Immaginare un simulatore di rover spaziali non è cosa da tutti, ma fortunatamente nell'industria videoludica c'è ancora chi può dedicarsi alle proprie passioni senza inseguire il mero obiettivo economico.
È ciò che ha fatto Bohemia Interactive nel 2011 con Take On Helicopters, a suo tempo da noi definito un simulatore "duro e puro", in grado di appagare chi di action e arcade proprio non ne vuole sapere. Tra un episodio di ArmA e un altro, il team con base a Praga ha dato successivamente il via a una vera e propria serie, individuata ora con il nome Take On, proseguendo la via intrapresa per dare pane ai denti di chiunque ami la simulazione più spinta: abbandonati gli elicotteri, gli sviluppatori hanno deciso di fare le cose ancora più in grande, passando addirittura ai rover spaziali, in particolare quelli spediti su Marte per esplorarlo nella sua vastità. Grazie alla disponibilità in early access su Steam, tramite la quale è possibile accedere immediatamente alla versione attualmente in sviluppo del gioco, abbiamo provato Take On Mars, offerto fino al prossimo 2 gennaio anche con uno sconto del 25% sul prezzo pieno di 13,99 euro, in attesa che venga annunciata la data d'uscita della sua versione definitiva.
Take On Mars ci porterà a esplorare il pianeta rosso: pronti a contribuire alla ricerca scientifica?
Fantasmi da Marte?
Chi dopo l'introduzione appena fatta sta ancora immaginando un pianeta rosso come quello descritto dal film che dà il titolo a questo paragrafo, o come l'immaginario collettivo ci può in generale suggerire, si trova decisamente fuori strada: l'approccio di Take On Mars è dedicato infatti solo ed esclusivamente alla ricerca scientifica, ponendo il contributo all'avanzamento di quest'ultima come unico obiettivo reale del giocatore.
Ci troviamo infatti nei panni di un operatore di rover, in grado di comandare da remoto il macchinario che si trova a milioni e milioni di chilometri dalla Terra: si tratta di una delle poche licenze concesse da Bohemia Interactive al suo simulatore, per esigenze dettate da un gameplay che deve scendere a inevitabili compromessi con la necessità di realizzare un videogioco. Gli amanti del realismo possono però scegliere di sincronizzare il passare delle ore virtuali con quelle reali, rendendo così le varie operazioni una sorta di diretta in tempo reale di quanto avviene nella propria agenzia spaziale. La modalità principale del gioco ci pone infatti proprio nel bel mezzo di un centro di comando di una simil-NASA, con tutto ciò che questo comporta; ci si dovrà occupare principalmente di costruire la propria sonda, scegliendo tra i vari tipi in base al compito richiesto dalle missioni, investendo anche nella ricerca. Il tutto facendo naturalmente i conti con un budget limitato, rimpinguato dal successo negli stessi compiti svolti su Marte. Come dicevamo, in Take On Mars non appaiono né marziani, né altri tipi di nemici: le uniche sfide sono quelle rappresentate dalla conformazione del terreno e dalle condizioni atmosferiche del pianeta rosso, dove infatti le missioni affidate al giocatore riguardano principalmente l'esplorazione, con l'eventuale aggiunta di compiti come la raccolta di scatti fotografici delle varie aree e/o la raccolta di campioni di suolo e aria, per analizzarli. Alla modalità carriera, se così possiamo definirla, si affianca quella composta da alcuni scenari, legati a singole missioni con rover già pronti all'uso che permettono dunque di calarsi immediatamente alla guida del mezzo. In associazione con questa modalità, troveremo anche un editor di gioco che permetterà ai giocatori di creare missioni sempre nuove, da condividere col resto della comunità.
Ci vuole pazienza
Esplorare Marte senza la presenza di alieni armati fino ai denti non si traduce necessariamente in noia:
i paesaggi rappresentati da Bohemia Interactive danno infatti un piccolo brivido nell'essere attraversati con l'occhio del proprio rover, anche grazie alla ricostruzione di alcune suggestive aree realmente esistenti come il cratere Victoria, riprodotte in modo fedele grazie alle immagini inviate da HiRISE. Ad arricchire il tutto, non troveremo solo le aree di Marte, ma anche quelle della luna Deimos e della cintura di asteroidi che si trova tra il pianeta in questione e Giove. Avviandoci alla conclusione di questa prova, possiamo dire che l'esperienza di gioco offerta da Take On Mars sarà principalmente in grado di offrire agli aspiranti ingegneri aerospaziali ciò che hanno sempre sognato, strizzando l'occhio anche a chi, pur non sognando questo tipo di professione, non perde nessuno degli aggiornamenti che arrivano da missioni come quelle legate a Curiosity, Opportunity e colleghi esploranti. Proprio i rover appena citati possono essere usati come punto di riferimento per il proprio interesse nei confronti del titolo sviluppato da Bohemia Interactive: vorreste essere colui che lo guida? Se la risposta è un sì, anche se non proprio convintissimo, potrete seguire lo sviluppo di Take On Mars e dare un'occhiata alla sua versione finale, per rimanerne magari piacevolmente sorpresi. Se invece siete per il no, sarete in buona compagnia, visto che appare chiaro già da ora che questo titolo non farà per tutti.
CERTEZZE
- Gioia per tutti gli aspiranti astronauti
- Molte combinazioni di rover e strumentazioni
- Esperienza di gioco fluida
DUBBI
- Decisamente non per tutti
- Tecnicamente da ottimizzare
- Supporto della comunità online