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In redazione arde lo Spirito Olimpico

Le Olimpiadi risvegliano in tutti noi sopiti ardori sportivi che solo una manifestazione globale di questo tipo sa far accendere!

SPECIALE di Claudio Camboni   —   13/08/2012

Se avete iniziato a leggere questo speciale probabilmente queste Olimpiadi vi avranno colpito come è successo a noi. Complice la grande copertura mediatica e tecnologica messa in campo per seguire gli avvenimenti sportivi più importanti della storia umana, non è stato semplice frenare l'impulso emozionale dato dal grande spettacolo che è stato messo in campo a Londra, le cui sole premesse basterebbero per un brivido lungo la schiena: tutti i più forti atleti del mondo, delle maggiori discipline, si sono ritrovati nello stesso momento e luogo per affrontarsi a viso aperto, settare nuovi record e stabilire definitivamente chi è veramente "il più forte" nel proprio sport.

Celebriamo lo spettacolo delle Olimpiadi

I mezzi tecnologici messi in campo per seguire quest'ultima olimpiade sono stati potenti come non mai, anche se, pensandoci, non esiste un "media" tradizionalmente artistico come la musica, il cinema o la letteratura che ne faccia parte e ne venga coinvolto come lo sono i videogiochi. Per loro stessa natura, questi ultimi riescono a fondere magistralmente un lato prettamente artistico, contenuti che li elevano a "media" ed una necessaria dose di interattività intrinseca nella loro natura. Da sempre i più grossi produttori (e non) hanno messo in campo la loro esperienza e passione per creare videogiochi sportivi che sapessero accendere la passione e la voglia, esattamente come lo hanno fatto i giochi olimpici di Londra ed il grande spettacolo che ci hanno regalato. Le olimpiadi servono anche a creare nuovi amori, passioni e giovani sportivi. E dal nostro punto di vista, quindi, possono servire anche a riscoprire tutti quei titoli sportivi che in qualche modo hanno fatto la storia del loro genere, hanno saputo riaccendere la voglia di praticare un certo sport o magari hanno fatto innamorare qualcuno che prima non lo era affatto. Le Olimpiadi sono soprattutto una grande vetrina per gli sport "minori", che spesso non trovano una precisa collocazione televisiva a causa di una appeal non abbastanza grande per un pubblico numeroso. Ma i videogiochi sono un media atipico e, al contrario della TV, non hanno mai smesso di pensare agli sport più popolari, nè a quelli meno famosi. Uno dei primi giochi televisivi, d'altra parte, era proprio un simulatore di tennistavolo chiamato "Pong", creato dal fondatore di Atari Nolan Bushnell dopo vari esperimenti che partirono addirittura a metà degli anni '60. Data la difficoltà di reperire una console dell'epoca o un cabinato arcade di Pong, i giocatori moderni non faranno però fatica a reperire uno dei migliori videogame sul genere mai apparsi su una TV: Rockstar Games presents Tabletennis fu il primo gioco della compagnia ad utilizzare il motore grafico (allora) next-gen chiamato RAGE, e poi utilizzato anche per GTA IV e Red Dead Redemption. Il gioco è reperibile anche per Nintendo Wii, dove i controlli classici con il pad sono stati sostituiti da wiimote e nunchuck.

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Come ti gaso lo spirito Olimpico

Se è vero che alcuni videogiochi sportivi ci hanno fatto perdere presto la pazienza, tirare qualche joypad dalla finestra o offendere il monitor TV, c'è un'altra categoria che invece sortisce l'effetto opposto: parliamo dei più grandi "capolavori" mai inseriti in una console. Chi decreta la classifica dei migliori? Gli stessi siti che hanno condannato i peggiori grazie alla media voti. Incredibilmente, nelle prime tre posizioni troviamo tre sport che non sono (o non sono più) inseriti nel programma olimpico! Il miglior gioco sportivo della storia è stato giudicato Tony Hawk Pro Skater 2, seguito da NFL 2K1 di SEGA, ed infine il semi sconosciuto Out of the Park Baseball 2007 per PC. Che il comitato olimpico debba ricredersi?

