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Cinque sparatutto da giocare su PC in attesa di Destiny

Uscirà mai il gioco di Bungie in versione PC? Sinceramente, chi ne sente il bisogno?

SPECIALE di Simone Tagliaferri   —   20/10/2014

Team Fortress 2

Volete un online competitivo?

Non avete che da scegliere uno tra i mille titoli disponibili. Il PC è il regno degli sparatutto multiplayer, sia a pagamento, sia free-to-play. Vi confessiamo che il nostro cuore era tutto per Unreal Tournament 2004, ma che alla fine lo abbiamo escluso, anche se a malincuore, perché vecchiotto e giocato da una comunità ridotta e ben rodata, che rende davvero difficile l'ingresso di nuovi giocatori. Abbiamo invece preferito consigliare Team Fortress 2 di Valve, un po' perché è un titolo dalle qualità immense e un po' perché è completamente gratuito: scaricando Steam lo si trova già registrato nell'account. Ancora giocatissimo online, nonostante gli anni passati dalla pubblicazione a pagamento nell'Orange Box, offre una quantità sterminata di mappe e di modalità, con aggiornamenti continui resi possibili dal supporto di Valve e da una comunità davvero molto attiva. Inoltre il cast dei personaggi selezionabili rimane ancora insuperato, per quanto molti altri titoli abbiano provato a copiarne lo stile scanzonato. L'aggiunta di oggetti acquistabili con soldi veri non ha intaccato il gameplay, come avviene in altri free-to-play. Oltre a tutte le virtù elencate, va anche osservato che Team Fortress 2 ha superato la prova del tempo, riuscendo a rimanere sulla cresta dell'onda nonostante gli assalti della concorrenza.

L'alternativa: Counter-Strike: Global Offensive. Sparatutto online sempre di Valve. È il più giocato su Steam, secondo solo a DOTA 2 per numero di giocatori.

È vero: su PC manca Destiny ma di alternative ce ne sono a bizzeffe! Eccone alcune.

Serie Half-Life

Volete una bella campagna single player?

Se degli sparatutto in prima persona vi attira in particolare l'idea di giocarvi una bella campagna single player, la scelta perfetta è sicuramente la serie Half-Life. Consigliamo tutta la serie, per ora composta dai due capitoli principali e da una mini serie mai conclusa, oltre le varie espansioni del primo capitolo, perché si tratta complessivamente di un lungo racconto che inizia con l'incidente di Black Mesa e si sviluppa in una serie di eventi che non vi stiamo a raccontare perché degni di uno speciale a parte. Il protagonista assoluto della serie è Gordon Freeman, scienziato impiegato a Black Mesa e attore principale della rivolta contro l'oppressione aliena. Entrambi gli episodi hanno portato così tante novità nel genere, e non solo, che è difficile elencarle tutte: dalla storica sequenza introduttiva del primo capitolo, alla Gravity Gun del secondo, per non parlare del lavoro fatto sulla scenografia di quest'ultimo, vero faro per tutte le produzioni future e punto di riferimento dell'intera industria videoludica. Peccato solo che Valve, affaccendata in altri progetti, non abbia ancora dato un seguito alla serie, anche soltanto per concluderla. Sono milioni i giocatori che pregano per avere Half-Life 3. Speriamo che prima o poi vengano ascoltati.

L'alternativa: S.T.A.L.K.E.R.: Lost Alpha. Rivisitazione del primo capitolo della serie di GSC Game World realizzato con materiali nuovi e altri ritrovati nelle vecchie versioni alpha del gioco. Forse ha qualche bug di troppo, ma è davvero immenso e per di più completamente gratuito.

Borderlands 2

Volete una modalità cooperativa basata sull'accumulo di bottino?

