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Il caso indie arriva su console

Uscito quasi due anni fa su PC, è pronto ad esordire anche su Xbox 360 e PlayStation 3

PROVATO di Valerio De Vittorio   —   25/01/2013

La corrente generazione ha segnato da un lato un'epoca di profonda crisi, dovuta a costi di sviluppo cresciuti esponenzialmente. Dall'altro, forse anche proprio come diretta conseguenza, ha permesso l'ascesa di giochi indipendenti dall'imprevedibile successo. I casi che potremmo citare sono molteplici, ma l'esempio più calzante per introdurre l'oggetto di questa anteprima è certamente Minecraft. Anche Re-Logic nel creare il suo Terraria ha infatti preso qualche spunto dal lavoro di Notch e oggi, dopo aver testato la versione console in uscita a febbraio, possiamo tornare a testimoniarlo.

Minecraft 2D

Descrivere Terraria non è certamente cosa semplice, ancora meno ad un pubblico console forse meno avvezzo a certe stranezze da "pcisti". Il titolo Re-Logic mette il giocatore nei panni di un ragazzo che si dovrà muovere in un mondo completamente aperto, apparentemente senza uno scopo preciso o una trama ben delineata. Il titolo, ad una prima occhiata, rimanda ad un platform-adventure bidimensionale con grafica a 16 bit ma il gameplay è, come anticipato in apertura, per certi aspetti vicino a quello di Minecraft. I livelli sono completamente dinamici, costituiti da mattoncini di materiali diversi.

Il caso indie arriva su console

Il protagonista, munito degli attrezzi adatti, può scavare il terreno, abbattere alberi, spaccare pietre, raccogliere minerali preziosi e così via. Ogni materia prima verrà aggiunta all'inventario, dove troveranno spazio anche strumenti vari ed armi. Raccogliere risorse non servirebbe a nulla se non si potesse poi utilizzarle per creare qualcosa di nuovo. E Terraria non si fa mancare nulla in questo senso. Aprendo l'inventario si può scorrere tra diverse schermate, tra cui quella di crafting. Qui è possibile appunto utilizzare le materie prime per creare oggetti più complessi.

Il caso indie arriva su console

Costruendo un tavolo da lavoro si apriranno nuove possibilità ed il forno sarà il livello successivo, utile per elaborare minerali e persino l'oro. Il gameplay diurno si comporrà così di esplorazione della superficie del livello, scavi nelle profondità, ricerca di risorse interessanti, raccolta di materie e creazione di oggetti utili. Non solo attrezzi, ma anche item per migliorare il proprio equipaggiamento fino ad arrivare alla creazione di strutture vere e proprie. Rifugi, impalcature necessarie per salire e scendere agilmente dagli scavi nelle profondità della terra, torce (strumento obbligatorio per non rimanere al buio nelle gallerie) e tutto quello che vi verrà in mente. Il gioco non ha particolari limiti, i "blocchetti" possono essere assemblati liberamente per dare sfogo alla propria fantasia, con una fisica che gestisce con regole molto semplici quanto funzionali tutto ciò che accadrà a schermo.

Cala la notte...

Creare un'abitazione non è solo un esercizio fine a se stesso, ma ritornerà utile quando scenderà la notte. Proprio come in Minecraft, nonostante qui la componente d'avventura sia più strutturata, col buio arriveranno mostri di varia natura, come zombie, occhi maledetti e quant'altro, difficili da affrontare armati della sola spada. I combattimenti sono molto semplici, visto che il nostro avatar possiede un unico attacco. Per questo sarà utile munirsi di strumenti d'attacco più potenti e ripararsi in costruzioni allestite appositamente.

Il caso indie arriva su console

I livelli possono inoltre popolarsi di altri personaggi, che verranno ad abitare le case che avremo realizzato se le troveranno ospitali. A tal proposito, tornano utili alcuni semplici arredamenti che è possibile creare. Questo è a grandi linee il gameplay di Terraria, che si ripropone sostanzialmente invariato anche su console. La versione da noi testata proponeva però già alcune delle novità incluse nel titolo, in uscita a fine febbraio. Prima fra tutte il tutorial, semplice ma davvero molto utile per comprendere le regole particolarissime che delineano il prodotto firmato Re-Logic. Ciò garantisce una curva di apprendimento più morbida rispetto a quanto visto su PC. Tolti mouse e tastiera, inoltre, gli sviluppatori hanno adattato il sistema di controllo al pad. La nostra prova ci ha permesso di verificare un risultato riuscito sicuramente sul campo, anche se la gestione dell'inventario ci è parsa macchinosa. Questo garantisce l'accesso rapido ad alcuni oggetti, raccolti nella prima fila, selezionabili direttamente in-game. Accedendo al menu apposito è possibile invece visionare tutto il contenuto del nostro "zaino". Citiamo poi altre novità, come il multiplayer online rivisto e corretto, fino a otto giocatori, e lo split-screen a quattro, caratteristica questa davvero intrigante.

Il caso indie arriva su console

Verranno poi aggiunte nuove armature e armi ancora più potenti, oltre a mostri e pet esclusivi per console. Infine nuove musiche ed un boss finale inedito chiudono l'offerta di inclusioni dedicate a questa versione, che non è dato sapere al momento se troveranno spazio anche nell'originale PC. Da notare come Terraria sin dal suo esordio ha goduto di numerosi aggiornamenti, resi semplici dalla piattaforma totalmente aperta. Ci chiediamo se e come gli sviluppatori riusciranno a garantire un simile supporto anche su console. Per quanto riguarda il comparto tecnico non c'è molto da dire, vista la natura retrò dell'aspetto estetico. Non è particolarmente accattivante, in realtà, a differenza di altri capolavori di pixel art, ma data la natura a blocchi del gameplay funziona a dovere e solletica a sufficienza la sensibilità nostalgica del videogiocatore di vecchia data. Vi ricordiamo che il titolo verrà rilasciato sul Playstation Network ed il Live Arcade entro la fine di febbraio, mentre il prezzo non è ancora stato reso noto. Restate con noi per tutti i prossimi aggiornamenti.

CERTEZZE

  • Gameplay aperto divertente e ben realizzato
  • È lo stesso gioiellino arricchito e perfezionato

DUBBI

  • Rimane un prodotto di nicchia
  • Gestione dell'inventario un po' macchinosa