Attenzione
La guida è basata sulla versione americana del gioco, potrebbero dunque esserci differenze con la versione italiana.
Guerriero
ll guerriero è indubbiamente il personaggio più potente tra quelli che è possibile impersonare in Gauntlet, ma al contempo anche il più difficile da padroneggiare. L'abbondante pazienza che serve per imparare a controllarlo a dovere, padroneggiandone le potenzialità offensive ed evitando di cacciarsi in situazioni complesse, viene tuttavia compensata sul medio/lungo periodo con un personaggio in grado di fungere da faro guida del gruppo e resistere alle difficoltà anche dopo essere rimasto l'unico sopravvissuto sul campo di battaglia. Per quanto affrontare in solitario Gauntlet sia una sfida che potremmo facilmente definire proibitiva, se c'è un personaggio con cui l'impresa può essere superata questo è senza dubbio il guerriero. Agli inizi però le difficoltà vi sembreranno soverchianti. Finire accerchiati è spesso questione di un istante di distrazione, e una volta che intorno avrete solo nemici potete essere sicuri che a breve vi attende la morte. Per semplificarvi la vita potete percorrere i primi passi del gioco affiancandovi a un Wizard, lasciando che sia lui a svolgere buona parte del lavoro sporco mentre voi vi limitate a sbarazzarvi degli sparuti sopravvissuti che osano avvicinarsi. Tuttavia, presto o tardi arriverà il momento di staccarvi dal vostro compagno e farvi largo nella folla per localizzare ed eliminare quel dannato evocatore. E lì inizieranno i dolori.
Il primo passo per padroneggiare il guerriero è dunque conoscerne punti di forza e di debolezza. Partiamo dai primi. La potenza del guerriero non si esprime solamente nei colpi che può affondare, con cui può stendere più di un nemico alla volta, ma anche in quelli che può ricevere grazie all'attitudine che gli consente di recuperare una maggiore quantità di punti salute ingerendo del cibo rispetto agli altri personaggi. La specialità nel corpo a corpo gli consente inoltre di avere qualche speranza di sopravvivenza in una mischia con numerosi nemici, cosa che non si può dire di nessun'altra classe. Attenzione però, non vi stiamo dicendo di caricare a testa bassa come se non ci fosse un domani, per uscire vivi da situazioni simili bisogna aver sviluppato sia il personaggio, che la propria abilità nel controllarlo.
Nel frattempo è cosa buona fare affidamento sull'attacco in salto quando si tratta di raggiungere evocatori nemici ben protetti da una folla di malevoli compari, evitando di percorrere troppa strada da indifesi, mentre il fendente base può essere una buona risorsa per proteggere il gruppo e mantenerlo compatto. Di contro, l'attacco in dashing presenta diverse controindicazioni, come l'impossibilità di essere eseguito mentre ci si trova sotto i colpi nemici e quel piccolo lag che passa tra la pressione del tasto e la sua esecuzione. Difetto questo che complica anche la fase difensiva, rendendolo di fatto inutile come manovra evasiva. Il problema principale del guerriero ad ogni modo rischia di essere l'esuberanza che lo porta a strafare. Non esagerate e guardatevi sempre intorno per evitare di ficcarvi da soli in mezzo a un gruppo di nemici mentre avanzate distribuendo mazzate senza badare a chi vi sta attorno. Distribuite poi con attenzione gli attacchi potenti, perché durante la loro esecuzione rimarrete inevitabilmente esposti ai colpi nemici, soprattutto se nei paraggi si trova un avversario abile con i colpi dalla distanza.
L'utilizzo ideale del guerriero dunque deve essere quello del protettore del wizard, impegnato a occuparsi di chi si avvicina troppo al portatore di distruzione ad ampio raggio del gruppo. Ci sono ovviamente delle eccezioni a questa regola che si esauriscono principalmente nella necessità di occuparsi degli incantatori o di aprire la strada al passaggio degli elfi. Un altro personaggio con cui il guerriero va decisamente d'accordo è la valchiria, al cui fianco il nostro guerriero può spiccare per eroismo proteggendola mentre si trova momentaneamente indifesa per il lancio della scudo e guardandole le spalle.
Valchiria
Proprio la valchiria è il secondo personaggio a finire sotto la nostra lente d'ingrandimento. A differenza del guerriero, le ore necessarie a padroneggiare con maestria questa classe sono decisamente inferiori, tuttavia è ugualmente facile confondere il suo ruolo e condurla troppo spesso in prima linea dove rischia di finire sopraffatta dall'abbondanza di colpi subiti. Il ruolo all'interno del party dovrebbe essere principalmente difensivo. Lontano dalla mischia può deflettere gli attacchi dalla distanza ed assicurarsi che elfo e mago non subiscano troppi colpi. Come detto poco fa, trae parecchio giovamento dalla presenza di un guerriero al suo fianco capace di proteggerla durante il lancio dello scudo. Quest'ultimo attacco è il suo principale punto di forza, e il motivo perché è spesso un piacere giocare nei suoi panni, anche se in molti finiranno per sceglierla per la dolce curva d'apprendimento che consente di ottenere buoni risultati in tempi rapidi.
