Ore quattro e trenta del mattino: Milano è fredda e immobile immersa in un buio interrotto solo dal lampeggiare dei semafori. A quest'ora sono ben poche le figure che si incrociano per strada: poliziotti, panettieri, qualche sbandato e giornalisti della stampa specializzata in videogiochi. Intrusi in un mondo che non ci appartiene? Non esattamente, visto che non è sempre tutto collector's edition e booth babes per noi della stampa, ma capita anche di doversi fare delle levatacce mica da ridere per rispondere alla chiamata del settore, una chiamata che in questo caso parla bielorusso e ci invita a Londra (in un casinò, tanto per essere fedeli alla loro fama) per una presentazione della versione Xbox 360 di World of Tanks. A figurarsela, in realtà, non è che suoni benissimo: squilla il telefono alle quattro del mattino e una voce con un forte accento dell'est ti vuole vedere al tavolo del black jack nel giro di poche ore, ma noi li conosciamo i ragazzi di Wargaming.net, e sappiamo che non vedono l'ora di raccontarci dei risultati raggiunti dalla loro creatura. Bando alle ciance, dunque, la notte sta per finire e il nostro volo per la capitale britannica ci attende: let's battle... anche su Xbox 360?!
Wargaming.net festeggia l'arrivo su Xbox 360 di World of Tanks
Tanks, tanks everywhere
Il grande successo di World of Tanks ha colto quasi di sorpresa un'industria che ancora guardava con malcelata superiorità il mondo delle produzioni free to play. Oggi, come sappiamo, il gioco più giocato del mondo (League of Legends) si basa proprio su quel modello di distribuzione, e l'attenzione si è più che altro spostata sulle varie tipologie di contenuti a pagamento, sempre più meramente estetici e sempre meno capaci di alterare gli equilibri di gameplay.
L'arrivo della produzione bielorussa sulla tramontante console Microsoft è dunque occasione per fare un po' il punto sul suo reggere lo scorrere del tempo, e magari per dare una prima spolverata di valutazioni ad una conversione che verrà poi trattata più nel dettaglio dalla nostra recensione. Iniziamo con un primo giudizio sul sistema di matchmaking che è sembrato fin troppo dipendente dalla scelta del carro da noi effettuata. Andando a prendere i mezzi dei tier più bassi, infatti, si veniva catapultati in partita nel giro di pochissimi secondi, mentre optando per qualcosa di più avanzato le attese aumentavano decisamente. Un problema che di fatto finiva per influenzare fin troppo la scelta del mezzo. Detto questo, una volta in partita, abbiamo ritrovato lo stesso gameplay tattico e riflessivo della versione PC, un gameplay a base di posizionamento, di mira, di lavoro di squadra e di studio del terreno di scontro. La conoscenza del campo di battaglia si rivela fondamentale una volta che si imparano a sfruttare dislivelli e costruzioni, un'abilità capace di fare la differenza tra il game over quasi istantaneo e l'arrivo alle fasi finali dello scontro. In World of Tanks ci si sporge appena dalle coperture, si misura ogni colpo e si sfruttano gli errori avversari in una partita a scacchi giocata in prima persona. I controlli via pad si rivelano di semplice fattura, non serve neanche esaminare il tutorial per trovare tutto quello che si cerca, con uno schema di comandi non dissimile da quello di uno sparatutto. Caratteristica fondamentale questa, visto che per ottenere più carri e, soprattutto potenziamenti e munizioni speciali, bisognerà dedicare non poco tempo al farming della valuta necessaria per fare compere nel negozio virtuale.
Questione di tempistiche
World of Tanks arriva nella sua versione completa su Xbox 360 quando ormai la console è al termine del suo onorevole ciclo vitale. Xbox One è già disponibile nei negozi da circa tre mesi e le uscite per la old-gen Microsoft sono sempre meno, a segnalare la svolta generazionale e ad invitare i giocatori a prendere in considerazione il cambio di piattaforma. La produzione bielorussa, poi, è una di quelle che vanno apprezzate sul lungo periodo, pensata per il graduale sviluppo del giocatore e per il continuo migliorare equipaggiamenti e prestazioni.
Potrebbe dunque sembrare che la conversione arrivi con un anno di ritardo, e forse un anno fa avrebbe potuto sperare in una maggiore longevità, ma non sottovalutiamo anche la situazione di chi, oggi, ancora non è pronto a muoversi verso la next-gen. Ci sono molti motivi per cui si potrebbe decidere di rimandare l'acquisto di una nuova console, e nell'attesa non può che far piacere l'arrivo di un nuovo titolo cui dedicare attenzione e risorse, tanto meglio se possiamo giocarci gratis. A dir la verità, in effetti, è necessario avere attivo un abbonamento Gold al Live per poter battagliare online con World of Tanks, una conditio sine qua non che non ci sembra però piovuta dal cielo. Sappiamo che circa il 60 % dei possessori di Xbox 360 ha un abbonamento Gold, una percentuale notevole che rappresenta quasi 50 milioni di console, e dunque un interessantissimo bacino di possibili utenti per i quali World of Tanks sarebbe di fatto gratuito. Non è che l'altro 40% di console sia da mettere da parte, ma è probabile che la spesa necessaria per rendere il titolo disponibile anche ai Silver, spesa verosimilmente a carico della compagnia bielorussa, non sia giustificata dai possibili profitti derivanti dall'operazione. Inoltre non possiamo che pensare a questa operazione come ad un primo avvicinamento di Wargaming.net al mondo console in vista dell'uscita dei prossimi titoli della compagnia, e dello sviluppo di una maggiore conoscenza delle infrastrutture necessarie ad eventuali, future, conversioni.
CERTEZZE
- Il gameplay rimane solido e tattico
- Buoni i controlli via pad
DUBBI
- Tecnicamente non esaltante
- Arriva su Xbox 360 troppo tardi?