L'annuncio di Killer Instinct in esclusiva per Xbox One ha fatto scattare l'ovazione del Galen Center durante la conferenza Microsoft al passato E3 di Los Angeles, sarà per il solido gruppo di appassionati che attendeva dal 1996 il ritorno della serie, sarà perché l'ebbrezza data dalla sfilza di titoli annunciati aveva creato un'atmosfera euforica. Passata l'esaltazione, tornati coi piedi per terra, è stato il modello di business scelto per la distribuzione di Killer Instinct a colpire gli utenti: gli otto personaggi disponibili al lancio prenderanno parte in una turnazione a mo di League of Legends per permettere a tutti di provarli gratuitamente, e di comprarli nel caso interessino tramite uno dei vari pacchetti proposti. Per una trattazione più nel dettaglio delle modalità di gioco vi rimandiamo alla nostra prova da Colonia qui sotto, mentre con questo aggiornamento andiamo a scoprire gli ultimi dettagli sulla produzione dopo averla incontrata in esclusiva in California. Partiamo subito dal cuore della giocabilità, il sistema di combattimento, per dire che ci è sembrato squisitamente complesso e piacevole: tre pugni e tre calci strutturati su tre livelli di forza, prese, parate, combo ed ovviamente le immancabili combo breaker. Attacchiamo il nostro avversario con una serie di colpi deboli, medi e forti, cercando di alternarli imprevedibilmente in quella che è una partita a scacchi mentale, sapendo che lui cercherà di indovinare la nostra prossima mossa per interrompere la combo assestando il colpo corretto.
Giocando è subito evidente che sarà necessario prendere confidenza con i vari lottatori per imparare a leggerne i movimenti, vista la totale assenza a schermo di segnalatori che indichino la tipologia dei colpi, sarà infatti il giocatore a dover capire cosa gli viene tirato contro per riuscire a contrastarlo. Sul fronte dell'attacco, poi, bisognerà resistere alla tentazione di rifilare "ancora un altro colpo" e piuttosto sapere quando terminare la combo con una finisher, così da portare a casa il danno arrecato che altrimenti rimarrebbe solo in potenza. Da ultimo, purtroppo, dobbiamo segnalare l'assenza di No Mercy e Humiliation, le mosse tipo Fatality presenti nei precedenti capitoli, che però non sono rientrate nei tempi previsti per lo sviluppo di questa ultima versione del titolo. Presenti invece le immancabili classifiche online, un sistema di obiettivi interno col quale guadagnare crediti da utilizzare per costumi ed artwork e la memorizazzione delle statistiche del giocatore così da avere sempre sotto controllo i propri progressi. Killer Instinct si conferma come un picchiaduro dal sistema di combattimento solido e strutturato che sicuramente farà la gioia degli appassionati del genere, certo, otto personaggi non sono poi molti, però ci sembra fuor di dubbio che altri ne vengano aggiunti in futuro, vista anche la particolare predisposizione del modello di business all'arrivo di DLC.
Niente paura, Killer Instinct sembra essere tornato in ottima forma...
Gamescom 2013
Killer Instinct vi dice qualcosa? Se la risposta è positiva, significa che avete vissuto uno dei periodi più floridi e interessanti della storia dei videogiochi, in quegli anni '90 durante i quali i picchiaduro a incontri erano uno dei generi più in voga, e i pomeriggi passati al bar a fare mezzelune con gli stick e colpire i tasti dei cabinati rappresentavano la normalità. Dopo il primo approccio durante lo scorso E3 abbiamo avuto, modo durante la Gamescom di Colonia, di apprezzare i progressi del più che interessante ritorno, su Xbox One, della creatura ideata da Rare proprio nel '94. Dapprima uscita su coin op, salvo poi arrivare su Super Nintendo e Game Boy grazie a conversioni che fecero gridare al miracolo tecnico, la breve vita della serie sembrò concludersi già con il secondo episodio che dalle sale giochi raggiunse anche Nintendo 64 con la versione Gold.
