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Enigmi dal passato

Croteam cambia rotta con un puzzle artisticamente ispirato e filosofico

PROVATO di Andrea Centini   —   05/11/2014

La prima cosa che torna in mente pensando alla software house Croteam è indubbiamente Serious Sam, saga di FPS "old school" lanciata nel 2001 con First Encounter e recentemente - nel 2011 - arricchita col buonissimo Serious Sam 3: BFE, in attesa dell'annuncio del quarto capitolo ufficiale che, verosimilmente, sarà plasmato in chiave next-gen.

Enigmi dal passato

Sebbene identificati con la suddetta serie di sparatutto "caciaroni", i ragazzi di Zagabria (Croazia), che iniziarono la loro avventura nei primi anni '90 sviluppando un paio di titoli calcistici - Football Glory e Five-A-Side Soccer - per Amiga e PC, non hanno mai nascosto un certo debole per enigmi ambientali e architetture storiche, e proprio sviluppando alcuni puzzle a tema per il nuovo Serious Sam si sono resi conto avrebbero potuto trarne un gioco a parte. Da qui è nata la brillante idea di sviluppare The Talos Principle, un prodotto incredibilmente distante dalle altre opere della software house croata non solo dal punto di vista del genere, ma anche per le tematiche trattate, intimamente connesse con elementi metafisici, spirituali e soprattutto filosofici. Per approfondire con maturità la nuova vocazione, gli sviluppatori si sono avvalsi del supporto di Tom Jubert e Jonas Kyratzes, rispettivamente il narrative-designer di FTL e The Swapper (oltre che di Penumbra e Driver: San Francisco) e l'autore di The Sea Will Claim Everything. Jubert, fra le altre cose, ha anche un Master in Filosofia, e non poteva essere figura più adatta per trattare determinati argomenti all'interno di un videogioco. Dopo averlo apprezzato lo scorso agosto alla GamesCom di Colonia, abbiamo testato a fondo il titolo Croteam grazie ad un codice preview per Steam fornitoci dagli sviluppatori, e queste sono le nostre impressioni.

The Talos Principle è un puzzle game affascinante e intelligente, dagli autori di Serious Sam

Storia dell'arte

Tutto ha inizio con un'affascinante panoramica che coglie i dettagli di alcuni strati di nuvole, laddove l'effetto "Eden" - catalizzato dai raggi di luce che filtrano - non è dissimile da quello che si sperimenta viaggiando in aereo al di sopra di esse. E' immediatamente palpabile la componente spirituale dell'opera, ulteriormente magnificata non appena si entra nei panni dell'avatar - un'intelligenza artificiale avanzata sotto forma di robot - che, all'interno di un meraviglioso scenario ispirato all'antichità greco-romana, viene incalzato dalla possente voce di Elohim, la classica rappresentazione di un Dio onnipresente. Ammaliati e incuriositi dal setting adottato dagli sviluppatori, muoviamo i primi passi all'interno dell'ambientazione percependo ben presto cosa è necessario fare per progredire: altro paio di maniche è capire il perché ci troviamo qui e a cosa servono tali prove, col suddetto Dio che amorevolmente ci chiama "bambino mio" e al contempo lancia autoritari "suggerimenti" su ciò che dovremmo o non dovremmo fare all'interno di questo scenario metafisico. Ad amplificare ulteriormente l'atmosfera straniante e surreale, è la dicotomia degli elementi che si parano innanzi agli occhi del giocatore, ovvero rovine e paesaggi antichi in contrasto con vecchi computer e marchingegni futuristici necessari per risolvere gli enigmi.

Enigmi dal passato
Enigmi dal passato

The Talos Principle, infatti, altro non è che un puzzle game in prima persona, vagamente ispirato a Portal dal punto di vista concettuale ma differente nelle dinamiche, dato che la logica e l'intelligenza prevalgono sull'abilità manuale talvolta necessaria nel titolo Valve. In realtà, la disposizione dei puzzle, separati gli uni dagli altri in specifici settori di ciascuna mappa, oltre che l'ambientazione bucolica incredibilmente rilassante, ci hanno ricordato il misterioso The Witness di Jonathan Blow, del quale non si hanno notizie da qualche tempo. La visuale in prima persona, inoltre, non è l'unica disponibile, dato che premendo il tasto H sulla tastiera è possibile osservare in tutto il suo splendore tecnologico il nostro alter ego digitale, un robot dalle fattezze umane. Un fattore cardine per approfondire la trama di The Talos Principle è rappresentato dai computer disseminati negli scenari, che, attraverso schermate in Dos, forniscono criptiche informazioni sull'universo che ci circonda, attraverso richiami a eventi storici e persino a film come Jurassic Park, oltre che curiosi test. Come specificato, tutto viene filtrato attraverso un linguaggio filosofico, e le questioni che si parano innanzi al giocatore sono studiate per spingere alla riflessione, con una profondità davvero inusuale per il medium videoludico. Anche i codici QR sparsi per la mappa, oltre che i curiosi eventi dinamici cui a volte si assiste e i messaggi audio collezionabili, raccontano qualcosa di non immediatamente percepibile, e che probabilmente riusciremo a capire sino in fondo nel codice definitivo dell'opera. E' indubbio che il lavoro svolto da questo punto di vista sia encomiabile, e la curiosità di svelare i misteri che si celano dietro questa surreale avventura è davvero moltissima. Al di là della componente filosofica, per la quale verosimilmente ogni giocatore avrà la propria chiave di lettura, The Talos Principle è innanzitutto un profondo e intelligente puzzle game che comprenderà oltre un centinaio di enigmi da risolvere, senza dimenticare l'apertura alle mod e la possibilità di scaricare campagne personalizzate.

