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Morte dall'alto

Nuovo incontro con i fantasmi di Infinity Ward

ANTEPRIMA di Matteo Santicchia   —   12/06/2013

Dopo aver assistito qualche settimana fa al reveal della componente tecnica di Call of Duty: Ghosts, all'E3 Infinity Ward ha ribadito quanto visto sinora, ma contemporaneamente ha mostrato un livello della campagna nuovo di zecca, cosa questa che ha gettato una luce sul background narrativo del gioco. Di conseguenza se volete conoscere tutte le nuove feature grafiche il nostro invito è quello di (ri)leggere il nostro precedente articolo che spiega nel dettaglio come questa nuova evoluzione dell'engine di gioco spinga molto sull'effettistica, sugli effetti di luce e su una modellazione poligonale più ricca. Ma cosa abbiamo visto oggi? Siamo tornati a vedere il livello subacqueo, mentre più interessante è stato quello, mostrato in conferenza Activision, in cui facciamo conoscenza della nuova "arma segreta" del gruppo dei fantasmi, ovvero il cane Riley, un pastore tedesco, nostro occhio avanzato sul campo di battaglia. Nulla di fantascientifico comunque, Infinity Ward ha ribadito più volte che tutto quello che vediamo sullo schermo è quanto avviene attualmente nelle unità K-9 in dotazione ai Navy Seals.

Mastino della guerra

In pratica Riley (chiamato simpaticamente come l'amatissimo Simon "Ghost" Riley di Modern Warfare) è dotato di una telecamera che può essere attivata nelle fasi di esplorazione, ma può anche in base ai nostri ordini muoversi a destra o a sinistra o attaccare direttamente un avversario. Il livello ambientato alle porte di una irriconoscibile San Diego dieci anni dopo l'attacco che ha messo in ginocchio gli Stati Uniti, rendendoli di fatto un paese del terzo mondo, ha visto il protagonista e suo fratello perlustrare una zona di campagna. Qui Riley ha ucciso con un bel salto alla gola i nemici, ma è stato utile anche come esca per attirare in un'imboscata, sviandoli, i soldati nemici o per assaltare come se fosse un drone armato una casa in cui era impossibile entrare nonostante l'approccio stealth tenuto sinora dai due protagonisti. Una possibilità in più sul terreno insomma, situazioni scriptate come da copione ma che donano un sapore nuovo al progetto di Infinity Ward.

Morte dall'alto

L'ultimo livello, quello inedito, chiamato Federation Day ha messo da parte il cane, ma ha reiterato ancora il solito stealth visto in tutte le salse dalle missione di Pripyat in poi del primo Modern Warfare. Non sappiamo se la cosa era voluta, ma tutte le informazioni rilasciate ad oggi citano come nemico principale una potenza straniera, non la Russia ne tantomeno la Cina però. Qualcosa di "inedito" insomma. La scena si apre di notte, sul tetto di uno dei nuovissimi grattacieli di Caracas in pieno festeggiamento con tanto di fuochi d'artificio Cosa festeggiano? Hanno vinto la guerra e unificato il Sudamerica? Solo un'ipotesi si capisce, ma tutto porta in questa direzione. Il gruppetto lancia dei potenti arpioni verso il grattacielo vicino: l'obiettivo è quello di uccidere una persona di particolare importanza ed estrarre dei dati. Una volta arrivati sul tetto dell'altro palazzo la scalata verso il basso non avviene attraverso ascensori e scale, ma calandosi dall'esterno, ma senza fare subito irruzione, sparando silenziosamente attraverso i vetri ai pochi soldati che svogliatamente fanno la guardia.

Nulla di particolarmente complicato ma quando il gruppetto si affaccia su una stanza particolarmente affollata col rischio di essere scoperto, il protagonista deve prontamente spostarsi per evitare di esser visto, per poi far fuoco da una situazione di relativa sicurezza. Entrato nel palazzo il gruppo si è avviato verso la stanza dei server e proprio sul più bello una ronda avversaria si è palesata. Poco male, un paio di uccisioni silenziose approfittando di alcuni ripari e poi pronti ad uscire, non prima però di aver ammirato delle ottime animazioni facciali che hanno dipinto sul volto dei malcapitati lo stupore di essere uccisi con un rapido colpo di pugnale. Dopo un rapido flashforward abbiamo assistito alla presunta fine del livello. Qualcosa è andato storto, il palazzo sta crollando, la scena ricorda quella vista nell'ultimo film dei Transformers con i soldati che scivolano verso il basso.

Morte dall'alto

L'unica via di fuga è ancora l'esterno di quello che rimane del grattacielo, questa volta però quasi correndo verso il basso appesi ad una fune. Qui il livello è terminato, non prima però di aver tolto la corrente a tutto il palazzo via hack e aver ucciso con una pugnalata dall'alto un avversario. Schermo nero, demo finita. Quali sono le impressioni di questo nuovo incontro con Call of Duty: Ghosts? Le dinamiche sono quello solite, lineari e scriptate, ma stranamente non capiamo la scelta di mostrare tre livelli concettualmente simili benché diversissimi, imperniati su un approccio stealth all'azione, stealth da intendere ovviamente come Call of Duty lo intende, seguendo quindi pedissequamente gli ordini del caposquadra. Al livello tecnico San Diego e Caracas mostrano un bel colpo d'occhio, con un buon lavoro sui modelli e sulle luci, per un impatto senza dubbio forte come da tradizione, ma non sconvolgente. Abbiamo visto le potenzialità del nuovo engine e fatto conoscenza con il cane tutto fare Riley, all'appello manca quindi il multiplayer, che presumibilmente vedremo nei prossimi mesi, magari in agosto in occasione della Gamescom di Colonia.