire, ma questo braccio di ferro tra la community inferocita che si sente presa in giro e lo sviluppatore che fa il furbetto, non ci è piaciuto per niente e ha esacerbato ancora di più l'amarezza che abbiamo provato di fronte a tanto potenziale sprecato.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, App Store, Google Play
Multiplayer.it
6.5
Lettori (2)
5.1
Il tuo voto

Non è facile valutare Tribe Nine, sia perché la sua natura gacha è attualmente terreno di scontro tra sviluppatore e utenti per delle politiche non proprio rispettose nei confronti di questi ultimi, sia perché di per sé alterna alti e bassi. In generale si conferma quel presentimento che avevamo fin dalla prima volta che abbiamo sentito parlare dell'idea alla base di questo videogioco: le lunghe sessioni da visual novel si sposano male con le tempistiche del gacha game. Per esempio ci siamo trovati invischiati in dialoghi da decine di minuti senza possibilità di salvare per uscire e mantenere i progressi. E tutto quello che ci è piaciuto, si è comunque presto o tardi scontrato con una politica di monetizzazione molto aggressiva.

PRO

  • Lo stile di Komatsuzaki è sempre fantastico
  • Le partite di XB sono belle e legate a dinamiche che ci sono piaciute
  • Tutti i dialoghi sono ben animati e doppiati

CONTRO

  • Ora come ora, il sistema gacha è davvero pessimo
  • I tempi da visual novel ci sembrano poco adatti al gioco
  • In più di un'occasione ci è sembrato uno spreco di potenziale