È stato il primo Borderlands di Gearbox Software a introdurre le meccaniche di raccolta del bottino alla hack and slash (Diablo) negli sparatutto in prima persona, con il secondo che l'ha magnificata e Destiny che l'ha in parte ripresa, ma raffinata e riletta a suo modo. L'idea è quella di dare continuamente al giocatore bottino da raccogliere per trovare equipaggiamento sempre più potente, anche con varianti minime. Così a orde sempre più agguerrite di mostri corrispondono oggetti da esaminare per trovare l'arma dei sogni, o la corazza impenetrabile. Il tutto è condito da una storia che si lascia fruire senza troppi picchi e, soprattutto, da una serie di scontri eccezionali, soprattutto quelli contro i boss, alcuni davvero difficili. Non mancano missioni secondarie da svolgere, veicoli da guidare, città in cui commerciare e ottenere informazioni, segreti da scoprire e così via. Nel corso dei mesi il gioco base si è arricchito di una gran quantità di contenuti extra, che ne hanno allungato la vita a dismisura. In questi giorni è stato pubblicato Borderlands: The Pre-Sequel, che a quanto pare non ha raggiunto la qualità dei due capitoli precedenti.

L'alternativa: Left 4 Dead. Qui si parla di zombi e non c'è bottino da raccogliere, ma l'atmosfera è pregna e il ritmo è serrato al punto giusto.

Hard Reset Extended Edition

Volete uno sparatutto di culto?

Per rappresentare gli sparatutto di culto eravamo indecisi se consigliare Hard Reset o il secondo titolo di Flying Wild Hog, il reboot di Shadow Warrior. Abbiamo optato per il primo perché a nostro giudizio più indicativo per il concetto di culto. Uscito in sordina qualche anno fa, questo sparatutto fantascientifico, ambientato in un universo distopico, è diventato subito oggetto di venerazione da parte di una nicchia piuttosto nutrita di giocatori PC, a causa delle sue innegabili virtù tecniche e di gameplay, queste ultime caratterizzate dal rifiuto completo dei compromessi tipici dei titoli multipiattaforma. Acquistandolo vi troverete a giocare a un titolo veloce, con diverse possibilità di sviluppo del personaggio principale grazie alle armi potenziabili, dotato di livelli dal map design interessante e pieno di segreti e con momenti da sparatutto classico difficili, ma mai frustranti. La versione estesa, rilasciata gratuitamente per chiunque avesse acquistato il gioco base, ha aggiunto anche altri contenuti che hanno migliorato ulteriormente il gioco. Da ricordare lo scontro con il gigantesco boss finale, davvero epico.

L'alternativa: Rise of the Triad. Altro sparatutto classico per PC, reboot di uno dei primi sparatutto in prima persona, offre una lunga campagna single player e una buona modalità multiplayer classica. Da notare il supporto costante del team di sviluppo, che continua a rilasciare patch di aggiornamento con nuovi contenuti.

Arma III

Volete uno sparatutto realistico?

Esistono molti sparatutto militari sul mercato, ma nessuno può vantare il realismo del titolo di Bohemia Interactive, che mira a riprodurre situazioni di guerra convincenti, senza compromessi verso l'azione. Il ritmo di Arma III è lento, spesso lentissimo, ma c'è una grossa nicchia di videogiocatori che lo adora e non potrebbe giocare ad altro. Così aspettatevi avanzamenti tattici in mappe molto ampie (si parla di 290 chilometri quadrati complessivi), dove ogni errore si paga con la vita. Tanto realismo è reso possibile dagli studi approfonditi condotti dagli sviluppatori sui campi di battaglia e sulle tecniche di combattimento effettive dei soldati. Non mancano numerosi veicoli riprodotti con grande accuratezza, sia a livello tecnico che di funzioni. Tra le sue virtù, Arma III può vantare anche un lato grafico di prim'ordine con modelli dei soldati davvero ben fatti e scenari dettagliati, nonostante non faccia gridare al miracolo. Da notare anche il supporto continuo fornito dello sviluppatore, che è arrivato ad aggiungere con il tempo un'intera campagna single player, con protagonista il soldato Ben Kerry, divisa in tre episodi: Survive, Adapt, Win.

L'alternativa: Operation Flashpoint. Il punto di partenza della serie è anche, in termini di realismo, il capitolo migliore. Sviluppato sempre da Bohemia Interactive.