Oggi si riaprono finalmente i cancelli di Hydaelyn, il mondo online persistente in cui si svolge la quattordicesima fantasia finale di Square Enix. Un Final Fantasy tormentato, questo, che per poco non ha mandato sul lastrico l'intera società, rovinando la reputazione di un brand che negli ultimi anni ha perso qualche colpo e non è più riuscito a riscontrare i consensi unanimi del passato. Il colpo di stato di Naoki Yoshida, che ha sostituito il vecchio direttore del progetto e ricominciato a sviluppare il gioco da capo, ha finalmente dato i suoi frutti. Abbiamo già potuto apprezzare la bontà del nuovo Final Fantasy XIV nel corso delle svariate fasi di test che hanno preceduto la release ufficiale, ma per leggere la recensione dovrete aspettare ancora qualche settimana: vogliamo sviscerare il gioco per bene, prima di esprimere un giudizio. Nel frattempo, vale la pena fare il punto della situazione su cosa aspetta i vecchi e nuovi giocatori nel Reame Rinato di Final Fantasy XIV: questo speciale vi offrirà un'infarinatura di base e qualche consiglio su come cominciare questo viaggio.
Dalle ceneri
La storia, ormai, dovreste saperla tutti. Quando Final Fantasy XIV fu rilasciato nel settembre del 2010, per Square Enix si trattò di un disastro commerciale e a livello di immagine come non se n'erano visti dal flop di The Spirits Within che nel 2001 mandò praticamente in bancarotta la società, obbligandola a fondersi con Enix. La critica internazionale fu ferocissima nei confronti di quello che era un gioco raffazzonato e pieno di niente, e persino i più fanatici sostenitori dovettero ammettere qualche tempo dopo che si era trattata di una vera e propria presa per i fondelli.
Tra i problemi principali di Final Fantasy XIV c'era l'obsolescenza del sistema di gioco, la goffaggine e scomodità dell'interfaccia, il grinding esasperante, il comparto tecnico esoso, le location costantemente riciclate, l'assenza di una trama degna del franchise, il nonsense nella progressione dei personaggi. In un certo senso lo ammise anche Square Enix stessa che il suo gioco era un disastro, prima rimuovendo la sottoscrizione per alcuni mesi e poi rimpiazzando l'intero staff creativo. All'inetto Hiromichi Tanaka subentrò Naoki Yoshida con il suo team, celebre per la sua esperienza nel campo, la grande passione per gli MMORPG occidentali e la sua direzione di Final Fantasy XI, il precedente e longevo MMO di Square Enix: il nuovo staff cambiò radicalmente la forma del gioco, cercando di migliorarne ogni aspetto. Ma per molte cose non c'era proprio nulla da fare, bisognava per forza ricominciare da capo. I server furono scollegati nel novembre del 2012, quando Yoshida e i suoi ragazzi si accomiatarono dai loro fan con uno strepitoso filmato in computer graphic che prometteva un futuro molto più roseo per Eorzea e i suoi giocatori, nonostante la tragedia rappresentata su schermo. Flash forward, è la primavera del 2013, e pochi fortunati possono finalmente provare con mano il nuovo Final Fantasy XIV durante le prime sessioni di test dopo aver visto tante foto e tante promesse. È veramente un gioco nuovo, e uno dei colpi di scena più eclatanti nella storia del media.
Sottoscrizione, server e versioni del gioco
Final Fantasy XIV: A Realm Reborn è un MMO a sottoscrizione e questo vuol dire che non solo bisogna comprare il gioco, ma bisogna pagare anche una certa quota mensile per poter giocare. Ricordatevi che la quota mensile serve a mantenere sempre alto il livello qualitativo dell'esperienza, della manutenzione del gioco e della regolare aggiunta di nuovi contenuti.