Malizia profumo d'intesa

Se la vostra passione è il nuoto ed i record di Michael Phelps e della sospettissima cinesina turbodiesel Ye vi hanno appassionato, ebbene i videogiochi non vi hanno mai abbandonato. Pur essendo uno sport difficilmente convertibile con un simulatore interattivo "digitale", sono molti gli esempi passati di titoli dedicati a questo sport, partendo proprio da Athens 2004 e Beijing 2008, fino al recentissimo (e criticabilissimo) "Push The Limit" dedicato al pluri-campione americano, che a nostra memoria rappresenta anche il primo gioco interamente dedicato al nuoto senza inserirlo in un multi evento. Per i più nostalgici consigliamo di rimediare una copia di Olympic Gold per Game Gear: una scelta estrema che ripagherà sicuramente i vecchi amanti del nuoto (e ci sono anche i tuffi!). Il gioco di Phelps rappresenta niente più niente meno che il moderno "button smashing" che ha sempre caratterizzato questo genere di software: più si premeva velocemente un tasto, più si andava forte. In "push the limit" bisogna invece sbracciarsi realmente e far pezzare l'ascella come non mai per far mulinare le braccia digitali del nostro alterego. Dopo le delusioni di Federica Pellegrini e Luca Marin non ci rimane che consolarci con il videogioco ufficiale di Londra 2012 perchè include nel suo disco ben nove discipline acquatiche: oltre ai tuffi ci sono i 50 ed i 100 metri stile libero, e poi farfalla, dorso e rana.

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Di sicuro gli sport acquatici non ci hanno arriso a queste olimpiadi vista anche la "mezza" delusione di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè. Escludendo "London 2012" di SEGA l'unico videogioco che trattasse tuffi che ci torna in mente è ancora una volta quell'Olympic Gold di US Gold su console SEGA, e ovviamente Beijing 2008. Rimanendo in tema di risultati a metà non possiamo non citare l'ottima prestazione delle due belle italiane del Beach Volley: le ormai famose Cicolari e Menegatti che hanno regalato emozioni e ottime inquadrature maliziose che finalmente danno un senso al concetto di HD televisivo. Ricordando anche i ragazzi, Lupo e Nicolai, se volete assecondare il brivido della pallavolo in spiaggia la redazione vi consiglia il portatile "iOverTheNet" su iOS oppure uno dei migliori in assoluto che si chiama "Beach Spikers", apparso come cabinato arcade e su Nintendo GameCube (funziona anche su Wii, se riuscite a reperirlo).

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Lo scippo delle Olimpiadi

Siamo reduci non solo da grandi sfide e spettacolari duelli, ma anche da una delle più grosse e cocenti delusioni dello sport italiano a queste olimpiadi: la medaglia d'Oro sfuggita letteralmente di mano al pugile azzurro Cammarelle nei super massimi (argento anche per l'altro italiano, il mastino Clemente Russo, ma nella categoria di peso inferiore). Ebbene, dopo la decisione inspiegabile dei giudici che ci hanno sfilato l'oro dal collo, se siete rabbiosi ed avete voglia di sfogarvi prendendo a pugni qualcosa, sicuramente meglio inserire qualche bel videogioco di boxe per far sbollire la situazione! Fortunatamente il mercato, negli anni, ne ha proposti svariati: partendo dal mitico "Punch Out!" su Nintendo 8 bit siamo arrivati, dopo vent'anni, al capitolo per Nintendo Wii che si gioca smanacciando telecomando e nunchuck nell'aria. Ovviamente è doveroso anche ricordare gli ottimi capitoli di Fight Night disponibili sia su PlayStation 3 che su Xbox 360, oppure, se avete voglia di qualcosa di semi serio per farvi anche due risate, inserite pure "Facebreaker" di Electronic Arts. Archiviate le due medaglie d'argento della boxe, celebriamo poi il successo della quadratissima Rosalba Forciniti nel Judo femminile, ricordando uno dei primi titoli dedicati a questo nobile sport: "Big Challenge! Judo" per NES, ed uno dei più recenti, "David Douillet Judo" apparso su PC e PlayStation 2 poco tempo fa.

