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Il retrogaming e l'usato a Tokyo

Come rivivere tutte le epoche videoludiche in un colpo solo!

SPECIALE di Antonio Fucito   —   17/09/2014

Anche se l'attuale situazione videoludica giapponese non è delle migliori, con gran parte degli sviluppatori che non riescono a competere in termini di budget e di idee con i loro colleghi occidentali, il paese del Sol Levante rimane uno dei pochi al mondo ad avere una forte componente di usato e di retrogaming nei negozi a partire proprio da Akihabara, la mecca per ogni otaku, nerd, geek o semplicemente appassionato di tutto quanto concerne videogiochi, tecnologia e fumetti.

Il retrogaming e l'usato a Tokyo
Il retrogaming e l'usato a Tokyo

Chi ha avuto la fortuna di visitare più volte il Giappone si sarà reso conto che in realtà è possibile trovare tante alternative più economiche in altri quartieri e città, ma questo non toglie che Electric Town sia tappa obbligata ogni qualvolta si viene da queste parti, con i suoi negozietti fronte strada o nascosti chissà dove in grado di offrire una quantità industriale di chicche che permettono di vivere alla sola vista intere epoche che hanno contraddistinto l'industria videoludica, rese ancora più incredibili dagli anni passati che addolciscono i ricordi e danno idea di essere irraggiungibili dalla generazione attuale, anche se questo poi non è vero.

Il nostro giro tra il retrogaming e l'usato a Tokyo, come rivivere tutte le epoche videoludiche assieme!

Un tuffo nel passato

Prima però di fare un tuffo nel passato, bisogna dire che la componente legata all'usato è molto forte anche per quanto riguarda videogiochi, console e periferiche di recente costruzione, che possono essere acquistati in ottime condizioni e con una varietà di prezzi che premia chi si mette alla ricerca, ma anche chi non ha tutto questo tempo per girare. Abbiamo trovato ad esempio una PlayStation 4 acquistata a giugno ad un costo di 31.000 yen, pari a circa 223 euro, ma anche a prezzi migliori (e peggiori). La cosa particolare e interessante è quella di imbattersi in titoli usati anche pochissimo tempo dopo la loro uscita nei negozi: pensate che abbiamo trovato diverse copie dell'appena uscito Super Smash Bros. per Nintendo 3DS, tra i 15 e i 20 euro in meno rispetto al prezzo originale.

Il retrogaming e l'usato a Tokyo
Il retrogaming e l'usato a Tokyo

Torniamo adesso indietro nel tempo, ogni persona è legata ad una particolare console in base alla propria esperienza diretta, magari perché è stata la prima acquistata o perché ha ospitato una serie di giochi divenuti nel tempo indimenticabili. Per chi vi scrive ci sono davvero tanti, troppi ricordi indissolubili: un Alex Kidd consumato su Sega Master System, un Super Famicom con quel chip così lento che sfornava titoli della madonna, una PlayStation e i suoi RPG giapponesi 3D e non con centinaia di ore all'attivo, un Dreamcast così sfortunato ma con titoli così belli...è davvero difficile passare per i negozi di retrogaming e non avere la voglia di comprare quante più cose possibili, solo la consapevolezza delle proprie disponibilità economiche può evitare un bagno di sangue. A fare da mattatore con la più larga selezione di retrogaming, ma non per i prezzi più bassi, c'è Super Potato, un vero e proprio museo del videogioco dove è possibile trovare praticamente di tutto, dal primo Famicom ai giochi giapponesi per PC Engine, passando anche per titoli che costano centinaia di euro e si trovano dietro ad una bacheca di vetro come forma di protezione. Super Potato si espande su tre piani, e c'è addirittura una Sala Giochi dedicata al retrogaming.

Il retrogaming e l'usato a Tokyo
Il retrogaming e l'usato a Tokyo

Un'altra alternativa valida è rappresentata dai negozi con scritto "Trader" bello grande e in inglese sull'insegna. In quello di Akihabara è possibile trovare un'ottima selezione di sparatutto e picchiaduro giapponesi, ma anche limited edition e titoli rari per PC, qualcuno in doppia lingua. Se siete amanti delle colonne sonore, in questa catena è possibile trovare tante tracce musicali iconiche dei migliori titoli giapponesi, a partire ovviamente dai jRPG, con a seguire gli altri generi. Anche se la selezione retrogaming di Trader è di gran lunga inferiore a quella di Super Potato, come il nome suggerisce è uno dei posti migliori per vendere e scambiare i propri giochi; tanti giapponesi ci vanno proprio per questo e quindi tornare più volte a distanza di pochi giorni permette di scovare ulteriori chicche o magari titoli che sono irreperibili altrove.

Il retrogaming e l'usato a Tokyo
Il retrogaming e l'usato a Tokyo

Insomma, se non l'avete capito ancora quando si viene in Giappone una visita ad Akihabara è d'obbligo; magari prima di partire fate mente locale e stanziate un budget da spendere in videogiochi usati o meno, eviterete da un lato di rosicare sul posto, dall'altro di spendere una fortuna e ritrovarvi a giocare col SEGA Nomad sotto ad un ponte!