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Warriors: Abyss, la recensione di un musou roguelite con alcune idee interessanti

Warriors: Abyss è il nuovo musou roguelite di Omega Force e Koei Tecmo: nella nostra recensione vi spieghiamo quali sono i suoi punti forza e in cosa invece ha fallito.

RECENSIONE di Nicola Armondi   —   20/02/2025
Un personaggio di warrior abyss

È un periodo curioso per i musou di Omega Force e Koei Tecmo che con Dinasty Warriors Origins hanno voluto provare a rinnovare in modo significativo la formula classica la quale da troppo tempo stagnava e veniva apprezzata solo da una nicchia di ultra appassionati. Le due compagnie, però, paiono volersi spingere ancora più in là e - un po' a sorpresa durante uno State of Play - hanno svelato e pubblicato un altro musou alternativo dal nome Warriors: Abyss. Parliamo di un roguelite, non di una classica avventura d'azione, ma con tante caratteristiche permutate dalla saga principale.

La storia di Warriors: Abyss

Il pretesto narrativo di Warriors: Abyss è molto semplice, per non dire banale. Siamo negli inferi e l'attuale re dei dannati si ritrova in una situazione un po' complessa: un potente dio si è risvegliato e ha preso il controllo dei gironi. Il sovrano quindi evoca un grande eroe per aiutarlo a raggiungere il nemico e liberare il suo dominio.

La trama si compone di piccole scenette tra il nostro personaggio e il re, con quest'ultimo che non è altro che un twink tsundere che pare arrivare da un anime ecchi yaoi. In altre parole, è un ragazzetto mezzo svestito che si imbarazza a dire che è affezionato all'eroe e ogni tre per due arrossisce e si tormenta le ciocche di capelli. Al di là della scelta stilistica discutibile in una storia che dovrebbe essere epica, il problema è che i pochi scambi di battute presenti sono noiosi, le scelte di dialogo fittizie e ben presto salterete tutto in blocco. Non tutti i giochi possono essere Hades, lo capiamo, ma un po' più di impegno non sarebbe guastato.

Ad essere molto più interessante è il nostro eroe, non tanto a livello narrativo quando in termini di gameplay. Fin dal primo avvio Warriors: Abyss ci rende disponibili un centinaio di personaggi tra i quali scegliere, con le proprie unicità in termini di statistiche, armi e combo di attacchi. È un numero molto grande e fare anche solo una singola partita con ognuno di loro richiederà decine se non centinaia di ore.

Ci sono tanti volti noti in Warriors: Abyss
Ci sono tanti volti noti in Warriors: Abyss

Come scegliere quindi il personaggio da usare? Warriors: Abyss ci dà una indicazione della facilità di utilizzo, determinata dalla sua potenza e dal tipo di attacchi che ha a disposizione. Inoltre, a ogni nuova partita alcuni eroi avranno una fiammella che indica che disporranno un bonus al numero di Anime che potremo ottenere.

Le Anime sono la valuta principale dell'avventura, visto che servono per sbloccare potenziamenti e alleati in un enorme sferografia. Sebbene tutti gli eroi siano disponibili come protagonisti, non tutti sono accessibili come alleati (poi vedremo cosa sono) e soprattutto ogni nuovo sblocco garantisce dei bonus alle statistiche, oltre a vantaggi (come più esperienza durante gli scontri o maggiore potenza delle cure) e nuove formazioni, uno dei vari elementi tattici presenti.

La sferografia di Warriors: Abyss
La sferografia di Warriors: Abyss

Il loop di Warriors Abyss è semplice: si avvia una partita, si muore, si spendono le Anime per sbloccare i potenziamenti della sferografia, si ripete. A questo si somma poi che ogni eroe si potenzia ogni volta che lo usiamo, quindi è possibile insistere su uno solo per renderlo più potente e facilitare l'avanzamento.

Le battaglie e i potenziamenti di Warriors Abyss

Una volta che la partita è iniziata, gli scontri sono semplici da approcciare. Parliamo di un gioco con visuale dall'alto, nel quale il nostro eroe ha sei combo semplicissime, che chiedono poche pressioni di tasti e possono essere eseguite anche a caso. Warriors Abyss è diviso in quattro regioni, a propria volta spezzate in otto fasi. Come in tutti i roguelite, di norma una fase è una battaglia che si conclude con un bonus per il giocatore e la possibilità di scegliere la successiva destinazione con un anteprima delle ricompense che otterremo.

Ogni eroe ha tante caratteristiche ed epiteti che determinano le combinazioni dei potenziamenti
Ogni eroe ha tante caratteristiche ed epiteti che determinano le combinazioni dei potenziamenti

Le ricompense sono eroi alleati (tra quelli sbloccati), bonus di vita, Anime, cristalli di sangue dà usare nei negozi per comprare cure, eroi o formazioni. Queste ultime attivano dei potenziamenti agli eroi e bonus aggiuntivi (come ad esempio più difesa contro un certo tipo di nemico). La parte più interessante però è legata all'elaborato sistema di alleati.