Se avevate già acquistato la prima versione del gioco, registrato un account e pagato almeno tre mesi, scoprirete che siete classificati come giocatori Legacy, cosa che vi offrirà qualche beneficio. I giocatori che possedevano la vecchia Collector's Edition, inoltre, si vedranno recapitati automaticamente i bonus virtuali della nuova, senza bisogno di riacquistarla. Ci sono due metodi di sottoscrizione, come potete vedere nella tabella qui accanto, ma anche se è necessario registrare la propria carta di credito il primo mese di gioco è completamente gratuito. I giocatori Legacy, inoltre, potranno giocare fino al 9 settembre senza comprare il gioco. Pagare più mesi contemporaneamente, come potete vedere, concede un piccolo sconticino mensile, e in più dà diritto alle ricompense "Veteran" che si sbloccano dopo aver sottoscritto uno, tre e sei mesi di abbonamento. I giocatori Legacy possono inoltre riprendere a giocare con il personaggio creato e sviluppato durante la prima versione del gioco, ma in quel caso saranno confinati nei cosiddetti server Legacy insieme ad altri giocatori Legacy come loro. I nuovi giocatori possono creare i loro personaggi sui server Legacy, ma i giocatori Legacy non possono crearli su quelli nuovi.
Final Fantasy XIV: A Realm Reborn è disponibile in tripla versione: normale, Collector's Edition fisica e Collector's Edition digitale. Sulla prima c'è poco da dire, ovviamente. La Collector's Edition fisica include un disco con una selezione della colonna sonora, un libro di illustrazioni, alcune cartoline, una chiavetta di autenticazione, un blu ray che riepiloga la storia di A Realm Reborn e il disco del gioco. La Collector's Edition digitale offre soltanto gli stessi gadget virtuali offerti anche dalla Collector's Edition fisica: l'elmo del Warrior of Light, il minion Baby Behemoth, la bardatura per chocobo da Behemoth e la cavalcatura Coeurl. Infine, vi ricordiamo che Final Fantasy XIV: A Realm Reborn è attualmente disponibile per PC Windows e PlayStation 3. Nel secondo caso, il gioco gode di un'interfaccia pensata appositamente per giocare con il joypad, anche se è perfettamente possibile abilitare quella PC e collegare alla console mouse e tastiera. Square Enix ha inoltre annunciato di essere al lavoro su una conversione per PlayStation 4 che uscirà nel 2014 e proporrà una veste grafica al passo con la nuova tecnologia Sony.
Come iniziare
Final Fantasy XIV: A Realm Reborn è un MMORPG, e di conseguenza il giocatore "vive" l'avventura nei panni di un alter-ego virtuale che viene creato all'inizio della prima sessione di gioco. La prima cosa che vi suggeriamo è di scegliere la razza che vi piace di più.
Lasciate perdere statistiche, bonus e calcolatrici: è vero, ogni razza gode di statistiche di partenza diverse rispetto alle altre, ma le differenze sono talmente minuscole già all'inizio del gioco che una volta raggiunti i livelli più alti risulteranno assolutamente ininfluenti. Ci sono cinque razze, ciascuna divisa in due "clan" che ne determinano una specie di background e alcuni elementi dell'aspetto fisico come il colore della carnagione o le acconciature. Rispetto alla prima versione del gioco, A Realm Reborn propone anche il sesso maschile per i Mi'qote e quello femminile per i Roegadyn. Una volta scelto il personaggio e la divinità protettrice (anche in questo caso, seguite l'istinto) dovrete scegliere la classe di partenza. Il discorso in questo caso, però, si fa un po' più complicato. Tanto per cominciare, la vostra classe di partenza decreterà anche la città dalla quale inizierete l'avventura, perciò se avete qualche preferenza dovreste tenerne conto. Limsa Lominsa è una città portuale circondata da prati e vallate; Gridania è un villaggio immerso nella natura incontaminata; Ul'dah è una città industriale sullo sfondo di uno scenario desertico.
Ciò nonostante, nulla vi vieta di iniziare con una certa classe e intraprendere subito un viaggio a piedi o in traghetto verso una delle altre capitali, dove svolgere le missioni in un ambiente che vi piace di più; dovrete tuttavia tornare nella vostra capitale di partenza per proseguire nelle missioni della storia e in quelle della classe con cui avete iniziato a giocare. Ci sono molti modi per accumulare esperienza, comunque: approfittate sempre degli eventi FATE (missioni pubbliche a cui tutti possono partecipare e che prevedono una ricompensa in base al contributo) e dei mostri nel vostro Hunting Log (una lista di obiettivi da eliminare per guadagnare esperienza bonus) e ricorrete a Levequest e Guildhest per raggranellare qualche punto esperienza in più quando siete a corto di missioni, specialmente sulle classi secondarie (il numero di Levequest che potete completare è limitato ed incrementa di un certo numero ogni tot ore). Ci sono anche i dungeon, ovviamente: sbloccherete il primo (Sastasha) intorno a livello 15 e il comodo Duty Finder vi permetterà di sfruttare i dungeon come risorsa per il leveling da qualunque luogo e in qualunque momento, purché la classe con cui volete partecipare soddisfi i requisiti per affrontare un certo dungeon.