Aguzzare l'ingegno

La mappa del gioco è suddivisa in più settori, caratterizzati da HUB centrali - simili a templi - ove poter accedere ai vari scenari, composti a loro volta da un numero variabile di enigmi risolvibili nella sequenza desiderata, dato che sono separati gli uni dagli altri da apposite "stanze" segnalate da un cartello e un'entrata viola. Ciascun enigma permette la raccolta di tetramini di vari colori (i pezzi di Tetris), necessari per sbloccare l'accesso a ulteriori livelli e a componenti speciali - come un convogliatore laser o un cubo - da utilizzare per risolvere gli enigmi più avanzati. Una volta ottenuti, i tetramini vanno posizionati correttamente nelle apposite griglie attraverso uno specifico puzzle, del quale potete sperimentare le dinamiche grazie al titolo gratuito "Sigils of Elohim" scaricabile da Steam, una sorta di appendice di The Talos Principle. Gli enigmi del gioco, senza limiti di tempo, prevedono un approccio logico e ragionato, laddove è necessario interfacciarsi con marchingegni futuristici per venirne a capo: tra essi vi sono jammer, mine robotiche con rilevatore di movimento, raggi laser, mitragliatrici a ricerca, varie tipologie di portali e via discorrendo.

Enigmi dal passato

Il giocatore, per raggiungere il proprio scopo, ovvero la raccolta dei suddetti tetramini o delle stelle bonus, deve studiare attentamente lo scenario e bloccare/sbloccare gli elementi sensibili per aprire porte, raccogliere chiavi, abbassare grate e molto altro ancora. Per farvi un esempio pratico, il più delle volte è necessario bloccare le mine robot con i jammer di cui sopra, ma in altre occasioni è possibile arrestarne il percorso con un cubo o indirizzarle verso le mitragliatrici, eliminando i due classici piccioni con una fava. I convogliatori laser, invece, servono per attivare determinati portali ed è necessario non far incrociare i flussi di colori differenti: posizionarli più in alto o più in basso, magari utilizzando il cubo di cui sopra, può essere la strategia migliore da adottare, che spesso non è univoca. La varietà e il numero degli enigmi sembra decisamente valida, così come la curva d'apprendimento, regalando soddisfazione, autostima e voglia di proseguire al giocatore, spinto non solo dal fascino della sfida proposta, ma anche dalla componente filosofica che permea l'intera produzione. Il titolo, secondo quanto riportato da Steam, disporrà dei sottotitoli in italiano, tuttavia la versione preview in nostro possesso è totalmente in inglese e non sempre è semplice cogliere sino in fondo le argomentazioni metafisiche dei testi, tutt'altro che scolastici.

Il giardino dell'Eden

Dal punto di vista squisitamente tecnico, l'opera Croteam svolge egregiamente il proprio compito grazie al Serious Engine tirato a lucido, in grado di esaltare gli effetti di luce e regalare scorci bucolici di rara bellezza. A stupire il giocatore sono le rovine antiche - greche, romane, egizie e così via - impreziosite da affreschi, mosaici, sculture e piscine artificiali, immerse nella rasserenante vegetazione che talvolta sfocia in panorami davvero mozzafiato.

Enigmi dal passato

Non è un caso che in diverse occasioni ci siamo soffermati a contemplare lo scenario, magari affacciati sull'oceano con un orizzonte praticamente infinito innanzi agli occhi. E' indubbio che la componente filosofica e spirituale permei ogni singolo dettaglio dell'opera, anche quello artistico e tecnico, minato solo da qualche texture di qualità più bassa. Nel codice preview non sono presenti moltissime impostazioni grafiche, e al massimo del dettaglio, con la nostra configurazione di prova, pur ottenendo i 60 frame per secondo fissi nella stragrande maggioranza dei casi, abbiamo evidenziato qualche tentennamento nelle ambientazioni più ricche. L'opera convince anche nel comparto audio, grazie ad una bellissima soundtrack rilassante ed effetti sonori incisivi e coinvolgenti. Se la qualità generale sarà mantenuta su tali livelli per tutta la durata del gioco, ci troveremo innanzi ad uno dei più intriganti e divertenti puzzle game degli ultimi anni.

CERTEZZE

  • Gli enigmi sono intriganti e stuzzicano l'intelligenza
  • Atmosfera ispiratissima
  • Artisticamente e tecnicamente curato
  • Supporto alle mod

DUBBI

  • Qualche texture meno definita
  • Sporadici cali di framerate