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Witch It, la recensione

La recensione di Witch It, un simpatico tentativo di trasformare il nascondino in un gioco multiplayer dai toni scanzonati e dalle meccaniche immediate

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   26/10/2020

Come vedremo nel corso della recensione, Witch It è sostanzialmente il classico nascondino ridotto a videogioco multiplayer, ma senza il feticismo slasher di Dead by Daylight. Non ha dietro chissà quale scrittura raffinata o quale elaborato retroterra narrativo, ma si limita a inscenare nel modo più goliardico possibile lo scontro tra cacciatori e streghe, con i primi che vogliono riportare la pace nei loro villaggi e le seconde che vogliono spargere un po' di caos. Questa semplicissima premessa spiega in parte anche lo svolgimento delle partite: c'è chi cerca e chi si nasconde. Ma andiamo per gradi.

Meccaniche di gioco

Witch It è un gioco molto semplice, quasi immediato, tanto che il pur ottimo tutorial finisce per essere quasi superfluo (probabilmente è ottimo proprio perché c'è poco da spiegare). All'inizio delle partite bisogna scegliere se essere dei cacciatori o delle streghe. I primi sono degli uomini grassocci che vanno in giro per le mappe alla ricerca delle seconde. Sostanzialmente le partite sono divise in due fasi: la prima, più breve, in cui le streghe vanno in cerca di un nascondiglio usando i loro poteri; la seconda, più lunga, in cui i cacciatori entrano in azione e devono stanare le gentili signore. I cacciatori vincono se riescono a eliminare tutte le streghe, mentre le streghe vincono se anche solo una di loro riesce a rimanere in vita per tutta la durata del match (solitamente le partite durano pochi minuti).

Witch It 07


Le tre modalità incluse in Witch It offrono diverse varianti alla formula base: in modalità "Nascondino", quella principale, streghe e cacciatori si equivalgono; in "Inversione dei ruoli" invece, inizialmente le streghe sono di più dei cacciatori, ma nel corso della partita chi viene catturato diventa a sua volta un cacciatore, quindi presto gli equilibri mutano radicalmente; in "Caccia alla vecchia", infine, le abilità delle squadre vengono disattivate, con i cacciatori che possono combattere solo corpo a corpo.

Gameplay

In tutti i casi, le dinamiche di gioco rimangono simili. Per esaminarle al meglio bisogna tenere in considerazione le diversità tra le due fazioni in lotta. Partiamo dalle streghe: le simpatiche megere non sanno combattere e possono solo nascondersi e fuggire. Per farlo hanno a disposizione un potere eccezionale che consente loro di trasformarsi in qualsiasi oggetto presente nel livello, nonché di muoversi senza tornare in forma umana (seppur in modo limitato).

Witch It 01

Oltre a ciò, dispongono anche di alcune abilità che le rendono particolarmente sfuggenti, come la possibilità di volare su delle scope, oppure quella di creare oggetti esca per ingannare gli inseguitori.

I cacciatori sono gli unici ad avere delle abilità offensive, che usano essenzialmente per individuare ed eliminare le streghe. Di base possono attaccare lanciando patate, sferrando potenti pugni o usando delle abilità, come degli attacchi d'area o dei rampini, che regalano loro una certa mobilità. A che servono tutti questi attacchi? Facile: principalmente a colpire gli oggetti sparpagliati per i livelli (sedie, scale, libri, tavolini, carretti e chi più ne ha più ne metta): se diventano viola significa che nascondono una strega, se invece diventano gialli significa che sono dei normalissimi soprammobili. Una volta stanata una strega, bisogna eliminarla il più velocemente possibile per evitare che fugga e si trasformi in un nuovo oggetto. Viceversa, se si vestono i panni di una strega e si viene individuati bisogna provare a scappare.

Witch It 05

Sostanzialmente le partite si risolvono da una parte nello sparare contro tutto ciò che si trova in giro per i livelli, cercando di non tralasciare gli oggetti più minuti, dall'altra nell'elaborare le strategie migliori per passare inosservati.

Conclusioni

Witch It è tutto qui e, nonostante gli anni passati in Accesso Anticipato prima della versione 1.0, non pretende di essere molto altro. Non è una produzione gigantesca, come si evince dalla grafica stile cartoon ben realizzata ma povera di dettagli e dalla direzione artistica fin troppo manierista. Generalmente è ben fatto e non presenta grosse criticità che possano indisporre i giocatori. In onore al suo genere, offre anche un sistema di progressione basato sull'accumulo di punti esperienza per salire di livello e sbloccare o i classici oggetti cosmetici (alcune skin extra sono particolarmente gustosi), o delle nuove abilità da usare in partita.

Per chi se lo stesse chiedendo, i server di gioco non sono affollatissimi. Va però detto che intorno al titolo di Barrel Roll Games si è formata una piccola comunità di appassionati che rende possibile giocare senza problemi, oltretutto senza fare grosse code (volendo c'è anche il browser di server).

Witch It 03

Non è un dato da poco, considerando che titoli del genere sono sostanzialmente morti senza giocatori online. La stessa comunità, davvero disponibile e gioviale, si sta impegnando parecchio nell'utilizzare l'editor di gioco per creare mappe custom, partendo dalle nove incluse. Diciamo quindi che se vi intriga l'idea, acquistando Witch It troverete anche un bell'ambiente online, una rarità di questi tempi (probabilmente perché non ci sono di mezzo grossi numeri e top streamer).

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (3)
4.1
Il tuo voto

Witch It è un gioco piccolo, ma che fa bene ciò che si propone di fare. Sostanzialmente è una versione virtuale di nascondino, ma senza gli affanni horror di un Dead by Daylight. Le partite sono molto veloci, le dinamiche di gioco appassionanti e il tutto scorre con un'invidiabile leggerezza. Cede un po' sulla lunga distanza avendo per ora un numero ristretto di contenuti, ma rimane comunque perfetto da giocare saltuariamente. Dategli una possibilità, se vi intriga l'idea.

PRO

  • Dinamiche di gioco ben realizzate
  • Perfetto come gioco leggero

CONTRO

  • Pochi contenuti
  • Stilisticamente è molto derivativo