Un'altra caratteristica capace di rendere la presenza di una valchiria ben accolta da tutti i membri del party è la parata con lo scudo che può respingere qualunque attacco, ad eccezione di quelli ambientali, ovvero quelle situazioni di pericolo provocate dall'ambiente e non direttamente dai nemici. La condizione fondamentale però è quella di essere rivolti verso la giusta direzione, ovviamente. Come facilmente intuibile, la capacità di respingere gli attacchi la rende particolarmente avvantaggiata nelle fasi difensive contro nemici che fanno degli attacchi alla distanza la loro arma principale. Nello scontro corpo a corpo invece la soluzione più efficace è invece lo stabbing, che non richiede tempi di ricarica, soprattutto contro i nemici in fila perché questo attacco funge anche da parata contro gli assalti nemici provenienti dalla stessa direzione verso cui state portando il colpo. Una caratteristica piuttosto utile questa, che consente alla valchiria di cavarsela anche in situazioni in cui si ritrova con le spalle al muro facendo ricorso alla combo scudo più stabbing. Il vero pezzo forte però, inutile negarlo, è l'attacco che si esegue lanciano lo scudo, che non solo può uccidere diversi nemici lungo la strada, ma anche portare danni doppi ai nemici più grossi e alle pietre evocative.
La limitata mobilità e l'esposizione ai colpi la rendono tuttavia spesso bisognosa d'assistenza. Lo stabbing, ad esempio, viene interrotto se attaccata alle spalle, mentre nei momenti in cui lo scudo è in volo si ritrova addirittura totalmente priva di difese. Inoltre, un controllo impreciso della traiettoria dello scudo può procurare danni accidentali, come la distruzione di prezioso cibo con cui curare le proprie ferite. Insomma, prima si realizza che la valchiria deve essere utilizzata soprattutto come strumento difensivo, e meglio è. Piazzatela vicino a un mago o a un elfo e vedrete che la qualità del vostro gioco di squadra ne trarrà giovamento, lasciando che lei si occupi di deflettere i colpi mentre quei due seminano incantesimi e distruzione. Al bisogno, portatela in prima linea per il tempo necessario a scaraventare il suo scudo verso i nemici, ma assicuratevi in questo caso che al suo fianco ci sia un guerriero per proteggerla, in attesa che il prezioso strumento compia la sua parabola e torni tra le mani della legittima proprietaria.
Mago
Personaggio semplicemente indispensabile in ogni party. La curva d'apprendimento abbastanza dolce, inoltre lo rende ideale per qualunque tipo di giocatore. Dopo una prima partita spesa a memorizzare gli incantesimi, il processo di apprendimento delle meccaniche di gioco del mago può dirsi sostanzialmente concluso. A quel punto l'unica difficoltà sarà costituita dalla necessità di familiarizzare col sistema per passare da un incantesimo all'altro: nulla insomma che non si possa padroneggiare prendendo semplicemente confidenza con il gioco. Una volta imparati a memoria tutti i comandi, però inizia il vero divertimento.
Il mago infatti è il personaggio dotato del maggior numero di attacchi e il solo preparato per poter fronteggiare ogni tipo di situazione. Come la valchiria, ad esempio, dispone di uno scudo (composto da fulmini) che lo protegge da ogni tipo di attacco, mentre se messo spalle al muro può cavarsela ricorrendo al Fire Dash. Contro gruppi numerosi di nemici infine può fare ricorso alle Fire Ball per metterne fuorigioco ben più di uno alla volta. La sua versatilità ad ogni modo non lo rende immortale, tenetelo sempre bene a mente. Con una barra degli HP ridotta rispetto ai suoi compari, il mago deve anzi preoccuparsi di non esporsi eccessivamente ai colpi nemici, assicurandosi di avere sempre al fianco un guerriero o una valchiria pronti a difenderlo nelle situazioni più complicate. La scarsa efficacia sulla corta distanza e il tempo di ricarica degli incantesimi, sommati alla necessità di passare da uno all'altro manualmente con un'operazione non sempre immediata, rendono il mago particolarmente esposto agli assalti nemici negli spazi angusti: in questi casi la priorità del gruppo deve divenire la sua difesa.