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Il pensiero va poi ad una serie di sport acquatici che solitamente faticano a collocarsi nei palinsesti TV: pensiamo al windsurf della maremmana Alessandra Sensini, giunta alla sua - abbiamo perso il conto - ennesima olimpiade da protagonista, pensiamo soprattutto alla coriacea e biondissima Josefa Idem che si dev'essere allenata tantissimo a casa con il gioco di Canoa di Sport Resort sulla Wii dei due figli. Escludendo questo mini gioco su Wii il pensiero torna alle sessioni in canoa di Golden Axe Warrior, ma è un gioco di quasi 25 anni fa ed uno dei più rari per Sega Master System, nonchè esula dal concetto di spirito olimpico visto che c'era da uccidere draghi e lucertoloni. Un grande ringraziamento, per quanto riguarda il K1 slalom, va sicuramente al grande Daniele Molmenti che ci ha regalato una delle medaglie più belle di Londra 2012. Chissà che qualcuno, dopo aver visto un simile spettacolo, non pensi a farci un videogioco vero e proprio.

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Come ti sgonfio lo spirito Olimpico

Se è vero che il mercato videoludico è pieno zeppo di grandi capolavori dedicati agli sport più disparati, veri e propri titoli che accendono l'ardore sportivo e riavvicinano le persone alla passione, è anche vero che la storia dei titoli sportivi ci ha "regalato" alcuni tra i più brutti videogiochi di sempre. A loro il grande demerito, doppio, di essere riusciti a far passare sia la voglia di praticare quello sport, sia la voglia di toccare ancora un joypad. Ebbene non inserite mai il gioco ufficiale delle Olimpiadi invernali di Torino 2006: secondo un famoso sito di critica, uno dei peggiori titoli sportivi di sempre. Ma la palma come ciofeca sportiva va anche a titoli illustri come MotionSport su Move e Kinect, Pure Football di Ubisoft, NBA Unrivaled su PlayStation 3, i vecchi HBO Boxing su PSX e Mike Tyson su PS2, l'orrido gioco di calcio dedicato a David Beckham, ESPN NBA 2Night di Konami ed ultimo in ordine cronologico ma primo per bruttezza ed inconcludenza, l'incredibile Elf Bowling su Nintendo DS che è stato giudicato come il peggior gioco sportivo della storia dei videogame. Un record, a suo modo.

Medagliere ricco mi ci ficco!

L'Italia si è posizionata ottava nella classifica generale del medagliere Olimpico, una prestazione niente male considerando che le nazioni in gara a Londra erano ben 196. Il maggior apporto di metalli preziosi ci è arrivato dagli sport ad arma bianca: imperdibile la gara che ci ha regalato un rarissimo podio monocolore come quello italiano nel fioretto: Arianna Errigo, Elisa Di Francisca e l'incredibile Valentina Vezzali, che il massimo esponente del CIO, il comitato olimpico internazione, ha definito "leggenda vivente alla pari di Usain Bolt e Phelps, grazie alle sue cinque medaglie consecutive". Parole che suonano come definitiva consacrazione a icona dello sport mondiale. Se siete stati rapiti dalle imprese delle donne del fioretto, dal bellissimo argento nella sciabola individuale del napoletano Diego Occhiuzzi e dalle medaglie della squadra del fioretto maschile conquistate da Andrea Baldini, Andrea Cassarà, Giorgio Avola e Valerio Aspromonte, i videogiochi corrono in vostro soccorso e vi permettono di rivivere in prima persona quei momenti.