Alla fine di una fase possiamo di norma accedere a un gruppo di eroi, da cui ne vengono estratti a caso tre. Noi ne scegliamo uno, ma secondo quale logica? Prima di tutto, questi guerrieri sono i nostri attacchi speciali. Ne possiamo avere sei e si legano alle sei combo del nostro personaggio. Alla fine di una combo si fa una pressione extra del tasto e si evoca il combattente associato che esegue un potete attacco e poi fa partire un conto alla rovescia per la ricarica. Non è però tutto. Ogni personaggio ha delle caratteristiche, tipo Forza o Fascino o elementi come Fuoco o Ghiaccio. Quando scegliamo un alleato, otteniamo un punto per queste statistiche con relativo bonus. Ad esempio, Forza 1 fa sì che la schivata faccia danno, mentre Forza 2 aumenta la difesa. I livelli più alti donano bonus migliori e quindi è bene scegliere gli eroi in base alle caratteristiche sulle quali vogliamo puntare per la partita in corso.

Usando l'Audunata possiamo evocare in automatico tutti gli eroi e fare grandi danni, ma è un po' caotico alle volte
Usando l'Audunata possiamo evocare in automatico tutti gli eroi e fare grandi danni, ma è un po' caotico alle volte

Di più. Questi alleati hanno degli epiteti (la dinastia o cose come "generale valoroso", "grazia", "daimyo"). Anche questi si accumulano e servono per potenziare i nostri guerrieri di supporto insieme alle caratteristiche. Ad esempio uno potrebbe chiede tre unità di Fuoco e tre di grazia per ottenere l'abilità speciale di causare più danni da fuoco con il proprio attacco. Spesso, inoltre, è necessario avere anche certi eroi per potenziarne altri. Capite quindi che con cento personaggi, più di dieci caratteristiche, vari epiteti, formazioni e non solo, si crea una sistema di combinazioni molto più profondo e interessante di quanto possa sembrare all'inizio. Onestamente è la parte migliore del gioco e viene voglia di dare il via a un nuovo match solo per tentare un nuovo mix di potenziamenti.

È quindi un gran peccato che invece il sistema di combattimento non sia poi così incredibile, soprattutto per una serie di mancanze collaterali. I musou non sono certo giochi profondi e ci sta che il sistema di combo sia semplice, ma la maggior parte delle battaglie risulta poco tattica ed è perlopiù un insieme di attacchi speciali che brutalizzano i nemici (abbiamo anche due mosse speciali con cariche dedicate per fare danni su larga scala). Si vince per pure statistiche e di rado per reale capacità o approccio strategico. Certo, vi è sempre quel soddisfacente senso di potenza nello spazzare via centinaia di nemici, quindi se è ciò che cercate non rimarrete delusi.

Gli scontri con i boss di Warriors: Abyss possono diventare densi di attacchi da evitare
Gli scontri con i boss di Warriors: Abyss possono diventare densi di attacchi da evitare

Le battaglie sono un insieme di nemici tutti uguali, con dei "generali" che possono radunare truppe per eseguire attacchi su larga scala segnalati da enormi zone viola. Noi dobbiamo quindi continuamente spostarci per non essere sulla linea di tiro o cercare di interrompere il caricamento di queste mosse.

I boss sono invece più impegnativi, con vari tipi di attacchi e momenti di debolezza da sfruttare tramite un buon posizionamento. I generali e i boss dispongono poi di "barriere", in pratica una barra che protegge quella dei Punti Vita. Prima si abbatte la barriera e poi si fa danno reale. Il boss ovviamente ha tanta vitalità e barriere molto resistenti che si ricaricano rapidamente, quindi bisogna ripetere il processo più volte, con il nemico che evoca interi eserciti tra una fase e l'altra i quali rallentano la battaglia.

Gli eroi sono l'unico elemento con un minimo di cura estetica in Warriors Abyss
Gli eroi sono l'unico elemento con un minimo di cura estetica in Warriors Abyss

Questi momenti sono come dei grossi muri che bloccano l'avanzamento fintanto che non si ottengono seri potenziamenti alla sferografia, con il boss finale che è diviso in tre fasi sempre più impegnative. Potete essere bravi, ma se togliete un frammento di vita a ogni attacco non potete farci molto e prima o poi subirete un colpo di troppo.

Un gran peccato è inoltre la gestione delle arene. Sono poche e brutte a livello visivo (in generale, la grafica del gioco è quel che è e tutti i nemici sono di una banalità estrema) ma soprattutto non hanno alcun tipo di particolarità. Si poteva assolutamente inserire elementi interattivi per scatenare attacchi contestuali sui nemici. Così com'è invece neanche ci rendiamo conto in che zona abbiamo combattuto visto che solo perlopiù spiazzi vuoti. Perlomeno la fluidità è impeccabile con supporto ai 120 Hz (su PC, perlomeno, non abbiamo avuto modo di provare le versioni console).

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Prezzo 24,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (3)
7.9
Il tuo voto

Warriors Abyss è un roguelite sul quale Omega Force non pare aver investito un budget particolarmente elevato e il prezzo (25€ per la versione senza extra) riflette un prodotto non particolarmente ambizioso, ma comunque con idee interessanti. La grafica è pessima, la storia da ignorare e le arene troppo banali. Al tempo stesso, però, è sempre piacevole spazzare via centinaia di nemici e il sistema di potenziamenti è pieno di possibilità e combinazioni, dandoci veramente la sensazione di aver trasformato il nostro guerriero in un dio infernale in grado di distruggere interi eserciti. Se vi piacciono i musou ma soprattutto i roguelite, dovreste dargli una seria occhiata in attesa di nomi più importanti.

PRO

  • Tantissimi eroi diversi tra loro
  • Sistema di potenziamento pieno di possibilità soddisfacenti
  • Spazzare via interi eserciti è sempre piacevole

CONTRO

  • Graficamente piatto
  • Trama inutile e noiosa
  • Le arene meritavano di meglio