A due anni di distanza da Sonic & SEGA All Stars Racing, SUMO Digital ci riprova con un sequel, dedicato come sempre alle corse su go kart dell'allegra compagnia del porcospino blu. Sin dal menu d'apertura, sembra proprio che i ragazzi di Sheffield abbiano approcciato lo sviluppo di questo secondo capitolo occupandosi per prima cosa di scovare uno ad uno i difetti del predecessore, ascoltando tanto la critica specializzata quanto le community di fan.
Sonic & All Stars Racing Transformed aggiunge molta varietà all'offerta del predecessore, sia in termini di personalizzazione dei singoli piloti, sia quanto a progressione nella modalità carriera. Piste molto più ricche di variabili, modificatori per le statistiche dei personaggi, scelte multiple durante la progressione nei vari campionati: queste sono le "armi" con cui SUMO è intenzionata a conquistarsi i nostalgici SEGA. Basterà a scrollarsi di dosso la scomoda etichetta di "clone di Mario Kart"?
Trasformazione!
Come suggerito dal titolo di questo sequel, in Sonic & All Stars Racing Transformed le trasformazioni giocano un ruolo di spicco. Completati uno o due giri su un qualunque circuito dei molti presenti (e tutti ovviamente ispirati a classici SEGA del passato, da Panzer Dragoon a Golden Axe), il percorso si modificherà nettamente, portando il giocatore a navigare su un corso d'acqua o direttamente nei cieli. In maniera del tutto automatica, il mezzo del personaggio selezionato si trasformerà in un potente motoscafo o in un jet, cambiando non solo nella forma, ma anche nella guidabilità, in maniera molto netta. In acqua ci si troverà a fare i conti con la deriva e le onde, accomunate da una simulazione della fisica di tutto rispetto. Per quanto la dinamica dei fluidi non sia procedurale (in altre parole, le onde si generano sempre negli stessi punti e con la medesima direzione), l'effetto sulla guidabilità del mezzo è nondimeno molto credibile.
Più lineare invece la situazione in volo, con i comandi invertiti in stile Ace Combat (ma sarà possibile cambiarli dalle impostazioni) e la possibilità di muoversi molto liberamente sull'asse verticale, sino a raggiungere altezze discrete. Generalmente, i punti in cui avverranno le trasformazioni sono predeterminati (e accompagnati da animazioni dedicate a schermo), ma la presenza di scorciatoie in quasi tutti i circuiti, farà sì che vi siano situazioni in cui un giocatore si trovi a guidare sull'acqua, o in aria, mentre gli altri lo affiancano su strada. Sebbene possa apparire una caratteristica tutto sommato banale, quella delle trasformazioni si rivela invece un'aggiunta al gameplay molto interessante, in grado di variare enormemente la natura solitamente ripetitiva e monotona dei circuiti, e di costringere il giocatore ad adattarsi velocemente a nuovi stili di guida. Se a questo si affianca una notevole quantità complessiva di tracciati (le location sono in tutto cinque, ognuna dotata di quattro o cinque piste), la varietà risultante è davvero di tutto rispetto. Gli sforzi di design da parte dei ragazzi di SUMO si fanno notare, sia nell'ideare percorsi alternativi per supportare le trasformazioni dei mezzi, sia nella concettualizzazione fantasiosa di alcuni tracciati, spesso ricchi di sorprese visive e insidie da evitare.
L’effetto nostalgia
Se la qualità dell'offerta quanto a tracciati è dunque più che comprovata, Sonic & All Stars Racing Transformed punta tutto il resto sull'effetto nostalgia, come è lecito aspettarsi da qualunque gioco basato sulle mascotte. Con SEGA, l'effetto è particolare, data l'eccezionale eterogeneità del gruppo di "eroi" usciti dalle fucine della casa di Tokyo. In prima fila c'è l'immancabile porcospino, ma prendere temporaneamente le sembianze di BD Joe da Crazy Taxi, Amigo, Beat da Jet Set Radio, NiGHTS o Vyse da Skies of Arcadia sarà un'esperienza intensa per ogni fan dei rispettivi giochi.