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Innanzitutto, sempre per la serie "Jurassic Park" vorremmo ricordare la scherma contenuta nel buon "Track'n Field 2" di Konami uscito nel lontano 1988 su NES. Beato chi ce l'ha e chi lo trova. Guardando invece ai giorni nostri non possiamo che consigliare Mario e Sonic alle Olimpiadi su Wii. Non è sicuramente semplice trasporre digitalmente la precisione ed i riflessi di un colpo di fioretto, ma siamo fiduciosi che Kinect o Move possano riuscirci nell'immediato futuro. Sempre dagli sport di combattimento è arrivata un'altra bella e meritata medaglia: si sperava potesse competere per l'oro nel Taekwondo Mauro Sarmiento, ma una semifinale poco fortunata con il colpo subito all'ultimo secondo lo ha costretto ad accontentarsi del bronzo, comunque super meritato. Se volete cimentarvi nel taekwondo digitale, senza far male a nessuno, potete rimetter su il buon vecchio Tekken e selezionare Baek o Hworang. Oppure rimediare Urban Reign su PS2 e farvi una carriera con Park.

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Gallina vecchia fa buon brodo

Il vecchio motto è spesso vero: l'età fa esperienza, ed è proprio così che il quasi trentaseienne Fabrizio Donato è riuscito a sbaragliare quasi tutta la concorrenza, compreso il giovane Greco che si è posizionato quarto alla sua prima olimpiade. Inutile essere ventenni, pieni di muscoli e con le gambe di un metro e mezzo, se si ha la grinta del grande Donato: orecchie a sventola ed occhi azzurri, ha emozionato tutta l'Italia con la dedica della figlia "Papà sei un campione" sulle scarpe e sotto la tuta. Nel pre-gara qualcuno ridacchiava, qualcuno si chiedeva chi era quel vecchietto un po' bruttino che stonava accanto ai "modelli" afroamericani, alla fine tutti in piedi ad applaudirlo. Vi è venuta voglia di fare salti tripli nel cortile di casa o in salotto? Potete intanto esercitarvi con qualche titolo per PlayStation 3, Xbox 360 e Nintendo Wii.

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Non ricordiamo retrogaming dedicato a questa specialità dell'atletica, ma potete sicuramente trovare il salto triplo all'interno degli ormai immancabili Summer Games, Mario e Sonic e nel videogioco ufficiale di Londra 2012 sviluppato da SEGA. E se l'esperienza non è stata comunque sufficiente per le veterane Sensini nel Windsurf e Idem nella canoa, sicuramente non è servita all'altra azzurra del tiro a volo, Jessica Rossi (anno 1992, cioè appena ventenne), che ha conquistato un leggendario oro che sa di perfezione colpendo 99 piattelli su 100, mostruosa. Per allenarvi alla precisione raggiunta da Jessica Rossi dovete procurarvi una qualsiasi copia dei giochi ufficiali delle Olimpiadi su PS3 o X360: lo "skeet" è presente sia in Beijing 2008 che in Londra 2012, nonchè su PS2 in Athens 2004.

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Ultimi ma non ultimi

Infine vorremmo citare gli altri eroi della spedizione italiana che hanno contribuito a portare a casa un qualsiasi metallo prezioso: Mangiacapre bronzo nella boxe alla sua prima esperienza, così come Martina Grimaldi nel nuoto 10 km di fondo; Matteo Morandi che si conferma come erede spirituale di Yuri Chechi e la bella medaglia d'argento della coppia Battisti e Sartori nel canottaggio. Se anche a voi Londra 2012 è riuscita ad accendere lo spirito Olimpico che sopiva sotto il divano, tra le ciabatte, un panino alla nutella ed un joypad, non crediamo che da domani vi andrete a tesserare in uno dei qualsiasi sport protagonisti di questa Olimpiade, ma almeno speriamo di avervi riacceso la voglia di continuare con il nostro sport preferito: i videogiochi!

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