Dopo la nostra prova esclusiva in Brasile abbiamo avuto modo di testare nuovamente e a distanza ravvicinata Pro Evolution Soccer 2013, presente in forma privata a questo E3 2012 con una versione più avanzata e con quattro squadre a disposizione, compresi Real Madrid e Barcellona. Per tutte le informazioni dettagliate vi rimandiamo alla prova di cui sopra, che poi trovate qui sotto, rispetto alla versione precedente abbiamo notato decisi miglioramenti in termini di reattività da parte dei giocatori, che adesso rispondono più velocemente ai comandi e alla pressione dei tasti del pad. La gestione dei passaggi manuali funziona piuttosto bene, è molto facile dosare la potenza degli stessi ed un tocco secco si tramuta in un passaggio leggero o ravvicinato, permettendo di accedere ad un'ampia varietà di soluzioni.
La fisica della palla continua ad essere la cosa più apprezzabile, è realistica nel comportamento e subisce immediatamente eventuali deviazioni o altro, i dribbling con il dorsale destro funzionano come ci si aspetterebbe e ci è parsa migliorata anche la libertà di controllo dei giocatori stessi nel caso di passaggi alti, rimpalli o altro. Non siamo ancora nella sfera della completa libertà senza binari, ma limitandoci alla serie di Pro Evolution Soccer non si era mai raggiunto un tale livello. Dulcis in fundo la realizzazione dei giocatori più famosi grazie al Player ID è decisamente ottima, i vari Ronaldo, Iniesta, Messi, Xavi, Higuain, Puyol e altri sono immediatamente riconoscibili nelle movenze, dribbling, corsa, tiri, passaggi, una cosa assolutamente positiva perché danno identità alla squadra che si sta "impersonando". Non sono tutte rose e fiori, però, il comparto tecnico della versione presente all'E3 2012 era tutt'altro che perfetto, con un aliasing marcato sia su PlayStation 3 che Xbox 360 e una fluidità migliorabile. Parlando di gameplay il ritmo di gioco ci è parso scostante, ad esempio in alcuni frangenti come il passaggio immediato dopo aver ricevuto il pallone si avverte una sorta di "accelerazione" quasi come se il codice non girasse sempre alla stessa maniera. Ovviamente tutte queste cose sono figlie di un gioco ancora in sviluppo e, si spera, verranno risolte con la versione finale, nel frattempo Pro Evolution Soccer 2013 lascia ben sperare in termini di controllo palla/giocatori e reattività di questi ultimi, seguendo la propria strada che è quella di offrire divertimento anche a costo di sacrificare qualcosa in termini di realismo e simulazione della partita.
La prova in Brasile
Una presentazione di un'ora col gioco, un'intervista agli sviluppatori e oltre dieci partite giocate con Pro Evolution Soccer 2013, questo è il resoconto sommario di quello che abbiamo visto per voi in esclusiva durante il nostro recente viaggio a San Paolo del Brasile, che si è protratto per ben cinque giorni all'insegna del calcio visto e giocato (a questo indirizzo il nostro articolo sulla trasferta).
È sempre più difficile sviluppare ogni anno un nuovo titolo di una simulazione calcistica, le idee scarseggiano, il motore grafico è sempre più limitato dall'attuale generazione di console e le aspettative degli utenti sempre maggiori, anche perché la concorrenza ha messo la freccia del sorpasso e gli appassionati si sono spaccati in due, tra quelli che ancora si divertono tanto con il titolo Konami e chi vorrebbe decisi cambiamenti un po' in tutti i frangenti.
L'edizione 2013, almeno nelle intenzioni degli sviluppatori, vuole partire col piede giusto. Non a caso questo press tour è stato organizzato anche in maniera tale da raccogliere ulteriori suggerimenti da parte della stampa e implementarli nella versione finale. Feedback che sono alla base di questa edizione la quale, sia ben chiaro, mantiene lo stesso motore grafico di quella precedente e l'impianto di base, ma cerca di aggiungere maggiore varietà e libertà di controllo.
Libertà
Non si è parlato dei propri compagni di squadra, online e modalità, che verranno rivelati a partire dal prossimo E3 di Los Angeles, ma ad ogni modo abbiamo avuto modo di apprendere diverse cose, spiegate in maniera dettagliata mediante dei video appositi. Il nome in codice è PES FC, che si traduce in passaggi e tiri completamente manuali. Nel primo caso lo sono per davvero, e non come accadeva in PES 2012 dove in realtà c'erano ancora alcuni automatismi, nel secondo sono una assoluta novità per serie, e ci ritorneremo qualche riga più avanti. Un ulteriore aspetto riguarda l'intelligenza artificiale dei difensori e della linea difensiva, criticata nel precedente capitolo per essere troppo bassa e lontana dagli attaccanti avversari.
Nell'edizione 2013 questa cosa non dovrebbe più accadere e i vari giocatori reagiranno in maniera più realistica agli eventi che accadono sul campo. La varietà, assieme al pieno controllo di cui sopra, è un altro punto dove hanno insistito tantissimo gli sviluppatori. A tal proposito sono stati mostrati esempi di calcio reale e del Barcellona, che riesce in spazi strettissimi a fare giocate e passaggi per ritrovarsi davanti la porta. Ogni azione veniva replicata in Pro Evolution Soccer 2013 proprio a mettere in risalto il sistema di controllo reso più "libero". In aggiunta ci sono novità su come i giocatori possono triangolare con la palla, stopparla a seguire, dribblare e aggirare l'avversario e proteggere il pallone in attesa dell'arrivo di un compagno, come spesso fa Iniesta (in assoluto il preferito degli sviluppatori) nella realtà. Tutte queste caratteristiche hanno nomi specifici come Advanced Tap, Dynamic First Touch e Run Around, le quali assieme ai controlli manuali di cui sopra dovrebbero garantire maggiore varietà nelle azioni che è possibile imbastire. L'ultimo nome altisonante è Player ID, quello che esalterà gli appassionati di calcio più sfegatati. Gli sviluppatori hanno infatti reso i giocatori più celebri riconoscibili come mai accaduto prima in un gioco di calcio, compresi i portieri.
