Inutile ribadirlo, tra tutti i giochi di questo fine 2012, Borderlands 2 è uno dei più attesi da tutta la redazione di Multiplayer.it. Il primo capitolo ci aveva letteralmente rapito e questo seguito, pur non stravolgendo la sostanza alla base, promette di migliorare dove serve questo originale connubio tra meccaniche FPS e RPG, dando vita a un mondo affascinante, liberamente esplorabile e ricco di possibili avventure.
Dopo averlo provato, anche in Italia, e dopo che a lungo ci era stato presentato anche al recente E3 di Los Angeles, qui a Colonia, durante la Gamescom, ci sono state presentate due nuove classi, le loro abilità più potenti e il nuovo spirito che accompagna la creazione dei contenuti per i giocatori più fanatici, quelli che con il nuovo titolo Gearbox passeranno decine d'ore: i Raid Boss.
Assassini e Mechromancer
Uno degli aspetti su cui più ha lavorato Gearbox per questo Borderlands 2 è la volontà di differenziare in maniera sostanziale le skill delle classi divise lungo i tre rami principali e specifici di ognuna. In particolare, lo scopo principale è stato quello di far sì che ogni ramo di skill possa avere al suo interno un'abilità davvero unica ed esaltante o appetibile per i giocatori. Con personaggi di livello 31, oggi ci son state mostrate le skill avanzate dell'Assassino: si tratta di un personaggio longilineo molto simile ad un ninja, estremamente letale da lontano dato che è un cecchino, e da vicinissimo, grazie a una spada con cui infligge potentissimi colpi melee. E proprio di questi è la skill che più ci ha appassionato, visto che l'abilità speciale di questa classe consiste nella possibilità di lanciare un ologramma su cui si concentra il fuoco nemico, mentre il nostro può aggirare gli avversari e colpirli rimanendo invisibile, ottenendo bonus, anche di salute, in caso di colpi critici e mortali. La skill più sorprendente è quella che resetta il timer dell'invisibilità ad ogni uccisione compiuta in questo modo, così che si possono arrivare a concatenare fino a una decina di kill, restando perfettamente invisibili.
L'altra nuova classe mostrata è quella del Mechromancer, con un evidente richiamo al Necromancer dal mondo del fantasy, che invece di evocare non morti, è in grado di richiamare DeathTrap, un robot enorme armato di artigli e in grado di esplodere un colpo micidiale, battendo le mani. Un'altra delle abilità più interessanti è quella che permette ai colpi sparati a vuoto di rimbalzare sul fondale, andando comunque ad infliggere danno agli avversari. Questa, in effetti, permetterà di godere al massimo delle armi più potenti, ma meno precise, per chi volesse decidere semplicemente di sparare a casaccio, creando colpi ad area devastanti. La particolarità del Mechromancer è che non sarà disponibile da subito (Deathtrap e il personaggio stesso non avevano ancora tutte le texture al loro posto), ma solo in seguito come DLC a pagamento o gratuito per tutti i giocatori che avranno preordinato il gioco prima del lancio.
Raid Boss
Gearbox nei mesi ha preso conoscenza di un fatto piuttosto evidente, ovvero che chi ha amato Borderlands ci ha passato decine e decine d'ore in solitaria o in rete con gli amici. Una specie di hobby mangia tempo. Milioni di giocatori (sei milioni di copie vendute in totale) hanno finito la campagna più volte e con tutte le classi. Per prepararsi un'altra volta a quest'orda famelica, il team ha pensato di creare dei contenuti per i giocatori più hardcore, desiderosi di avere sfide all'altezza dei loro personaggi al massimo livello e con equipaggiamenti da paura. Ecco che spuntano così i Raid Boss, nemici di livello 50, tostissimi e che avranno bisogno di gruppi ben organizzati di quattro giocatori al massimo livello per essere sconfitti. A noi è stato mostrata un'arena sospesa su uno strapiombo, al di sotto del quale un placido lago faceva da abitazione a una creatura enorme e vermiforme che, una volta abbandonata la propria tana, assaliva il gruppo con un pattern d'attacco ricco di varianti, dagli attacchi da sottoterra, repentini e fulminei, alle scudisciate mortali inferte coi tentacoli ricchi di spine ed aculei. Un mostro enorme, questo va detto, gestito senza nessuna incertezza dal motore poligonale tirato a lucido, che se pur non fa gridare al miracolo, mette in bella evidenza un lavoro eccellente di ottimizzazione teso a valorizzare ancora una volta l'eccellente direzione artistica e, soprattutto, l'aspetto più godurioso di Borderlands 2: il peso delle armi e la pura gioia dello sparare, esaltati qui dalla necessità di un gioco cooperativo che verrà esaltato da una difficoltà che nel precedente capitolo non avevano un corrispettivo.
Insomma, se già Borderlands era un gioco in cui perdere decine d'ore, qui si rischia di rasentare l'ascetismo ludo meditativo, sempre che tutto vada a buon fine. La prova che, però, abbiamo effettuato subito dopo la fine della dimostrazione ha confermato ancora una volta tutte le nostre aspettative. In un contesto piuttosto spoglio, ovvero una semplice arena in cui resistere ad ondate crescenti di nemici, ci siamo presentati con un assassino, con le abilità di cui via abbiamo parlato poco fa, a respingere gli attacchi crescenti di robot e nemici assortiti. Presa la mano con questa classe ibrida, ci siamo ben presto trovati a lanciare il nostro ologramma e, invisibili, a tagliare a fette catene di nemici, accumulando bonus e sotto task, quelle che si attivano per ogni classe e abilità, conferendo ulteriore esperienza (per i dettagli di questi aspetti vi rimandiamo alla scheda gioca e ai tanti articoli scritti in precedenza). Insomma, è stato difficile staccarsi da Borderlands 2 perché il senso di sfida e il piacere di usare armi fuori di testa con proiettili che rimbalzano, che avvelenano o che bruciano i nemici è più forte che mai. E qui si sta parlando solo della punta dell'iceberg. Come abbiamo detto più volte, non sarà una rivoluzione, ma non vediamo l'ora di metterci le mani sopra.
CERTEZZE
- Un'evoluzione piena di novità
- Un gioco unico
- Le classi e i Raid Boss
DUBBI
- Quanto manca?