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Spa arriviamo!

Nuovo test direttamente dal paddock di Terni con F1 2012

PROVATO di Matteo Santicchia   —   31/08/2012
F1 2012
F1 2012
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Lo abbiamo abbondantemente coperto alla GamesCom di Colonia, ma grazie al codice arrivato in redazione abbiamo potuto provare una parte dei nuovi contenuti che troveremo nel codice finale di F1 2012, a partire dal 20 settembre. Tre le modalità di gioco disponibili per il nostro provato: il nuovissimo test per giovani piloti, ovvero una sorta di tutorial per imparare le basi della guida, sia su asciutto che su bagnato, la classica gara rapida e l'inedita modalità Campione, che è possibile sintetizzare come una serie di scenari particolarmente complessi che buttano nella mischia varianti come decadimento pneumatici, pioggia, safety car e molto altro.

Giovani di belle speranze

C'è da fare una precisazione innanzitutto. La versione che abbiamo testate è abbondantemente work in progress, con tarature e bilanciamenti finali ancora in discussione, stessa cosa anche per il comparto tecnico con prestazioni stranamente altalenanti. Per questo motivo non sarà disponibile una videoanteprima nuova di zecca. Un test quindi che ci permette di vedere come stanno evolvendo i lavori in casa Codemasters, utile soprattutto per scoprire come sarà impostato quest'anno il livello di simulazione della fisica di guida. Prima di immergerci in tracciati e scenari ci siamo messi alla prova con il test per giovani piloti. La soleggiata Yas Marina di Abu Dhabi ci ha visto quindi affrontare sezioni di accelerazione e frenata, e cosa molto importante di entrata e uscita dalla curva, con tanto di apici da toccare pena la non riuscita del test.

Spa arriviamo!

Il tutto poi con i frequenti consigli dei meccanici che ci rimbombano nella testa. In chiusura poi un paio di giri liberi su asciutto e bagnato. In questa occasione abbiamo subito iniziato a pasticciare con i vari aiuti alla guida, per tentare di capire come sarà l'esperienza al volante. Attivando al massimo ABS e Traction Control (e tenendo ovviamente l'autofreno spento) l'unico modo per fare errori è stato quello di aprire buscamente il gas in uscita di curva sul cordolo, annullando praticamente il grip degli pneumatici. Si guida piuttosto agilmente, ma trovare il punto esatto per la staccata, senza finire sui cordoli al momento di accelerare, non è sembrato poi così immediato. Impostando gli aiuti su valori medi la sfida si fa da subito più impegnativa, anche se non estrema, con le parzializzazioni del gas che diventano protagoniste del gioco. Disattivando tutto invece, la musica cambia. Spalancare il gas vuol dire fare spesso e volentieri un bel 360° in mezzo al tracciato, per non parlare poi delle staccate, con la monoposto che non ci permette più di buttare il musetto in scioltezza verso l'apice della curva. La sensazione è che col pad bisognerà davvero lavorare molto e di fino per domare al meglio le centinaia di cavalli della monoposto, in quest'ottica volante e pedaliera sembrano essere fatti apposta per tenere sotto controllo le nervose vetture. Inutile dire che sull'acqua tutte queste sensazioni vengono davvero esacerbate, e quando gli pneumatici sono quasi del tutto consumati anche con gli aiuti non si andrà lontano.

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Scommesse ai box

Fatto il test siamo andati di corsa a vedere le sette sfide disponibili nella modalità Campione. Si inizia subito col botto. Nei panni di Romain Grosjean, nel tempio della Formula 1 di Spa, dobbiamo tentare di superare il compagno di scuderia Kimi Raikkonen, con a disposizione gli ultimi tre giri e un bel gruppetto davanti a noi a rallentarci ulteriormente. Una sfida decisamente elettrizzante, la velocissima pista belga ci ha spinto ad attaccare sempre, in barba a consumi e gomme.

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Tre i livelli di difficoltà disponibili, con quello medio impegnativo e quello facile poco più che una scampagnata domenicale. Anche qui è tutto da sistemare ci dice Codemasters, l'impressione è che qualcosa sia da tarare al livello più basso, non negli altri. La prova successiva è stata decisamente più difficile. Siamo avanti rispetto al compagno di scuderia Lewis Hamilton, ma la pioggia che sta cadendo copiosa a Interlagos, gli pneumatici ormai da buttare e una serie di doppiati da superare sembrano favorire la rimonta del campione del mondo. La monoposto è praticamente ingestibile, anche i rettilinei sono trappole mortali e appena si tocca il freno si inizia a pattinare alla grande. Uno scenario impegnativo al massimo a tutti i livelli di difficoltà e che conferma l'attenzione maniacale degli sviluppatori nel restituire un comportamento veritiero della macchina sul bagnato. Codemasters sta comunque valutando un ripensamento del livello di difficoltà sull'acqua, apparso sin troppo punitivo.