Dopodiché tante parole, l'acquisto di Rare da parte di Microsoft, i problemi legali con una serie TV del 2005 con lo stesso nome, e infine quando le speranze sembravano ormai perse, ecco la presentazione di Killer Instinct 3 in esclusiva per la nuova console Microsoft. La sorpresa è che a realizzarlo è Double Helix, team americano piuttosto giovane con Silent Hill: Homecoming nel curriculum, e non gli stessi Rare. Il tempo passato tra la nostra precedente prova e quella sul suolo tedesco ha fortunatamente portato con sé diverse novità che abbiamo potuto apprezzare grazie a una manciata di partite. Ma probabilmente l'elemento più controverso, e che è stato del tutto chiarito in questa sede, riguarda la formula di vendita del gioco; se già si sapeva infatti dell'atipico sistema free to play scelto per l'occasione, meno chiaro era come si intendesse andare a monetizzare. In pratica, la versione gratuita comprenderà un solo personaggio, Jago, lasciando eventualmente la possibilità di acquistare a circa 5 € l'uno gli altri combattenti. Oppure si può sfruttare il Combo Breaker Pack, a 19,99 €, che comprende gli otto personaggi (sei inizialmente più due in uscita più tardi) e una serie di extra. Infine, si può optare per l'Ultra Edition, che a 39,99 € dovrebbe garantire l'accesso anticipato a tutti i lottatori, tutte le skin e i contenuti, gli extra e infine la versione emulata del primo Killer Instinct. Ken Lobb, autore dell'originale e che ha supervisionato il nuovo progetto, ha poi aggiunto qualche dettaglio in più su quello che sarà idealmente il futuro del prodotto, ovviamente in caso di successo commerciale; l'idea è quella di creare un ecosistema da integrare con "capitoli" successivi che includeranno nuovi personaggi e contenuti e che andranno ad arricchire lo stesso prodotto iniziale. Anche il multiplayer online arriverà in un secondo momento, limitando le sfide contro avversari umani alla modalità in locale.
Humiliation!
Come detto in precedenza, la demo portata a Colonia si è rivelata essere molto più robusta, offrendo la scelta tra nomi noti come Jago, Thunder, Glacius e Sabrewulf all'interno di una manciata di scenari diversi. Siamo ancora lontani dall'interezza dei contenuti che saranno disponibili nel gioco completo, ma ciò nonostante è possibile già percepire la bontà del lavoro del team Double Helix che è riuscito a mantenersi fedele allo spirito dell'originale, aggiornando però il prodotto ai "tempi moderni".
In primo luogo, ovviamente, dal punto di vista grafico, con risultati davvero ottimi; impeccabili le animazioni, dettagliatissimi i personaggi e gli ambienti, ricchi e abbondanti gli effetti, per un colpo d'occhio davvero valido e di pregevole fattura. Pad (o meglio, stick) alla mano, poi, ci vuole davvero poco perché un fan riconosca lo spirito del franchise con il suo ritmo frenetico e la meccanica a base di spettacolari combo e breaker; in tal senso, Killer Instinct probabilmente si confermerà anche stavolta come un gioco facile da affrontare, ma difficile - e appagante - da padroneggiare appieno. Su precisa nostra domanda, in merito alla presenza di No Mercy e Humiliation, ovvero le mosse finali "tipo fatality", i ragazzi di Double Helix sono rimasti piuttosto sul vago, rispondendo che si tratta di un argomento ancora in fase di discussione e definizione. Sarebbe un peccato se non dovessero essere riproposte, dal momento che rappresentavano un elemento caratteristico dell'originale. Nel complesso, comunque, abbiamo trovato in Killer Instinct un prodotto sempre più intrigante, capace di solleticare davvero la nostra attenzione; difficilmente sarà in grado di riportare in auge il genere come ai tempi d'oro, ma è probabile che gli appassionati potranno trovare in questo gradito ritorno più di qualche motivo per sorridere. E per riempirsi di cazzotti.
CERTEZZE
- Double Helix sembra aver preso la strada giusta
- Molto convincente a livello grafico
- Sistema di combattimento estremamente interessante
DUBBI
- Otto lottatori sono forse un po' pochi
- Da verificare le modalità disponibili
- No Mercy e Humiliation in dubbio