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Mattoncini e hobbit

Immancabile, arriva la trasposizione in salsa LEGO della nuova trilogia di Peter Jackson

PROVATO di Andrea Pisani   —   25/02/2014

Diciamoci la verità: se un altro sviluppatore qualsiasi facesse quello che ha fatto Traveller's Tales, produrre una ventina di titoli in meno di dieci anni legati allo stesso marchio, ci sarebbero migliaia di giocatori con la bava alla bocca indispettiti da questa serializzazione selvaggia, pronti a tutto pur di ottenere uno sfruttamento meno intensivo. Il team inglese è riuscito a trovare una formula ludica azzeccata, adatta ad un pubblico trasversale, e a fare in modo che il DNA di ciascuna proprietà intellettuale venisse trasmesso al gameplay attraverso piccole ma interessanti modifiche; quanto basta per costruire esperienze curate nei minimi dettagli, divertenti e immediate da giocare ma soprattutto capaci di vendere milioni e milioni di copie. Approfittando dell'arrivo nei negozi del Blu-Ray de Lo Hobbit - La desolazione di Smaug, Warner Bros. Interactive ha deciso di portare sugli scaffali anche la nuova incarnazione della fortunata serie di videogame che abbiamo potuto provare nel corso di un evento dedicato.

Immancabile, arriva la trasposizione in salsa LEGO della nuova trilogia di Peter Jackson

LEGO forever

Mattoncini e hobbit

LEGO Lo Hobbit prende i primi due film della trilogia jacksoniana e li impacchetta in un gioco che, come da introduzione, non innova ma costruisce su quanto già visto e provato: le scene d'intermezzo sono un'esilarante e ben fatta rivisitazione degli eventi principali dei film, i livelli invogliano a distruggere e ricostruire, raccogliere e montare, mentre un cast di personaggi vastissimo - qui il contatore dovrebbe fermarsi a ottanta - aiuta a rendere ogni partita potenzialmente diversa dalle altre. Non c'è nulla di straordinariamente nuovo, ma l'alchimia funziona e l'esperienza di gioco è solida. La prima scena vista durante la presentazione, l'arrivo dei Nani e di Gandalf a Bag End, la casa di Bilbo Baggins, è un buon esempio di come Traveller's Tales sia capace di prendere un momento sì iconografico, ma un po' statico e trasformarlo in un concentrato di scenette spassose. Come al solito l'interazione con lo scenario la fa da padrone e anzi LEGO Lo Hobbit introduce una prima novità proprio in tal senso: setacciando gli ambienti non si raccolgono solo monete utili a sbloccare nuovi eroi, ma anche alcuni pezzi speciali da usare in precisi punti della mappa per montare complesse costruzioni fondamentali per progredire attraverso l'avventura.

Mattoncini e hobbit

Queste, tutte riprese dai set ufficiali che LEGO ha dedicato a Lo Hobbit, prevedono il completamento di un minigioco a tempo la cui più o meno rapida riuscita determina la conquista di ricompense extra. Sfruttando la presenza di un buon numero di scene d'azione, lo sviluppatore ha puntato molto sul rinnovamento del sistema di combattimento: giocando un altro livello, quello all'interno della città sotterranea dei Goblin, ci siamo resi conto dell'impegno profuso per creare boss ben coreografati, in questo caso quella contro il Re dei Goblin, favorite anche da aggiunte speciali come le mosse combinate, effettuabili da due personaggi assieme quando sono vicini. Abbiamo avuto l'impressione che Traveller's Tales voglia puntare di più sul ritmo piuttosto che, come accaduto in altre occasioni, sull'esplorazione e la risoluzione dei puzzle ambientali, che pure ci sono, però queste sono impressioni che andranno avvallate da un test approfondito. Una direzione che comunque non sarebbe sgradita e anzi potrebbe valorizzare i momenti di maggior interesse delle due pellicole rilasciate sinora.

I sedici livelli che comporranno l'avventura (e probabilmente anche di quello extra ottenibile con un codice incluso nel Blu Ray o DVD del film) saranno, come per LEGO Marvel, disponibili anche per Xbox One e PlayStation 4, che affiancheranno le versioni per precedente generazioni di console, quelle portatili e il PC.

Mattoncini e hobbit

Proprio sulla nuova ammiraglia Sony abbiamo potuto provare LEGO Lo Hobbit con risultati visivi che se sorprendenti sarebbe forse dire troppo, sono stati quantomeno molto positivi: il surplus di potenza di calcolo delle nuove macchine ha dato all'immagine una pulizia notevole e ai designer l'opportunità di creare ambienti più ricchi di dettagli, ottenendo un impatto che farà piacere tanto ai fan dei mattoncini danesi quanto a quelli delle pellicole americane. In particolare gli effetti di luce hanno fatto un salto in avanti deciso e visibilissimo. Non mancheranno ovviamente tutte le opzioni di contorno, diversi stimoli alla rigiocabilità e la cooperativa che hanno aiutato la serie a diventare così popolare, tutti elementi che qui sembrano sommarsi ancora una volta per creare un prodotto azzeccato. Manca probabilmente l'ambizione e l'ampio respiro di altri capitoli, ma i fan dovrebbero ugualmente avere la loro dose di divertimento oltre ad una cosmesi migliora. L'uscita avverrà la prossima primavera.

CERTEZZE

  • Valido upgrade tecnico su Xbox One e PlayStation 4
  • Sempre tanti contenuti
  • Spassoso

DUBBI

  • Seguito o DLC per il terzo film?
  • Ambienti un po' più piccoli che in passato