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La sensazione è che si troverà una via di mezzo che non svilisca il realismo dell'aquaplaning e che renda la monoposto un filo più gestibile. Le altre prove sono ugualmente difficili, come ad esempio superare Vettel e poi stabilire il giro più veloce, o far mangiare la polvere a Shumacher sfruttando le gomme nuove. Senza dimenticare arrivare primi mettendo dietro tutti gli ultimi campioni del mondo. A livello tecnico la giovinezza della build ha messo in mostra un F1 2012 dalla duplice faccia, segno che i lavori sono ancora in fase di completamento. Se alcuni eventi hanno denunciato uno stato dello sviluppo in divenire, quelli invece completi hanno come al solito impressionato per la sensazione di velocità e per la ricchezza della costruzione degli elementi ai bordi del tracciato. Il frame rate non è sempre stabilissimo, alcuni rallentamenti si sono verificati spesso e volentieri durante le staccatone al limite, ma più in generale l'impatto è senza dubbio notevole, con la solita gemma delle corse sotto la pioggia battente, se possibile di anno in anno sempre più impressionanti. Buona come la rappresentazione dei danni e sempre più televisiva quella della vita nel paddock.

Qualche giro con la versione PC

Codemasters è sempre stata molto legata all'utenza PC e col passaggio all'attuale generazione l'EGO Engine ha dimostrato di trovarsi decisamente a proprio agio anche sui personal computer. Dall'integrazione delle DirectX 11 al livello di dettaglio generale, passando per il supporto ai 60 frame per secondo, Grid ed i vari Dirt hanno brillato anche e sopratutto nelle loro versioni PC. F1 non fa eccezione e grazie ad un codice preview abbiamo avuto modo di testare anche la sua incarnazione per personal computer.

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La prima bella notizia è che l'abbiamo dovuto attivare dentro Steam, visto che, nel caso non lo sapeste già, F1 2012 abbandona finalmente Games for Windows Live in favore di un supporto completo a Steamworks, con achievement e salvataggi cloud inclusi. Da un punto di vista tecnico, come accaduto con Dirt 3, su PC sfrutta appieno il motore proprietario di Codemasters, ormai giunto alla versione 2.0, per implementare alcune feature di rendering aggiuntive rispetto alle controparti console. Tessellation e ottimizzazioni assortite, antialiasing, post processing di qualità superiore ed un livello di dettaglio maggiore rendono la versione PC superiore rispetto alle controparti console. Il colpo d'occhio è davvero eccezionale già in questa versione ancora non definitiva del gioco, con le auto modellate fin nei più piccoli dettagli, riflessi calcolati in tempo reale ed in generale una sensazione di foto realismo sensibilmente superiore rispetto a quanto visto l'anno scorso.

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In particolare si fa apprezzare l'illuminazione, decisamente più fedele alla realtà, che contribuisce nel rendere il quadro generale molto credibile; ad esempio si fa apprezzare la resa dei telai delle monoposto, che riflettono la luce con bagliori molto azzeccati. Notevoli poi i movimenti dei singoli componenti, come le vibrazioni degli alettoni o le deformazioni degli pneumatici. Purtroppo altri elementi non ci hanno lasciati altrettanto convinti, in particolare per quanto riguarda le piste presenti (nella build da noi provata erano solo sette), ben fatte ma che in alcuni frangenti hanno mostrano un livello di dettaglio non esaltante. In particolare gli alberi e qualche texture a bordo pista mettono in evidenza l'origine console. Stiamo comunque parlando di un prodotto ancora in pieno sviluppo, ed è quindi possibile che altri dettagli verranno migliorati in queste settimane. Un comparto tecnico tanto brillante potrebbe far temere sul fronte dei requisiti tecnici, ma Codemasters sta lavorando bene anche sotto il profilo dell'ottimizzazione. Grazie al benchmark integrato abbiamo potuto fare qualche test sulla macchina di prova, un AMD Phenom II X3 con 4GB di RAM e scheda video HD 5770 quindi non certamente un computer all'ultimo grido, totalizzando una media di 30 frame al secondo abbondanti con dettaglio settato su Ultra Alto.

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Come nei precedenti prodotti basati sull'EGO Engine, i parametri per personalizzare l'aspetto estetico sono diversi, dalla qualità delle texture di macchine e pista, al numero di oggetti ai lati del tracciato, passando per effetti particellari, post- processing, ombre, anti-aliasing, V-Sync e risoluzione video. Scendendo di un livello su alcuni parametri (in particolare antialiasing e qualità delle ombre) siamo riusciti ad arrivare alla soglia dei 60 frame costanti, traguardo tutt'altro che fine a se stesso. In un gioco di guida la qualità dell'esperienza ne giova, e la differenza è tangibile ancora di più in un titolo veloce come questo. In definitiva, dopo l'eccellente Dirt 3, Codemasters sembra che riuscirà a sfruttare ancora una volta adeguatamente i nostri PC; forse non toccherà i livelli di eccellenza di prodotti che nascono esclusivamente su computer come Project CARS, ma F1 2012 su PC avrà senza dubbio una marcia in più.

di Valerio De Vittorio

CERTEZZE

  • Le nuove modalità di gioco sembrano essere azzeccate
  • Fisica di guida migliorata

DUBBI

  • Work in progress: molte cose andranno sistemate per l'uscita
  • Frame rate non propriamente granitico