E con questo intendiamo, al di la delle riproduzioni facciali che sono da sempre fiore all'occhiello della produzione, le esultanze, la corsa, le movenze, tutto quello che contraddistingue i calciatori nei minimi particolari. Ronaldo, Messi, Kaka, Robben, Iniesta, Neymar, Xavi, Ribery, Puyol, perfino Terry con il suo famoso tuffo di testa per intercettare il tiro in Slovenia - Inghilterra, sono stati mostrati in sequenza con filmati reali e di gioco, non sappiamo ancora il totale dei calciatori che godranno di questo "trattamento" ma speriamo che sia il numero maggiore possibile. Dulcis in fundo è cambiato, in parte, anche il modo di difendere. Premendo adesso due volte il tasto X (su PlayStation 3) si affonda l'intervento sull'avversario e si previene la pratica del premere come dei forsennati il tasto del contrasto in maniera del tutto irrealistica. Sotto tale aspetto ci sono similitudini con la difesa tattica di FIFA, ma solo nel frangente di utilizzare il giusto tempisto per il tackle, perché per il resto la difesa rimane identica a PES 2012 ed è possibile richiamare come sempre il compagno di squadra col tasto quadrato, scelta a nostro modo di vedere vincente in termini di raggiungibilità dei tasti.
Palla alla difesa
Proprio dalla "nuova" difesa partiamo con la descrizione della prova del gioco, la cui demo prevedeva unicamente la scelta tra Real Madrid e Flamengo. Il comparto tecnico ci è sembrato marginalmente migliorato mentre le più grosse differenze le abbiamo trovate ad esempio in Ronaldo con la sua corsa e modo di tirare immediatamente riconoscibili. Diverse sono le nuove combinazioni di tasti (come mostrato dall'immagine dei controlli qui vicino) e durante le prime partite ci abbiamo messo un po' a prendere confidenza con la maggior parte di esse. La nuova difesa è assolutamente interessante e benvenuta, inizialmente sembra favorire però chi attacca, in quanto è più facile assimilare i nuovi dribbling (come quello con R2 + R1 in prossimità dell'avversario) che il sistema difensivo stesso.
Ci è piaciuta molto la possibilità di fare stop a seguire mediante la pressione del tasto R2 immediatamente prima dell'arrivo della palla. I giocatori più bravi possono ora portarla avanti più velocemente e accelerare l'azione, potendo al contempo imbastire rapidamente il passaggio. La gestione dinamica dell'uno-due ci ha permesso egualmente di creare azioni differenti rispetto al passato mentre riteniamo molto intelligente la scelta da parte di Konami di implementare i tiri manuali mediante la congiunzione del tasto quadrato con L2, in maniera tale da avere a disposizione entrambe le soluzioni di tiro. L'esecuzione di quello manuale ci è piaciuta un po' meno anche a causa della telecamera e dei limiti intrinsechi del pad, a precisa domanda ci è stato risposto che ci sarà una modalità allenamento molto completa che permetterà di prendere confidenza con questo particolare aspetto. Per il resto non possiamo sbilanciarci più di tanto perché il gioco è ancora in fase di sviluppo, sono necessarie più partite e squadre e non siamo riusciti ad assimilare appieno tutte le novità, ma sicuramente si avverte come queste incidano in maniera importante sul gameplay. Un'ultima cosa l'abbiamo notata però, ovvero la maggiore partecipazione del pubblico durante l'azione, con diverse tonalità di tifo e applausi più o meno convinti durante la partita, secondo precisa volontà di rendere l'atmosfera più vicina a quella della controparte reale. Durante l'intervista con gli sviluppatori abbiamo avuto modo inoltre di conversare del motore grafico di PES e del fatto che oramai sia stato sfruttato e spremuto fin troppo.
Uno nuovo arriverà come prevedibile con la prossima generazione di console, magari sarà il Fox Egine, magari no, ma permetterà finalmente di implementare nuove cose in chiave di grafica, atmosfera ed intelligenza artificiale. Vi riveliamo solo adesso infine il fatto che di Pro Evolution Soccer 2013 non se ne sta occupando il mitico Shingo "Seabass" Takatsuka. Ovviamente abbiamo provato a chiedere se il creatore della saga di PES sia al lavoro sulla versione per le console di prossima generazione, ma gli sviluppatori hanno precisato più volte che invece sta lavorando ad un altro progetto sempre collegato a Pro Evolution Soccer, ma di più ampio respiro. Che le speculazioni/speranze abbiano inizio! Questo è quanto per adesso, riuscirà Pro Evolution Soccer 2013 a soddisfare nuovamente tutti gli appassionati di calcio? È troppo presto per dirlo, ma l'entusiasmo con il quale gli sviluppatori hanno illustrato le novità del gioco, l'ambientazione scelta per il press tour (e con questo intendiamo la volontà di trasportare la voglia di calcio di Brasile all'interno del gioco) e la prima prova su strada ci lasciano essere perlomeno estremamente positivi.
CERTEZZE
- Più libertà in fase di tiro e passaggio
- Diverse novità nel gameplay
- Atmosfera sempre più coinvolgente
DUBBI
- Controllo di palla e giocatori ancora non in linea con la concorrenza
- Come saranno l'online e le licenze di squadre e giocatori?