Come nel predecessore, ad ogni personaggio è stato assegnato un certo punteggio in statistiche quali la velocità di punta, l'accelerazione, la maneggevolezza e l'efficacia del turbo. La novità è invece costituita dalla barra dell'esperienza di cui ogni personaggio è stato dotato, che permetterà di accumulare livelli utili a sbloccare i modificatori. Questi ultimi permetteranno di variare il bilanciamento delle statistiche del pilota in questione, favorendo ad esempio la maneggevolezza a scapito della velocità di punta. In altre parole, SUMO risponde così ai fan molto legati ad uno dei personaggi del roster, che ora non sono più costretti a rinunciarvi qualora le sue caratteristiche non corrispondano allo stile di guida desiderato. Sarà sufficiente giocare qualche ora, aumentare di livello e sbloccare i modificatori per riconfigurarlo secondo i propri gusti. Per il resto, Sonic & All Stars Racing Transformed si gioca perlopiù come il suo diretto predecessore, e le reminiscenze da Mario Kart rimangono naturalmente molto forti. Piacevole è scoprire come statistiche differenti possano davvero cambiare il feeling di guida una volta in pista, così come una gestione corretta dei molti Power Up presenti in pista possa fare davvero la differenza tra una gara vinta e una triste sconfitta. I gadget e le armi funzionano come da tradizione, laddove tenendo premuto il tasto sarà possibile lanciare contemporaneamente tutte le cariche di quelli multipli, mentre abbinando la direzione indietro dell'analogico sinistro all'attivazione sarà possibile colpire alle proprie spalle. Sui tracciati sarà inoltre possibile trovare versioni potenziate dei Power Up, sebbene molto difficili da raggiungere. Qualora invece si subiscano degli attacchi nemici, sarà possibile evitarli compiendo manovre acrobatiche (con un doppio tocco sull'analogico), oppure tentare di contrastarli rispondendo al fuoco (o con un apposito Power Up scudo). Quanto al livello di sfida offerto, ogni tracciato può essere completato scegliendo tre livelli di difficoltà ad inizio gara, corrispondenti naturalmente a ricompense proporzionali in termini di esperienza per il personaggio scelto.
Già al livello medio, l'intelligenza artificiale avversaria saprà mettervi in difficoltà, soprattutto se si considera l'effetto randomico dato dai Power Up, che potranno essere fonte di gioie e dolori sino a pochi metri prima del traguardo. Sebbene una loro gestione attenta e strategica fornisca indubbiamente un notevole vantaggio, un po' di casualità fa parte del gioco, come da tradizione per il genere. Dal punto di vista grafico, Sonic & All Stars Racing Transformed offre un mix visivo molto simile a quello del predecessore quanto a pulizia grafica, sebbene il design delle piste sia molto più vario e curato. La versione Xbox 360 da noi provata si è comportata complessivamente bene, nonostante tempi di caricamento non brevi e qualche rallentamento. Dato che il frame rate instabile era uno dei principali difetti del predecessore, la speranza è naturalmente che possa essere oggetto di ottimizzazione in fase di pulizia finale del codice. La nostra estesa prova diretta di Sonic & All Stars Racing Transformed ha rivelato un buon lavoro da parte dei ragazzi di SUMO, che sembrano aver intrapreso la strada giusta per fare del loro gioco un degno concorrente della controparte targata Nintendo. I tracciati e i veicoli soggetti a trasformazioni sono un'ottima idea per variegare il mix, così come la crescita tramite punti esperienza e livelli. A fare la differenza sarà naturalmente la qualità dell'ottimizzazione (quei problemi di frame rate vanno assolutamente risolti) e dell'online, che purtroppo non ci è stato possibile provare. La nostra recensione non tarderà ad arrivare, dato che l'uscita è prevista entro la fine del 2012.
CERTEZZE
- Tracciati vari grazie alle trasformazioni
- Crescita tramite esperienza
DUBBI
- Frame rate da sistemare
- Online tutto da verificare