Facciamo il punto della situazione sul reboot di Final Fantasy XIV: come iniziare a giocare?
Classi e sistema Armory
Per quanto riguarda le classi, la scelta non è poi così determinante. La caratteristica principale del gioco, infatti, è la possibilità di cambiare classe in qualsiasi momento equipaggiando un'altra arma. Tuttavia, questo sistema, detto Armory, diventa disponibile dopo aver completato una missione di livello 10, perciò sino ad allora sarete costretti a giocare nella classe scelta alla creazione del personaggio.
Il Gladiator e il Marauder sono due combattenti fisici specializzati nel sopportare i danni; Lancer e Pugilist sono combattenti corpo a corpo; l'Archer è un combattente a distanza che usa l'arco, ovviamente; il Conjurer è un mago specializzato nella cura, mentre il Thaumaturge usa le magie d'attacco elementali e l'Arcanist, classe inedita di A Realm Reborn, può evocare il primal Carbuncle perché combatta per lui. Dopo aver sbloccato il sistema Armory, dovrete prima recarvi presso la gilda di una certa classe e completare la missione affidatavi dal suo capo: a quel punto potrete equipaggiare l'arma relativa e cambiare classe. Il vantaggio del sistema Armory consiste nel fatto che alcune abilità e magie imparate con una certa classe possono essere utilizzate anche con un'altra, permettendo così di sviluppare contemporaneamente più classi proprio per creare le build che fanno al caso vostro. L'equipaggiamento viene conservato in un'apposita borsa e può essere impostato in modo che cambi insieme alla classe.
Una volta raggiunto il livello 30 e aver cresciuto alcune classi specifiche, è possibile intraprendere delle missioni che sbloccano i Job tradizionali della serie Final Fantasy: portando la classe Gladiator a livello 30 e quella del Marauder a 15, per esempio, è possibile sbloccare il Paladin dopo aver completato una missione speciale ed equipaggiato un oggetto particolare. Oltre al Paladin, i giocatori al momento possono diventare Warrior, Dragoon, White Mage, Black Mage, Monk, Bard, Scholar e Summoner. I Job sono classi molto simili alle precedenti, ma "specializzate" in una determinata funzione, e conferiscono al giocatore delle abilità e degli incantesimi unici che permettono di ricoprire al meglio un certo ruolo. Per di più, il giocatore guadagna a ogni level up dal decimo in poi dei punti bonus da distribuire tra i vari attributi: per quanto libero sia il sistema, insomma, è necessario ragionare bene sul sentiero che si vuole intraprendere. Vi suggeriamo di documentarvi su quali siano le statistiche principali della vostra classe (ogni classe guadagna punti indipendentemente) e distribuire i bonus di conseguenza, senza propendere per una distribuzione ibrida che, a conti fatti, risulta spesso poco efficace.
Il crafting
Il gioco propone anche una serie di altre classi divise in due categorie: i Disciples of the Hand sono sostanzialmente le professioni commerciali come armaiolo, gioielliere o tessitore; i Disciples of the Land sono le professioni di raccolta - botanico, minatore o pescatore - che permettono di ottenere le materie prime necessarie a fabbricare altri oggetti. La maggior parte delle materie prime può anche essere acquistata da altri NPC, attraverso la casa d'aste, o scambiata con gli altri giocatori.
