Punto di inizio del successo apparentemente inarrestabile di Wargaming.net, World of Tanks è stato su Pc una autentica gallina dalle uova d'oro per la società bielorussa; la formula free to play ha infatti giocato un ruolo determinante per garantire la diffusione e l'espansione della base installata, e la accattivante e interessante struttura ludica ha poi fatto il resto. Il Guinness ottenuto a inizio anno per il maggior numero di giocatori online connessi contemporaneamente in un server dovrebbe dare dare il senso delle dimensioni del fenomeno, e proprio per questo motivo l'annuncio dell'uscita di World of Tanks su Xbox 360, in esclusiva console, è stato accolto con piacere e con grande curiosità, soprattutto per i dubbi legati all'effettiva capacità di poter convincere un pubblico così diverso da quello originale. Il nostro test ci ha consentito di farci un'idea concreta dell'avanzamento dei lavori.
Chi va piano...
World of Tanks è fondamentalmente un MMO free to play in cui si controllano dei carri armati; le divertenti meccaniche di gameplay ma soprattutto la approfondita e coinvolgente progressione di upgrade ed espansione dei propri carri rappresenta di fatto l'ingrediente fondamentale che ha reso il prodotto un fenomeno di massa.
Per l'approdo su console, Wargaming.net ha scelto di cambiare il meno possibile la formula: i contenuti e la struttura sono infatti pressoché gli stessi, così come il modello di business free to play. World of Tanks, una volta uscito ufficialmente su Xbox Live, sarà scaricabile gratuitamente da chiunque sia in possesso di un abbonamento Gold; ma anche i Silver potranno farsi un'idea del prodotto, grazie a 7 giorni di prova a disposizione. Una disponibilità che si risolve chiaramente nella necessità di poter far provare (ed eventualmente rendere poi cliente pagante) il maggior numero di persone possibili; proprio per questo motivo è stato scelto di partire da una console sì a fine ciclo vitale ma con una base installata già consistente, piuttosto che magari da un hardware next gen. Secondo le stime di Wargaming.net infatti, ci devono essere perlomeno 10 milioni di potenziali utenti per rendere il modello di vendita free to play sensato. La conversione è stata affidata allo studio di Chicago, che ha speso circa l'ultimo anno e mezzo nel progetto; il risultato finale, come dicevamo in apertura, è estremamente simile all'originale per quanto riguarda i contenuti, mantenendo il numero di 30 giocatori (15 contro 15) contemporaneamente sulla mappa.
L'unica riduzione, se così possiamo chiamarla, è nel numero di carri disponibili inizialmente su Xbox 360: una sessantina, contro i 350 su Pc. Si tratta però di un inizio, perché ne saranno aggiunti altri col passare del tempo fino auspicabilmente a pareggiare l'originale. Il sistema di controllo si è rivelato invece valido, pur considerando i naturali limiti di trasposizione di un prodotto pensato per mouse e tastiera: la levetta analogica sinistra gestisce i movimenti del carro, la destra quella della torretta. Il ritmo piuttosto blando dell'azione per fortuna non mette eccessivamente in crisi durante l'uso del pad. Dal punto di vista grafico invece non possiamo certamente dire di essere di fronte ad uno dei giochi più probanti per l'hardware Microsoft, ma considerando la distribuzione digitale e il materiale originale non si può nemmeno essere troppo critici. L'orizzonte visivo è buono, così come il livello di dettaglio, ma è soprattutto la fluidità che non mostra particolari cali di frame che ovviamente sarebbero deleteri durante l'azione. Nel complesso quindi World of Tanks sembra poter trovare il suo spazio anche in ambito console; replicare il successo dell'originale sarà impossibile, ma non vediamo ostacoli particolari di fonte alla sempre più luminosa strada della compagnia bielorussa.
CERTEZZE
- (Quasi) gli stessi contenuti della versione Pc
- Formula di gioco convincente
- Buona conversione
DUBBI
- Tecnicamente non è certo straordinario
- La risposta dell'utenza 360 non è così scontata