La sopravvivenza del mago infatti serve a facilitare il lavoro di tutto il gruppo. La sua capacità di colpire con Ice Ball le pietre evocative e di sbaragliare gruppi di nemici con le Fire Ball rende decisamente più semplice la progressione, senza trascurare lo scudo di fulmini con cui può proteggere l'intero gruppo durante gli assalti alle pietre. Il suo contributo al gruppo in fondo si concretizza anche proteggendo valchiria e guerriero dai nemici più distanti che avrebbero gioco facile nel colpirli alla schiena.
Il mago, in sostanza, è la figura preposta al controllo di ciò che avviene sul campo di battaglia, almeno finché non è confinato in spazi troppo angusti. Con la sua capacità di tenere a bada i nemici dalla media/lunga distanza può assicurarsi di prevenire gli attacchi, sfoltendo le fila nemica che Fire Ball destinate ad uccidere grappoli interi di avversari. I suoi attacchi sono i più potenti del gioco, decisamente superiori a quelli fisici come efficacia, ma in caso di necessità può anche fornire protezione ricorrendo allo scudo o semplificare la situazione, congelando momentaneamente qualche nemico. Queste sue capacità uniche lo rendono un membro prezioso, da difendere sempre e ad ogni costo: assicuratevi che almeno uno tra valchiria e guerriero stazionino al suo fianco. Con un buon lavoro di squadra è possibile ridurre al minimo la quantità di colpi incassati da entrambi i personaggi praticamente in ogni situazione.
Elfo
Senza dubbio il personaggio più semplice da padroneggiare, probabilmente anche il più divertente da impersonare ed indiscutibilmente il preferito dai giocatori, almeno a giudicare dalla quantità di gente che decide di utilizzarlo nelle partite online. Il motivo è presto detto: per giocare nei panni dell'elfo non è necessaria alcuna preparazione. Certo, con un po' di impegno e dedizione si può divenire un elfo particolarmente abile, mentre nelle scorribande online vi capiterà di frequente di imbattervi in giocatori che usano l'elfo come dei dilettanti. La differenza sta nel fatto che anche un elfo alle prime esperienze può divertirsi e rendersi utile al gruppo, mentre con le altri classi c'è bisogno comunque di un tempo di ambientamento più o meno lungo prima di combinare qualcosa.
Così come il mago, anche l'elfo dà il suo meglio sulla media/lunga distanza. Lo vedrete muoversi continuamente e sparare di qua e di là, senza mai un istante di pausa. L'attitudine è quella dello scavezzacollo, favorita dalla rotolata che può cavarlo d'impaccio in qualunque situazione, sia da un attacco imminente sia da una folla di nemici che lo accerchia. Nel caso le cose si mettano davvero male, poi può sempre tiare fuori dalla sacca le bombe e seminare un po' di distruzione sfruttando la loro potenza e il discreto raggio d'azione. In genere tuttavia un elfo saggio si mantiene nelle retrovie e concentra i suoi colpi da cecchino sugli evocatori nemici. Per i nemici più grossi invece ci sono le frecce incendiarie. Le armi speciali insomma sono tutte ottime, ma non bisogna dimenticare che anche il colpo base si rivela spesso utile, non fosse altro perché può essere usato mentre ci si muove in ogni direzione. A compensare la versatilità subentra però un'efficacia limitata in alcune situazioni. L'attacco normale ad esempio è inefficace contro le pietre evocative e colpisce solo un nemico alla volta, senza l'effetto dello staggering. I colpi più elaborati invece, come quelli esplosivi o quelli precisione, hanno bisogno di qualche secondo in più per essere calibrati e colpiscono il primo nemico che incontrano: in caso di una folla numerosa dunque non si può mirare a un bersaglio preciso alle spalle delle prime file.
Un buon elfo insomma deve evitare le manie di protagonismo, piazzarsi sul fondo e bersagliare tutto ciò che si muove, concentrandosi su arcieri, incantatori e pietre evocatrici. La differenza tra un elfo e un elfo esperto sta nella capacità di intuire quando è il momento di usare le bombe. Se intravedete un pertugio verso la pietra, muovetevi rapidi, depositate una bomba e tornate nei ranghi, in attesa che il tempo di ricarica vi consenta di sganciarne un'altra. Tenete inoltre sempre d'occhio i vostri compagni, cercando di capire quando possano avere bisogno d'aiuto prima che la situazione si faccia grigia, magari pulendo gli spazi intorno a loro con una bomba ben calibrata. Il compito dell'elfo in fondo è semplice: intervenire quando c'è bisogno di lui. In tutti gli altri casi può restare tranquillo in disparte e bersagliare tutto ciò che si muove. Bisogna comunque tenere alta la guardia ed evitare di trovarsi accerchiati da nemici giunti nelle vicinanze mentre si teneva d'occhio la parte più lontana dello scenario, ma anche in questi casi nulla è compromesso: basta una capriola per levarsi dai guai e riprendere il bombardamento.
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