È importante sviluppare il "crafting" perché, oltre a essere molto divertente, permette di riparare autonomamente l'equipaggiamento senza dover pagare i personaggi non giocanti appositi. Il crafting in Final Fantasy XIV è interattivo, cioè non si traduce semplicemente nello schiacciare un pulsantino e guardare una barra che aumenta: bisogna interagire materialmente, seguendo lo sviluppo dell'oggetto. Potrete imparare tutte le professioni di crafting, ma svilupparle tutte contemporaneamente sarà dura. Ecco qualche consiglio. Prima di tutto, se avete già deciso quale classe/job giocherete principalmente, informatevi sulle professioni di crafting che è necessario sviluppare per riparare le sue armi e armature. Per quasi tutto l'equipaggiamento da Marauder, per esempio, è necessario conoscere Armorer e Blacksmith. Dopodiché, fate il giro di tutte le gilde e imparate tutte le professioni. Nel mentre, fermatevi ogni volta a crescere ogni nuovo crafting fino a livello 5 o giù di lì: ci vogliono pochi minuti, e per farlo dovrete fabbricare dei pezzi di equipaggiamento che migliorano le statistiche legate al crafting. In questo modo appronterete un equipaggiamento iniziale completo che vi offrirà un discreto boost quando comincerete a sviluppare seriamente le professioni che vi interessano davvero.
Il mondo intorno
Se vi secca perdere troppo tempo su professioni che non vi interessano, almeno per ora, potete sempre approfittare della casa d'aste che, specialmente sui server Legacy, vi apparirà discretamente nutrita fin da subito. Scoprirete però che potete solo comprare, e non vendere. E come gira l'economia, allora? Semplice, attraverso i retainer.
Yoshi-P e il suo team hanno avuto la lungimiranza di gettare alle ortiche il sistema ridicolo originale, trasformandolo in una casa d'aste più tradizionale. Questi personaggi non giocanti completamente personalizzabili si sbloccano completando una missione di livello 20 circa, e sostanzialmente sono delle banche ambulanti che potrete convocare nella stanza di una locanda o nei mercati cittadini. Gli oggetti che un retainer conserva nelle sue tasche possono essere messi all'asta in una determinata città, e i giocatori compreranno "da lui" attraverso l'interfaccia della casa d'aste. Vi suggeriamo di affrettarvi a sbloccare il retainer perché ben presto le vostre borse si riempiranno di materiali per il crafting, armi e armature, e non tutto quello che il retainer conserva deve essere necessariamente venduto. Una delle prime abilità che si imparano, invece, permette al giocatore di teletrasportarsi in giro per il mondo. Non è così semplice come sembra, però, perché bisogna prima soddisfare due requisiti: primo, bisogna aver sbloccato il cristallo relativo alla zona in cui ci si vuole teletrasportare; secondo, bisogna avere i soldi per pagare il teletrasporto. Vi suggeriamo, insomma, di esplorare un sacco, ma di attivare sempre tutti i cristalli che trovate, impostando quelli "preferiti" all'occorrenza (un massimo di tre, per i quali il costo sarà dimezzato). Nel caso si preferisca risparmiare, non si abbia fretta o si voglia fare una bella passeggiata, ci sono pur sempre aeronavi, traghetti e chocobo. Le aeronavi si sbloccano dopo aver completato una missione della storia intorno a livello 15.
L'adorabile mascotte di Final Fantasy, invece, può essere affittata temporaneamente ma anche acquisita in via definitiva dopo aver completato alcune missioni avanzate ed essere entrati in una Grand Company. Il chocobo non è solo una cavalcatura, ma anche un compagno di avventure; si può equipaggiare e impostare nel modo in cui vogliamo che combatta per noi. Non è certo equiparabile a un altro giocatore, ma è pur sempre un aiuto gradito. Se si cerca l'aiuto degli altri giocatori, invece, bisognerebbe rivolgersi alle Linkshell e le Free Company: le prime sono dei veri e propri canali di chat intercambiabili e se ne possono avere fino a otto contemporaneamente; le seconde sono invece le tradizionali gilde dei MMO. Si può far parte di una sola Free Company e i giocatori che la compongono possono contribuire a svilupparla così da acquisire dei bonus per tutti i membri. In ogni caso, ci sono vari tipi di chat per interagire con gli altri giocatori che vi circondano o che si trovano insieme a voi nella stessa mappa: ricordate, però, di essere sempre educati e disponibili. Non si sa mai che qualcuno possa restituirvi una vostra gentilezza al momento del bisogno!