Quando si pensa al binomio composto da Double Fine e Kickstarter, si finisce subito per far approdare la mente a Broken Age, avventura grafica che ha contribuito in modo determinante all'ascesa della piattaforma di crowdfunding nel 2012. Ma il team di Tim Schafer conta più di un singolo successo, visto che nel 2013 è stato generosamente finanziato anche Massive Chalice: pur senza raggiungere le vette della campagna precedente, il progetto ha comunque portato a casa la bellezza di 1,2 milioni di dollari e passa, permettendo agli sviluppatori guidati dal capo-progetto Brad Muir di mettere nero su bianco la loro idea. Non un'altra avventura grafica, come sarebbe stato lecito aspettarsi dal team fondato da uno come Schafer, ma uno strategico a turni piuttosto ambizioso, concepito sull'onda lunga del successo ottenuto da XCOM: Enemy Unknown. Una sfida del tutto nuova per Double Fine, arricchita comunque con il tocco di originalità che tradizionalmente contraddistingue le produzioni di questo studio: dopo l'arrivo su Steam della versione Early Access, avvenuto qualche giorno fa, abbiamo finalmente avuto modo di soddisfare la nostra (e la vostra) curiosità, mettendo le mani sull'Enorme Calice in attesa della sua edizione finale.
Le nostre mani sul Massive Chalice di Double Fine, ora in Early Access su Steam!
Cosa manca?
Massive Chalice è probabilmente uno dei giochi più completi attualmente disponibili in Early Access, sia in termini di contenuti che di stabilità. Il lavoro, però, non è ancora finito: nei prossimi tempi, Double Fine ha promesso l'arrivo di altri livelli di difficoltà, insieme al cosiddetto Iron mode, al supporto ai controller e alla traduzione in altre lingue, italiano incluso. A questi elementi si aggiungerà un immancabile elenco di fix e migliorie varie, per rendere Massive Chalice idoneo all'uscita definitiva prevista per la primavera 2015.
La guerra dei trecento anni
Massive Chalice trasforma il giocatore nel sovrano immortale di un regno, messo sotto attacco dalla cosiddetta Cadence, un nemico misterioso in grado di generare creature di ogni tipo, che minacciano con le loro scorribande le varie province che compongono la mappa di gioco.
L'unica speranza è costituita dal Calice che si trova nella capitale, in grado di porre fine con il suo potere all'avvelenamento al quale è sottoposto il regno: per far sì che esso si attivi, però, occorrerà aspettare trecento anni dai primi eventi della storia raccontata in Massive Chalice, preoccupandosi quindi nel frattempo di tenere a bada l'avanzata nemica verso il nostro palazzo principale, da difendere a tutti i costi. Le meccaniche di gioco si dividono essenzialmente in due parti: la prima è quella tattica con cui il titolo di Double Fine si avvicina maggiormente a XCOM, visto che è rappresentata da un round a turni in cui i personaggi vengono controllati grosso modo nella stessa maniera vista nella fatica di Firaxis. La seconda modalità è dove invece Massive Chalice va ad aggiungere quell'impronta di originalità di cui abbiamo già parlato, provando a fondere l'esperienza appena descritta con una sorta di grand strategy in stile Crusader Kings, ridotto e con tutte le dovute proporzioni nel paragone con quest'ultimo titolo. Se in XCOM si finiva per ampliare la propria base, anche in Massive Chalice nel corso degli intermezzi tra uno scontro e l'altro il giocatore non è chiamato a starsene con le mani in mano, ma anzi deve occuparsi di una serie di altri elementi da cui non è possibile prescindere per arrivare al successo finale. Dalla capitale del regno è infatti possibile ricercare nuovi oggetti, rinforzare armi e armature già esistenti, reclutare nuovi eroi da inserire nel proprio schieramento e ancora altre azioni, fino a costruire edifici chiave nelle province del regno, divisi in tre diverse tipologie: la Sagewright Guild, attraverso la quale rendere la sopra citata ricerca più veloce, il Crucible, con cui migliorare la velocità d'apprendimento dei propri combattenti futuri, e infine il Keep, residenza per eroi di cui parleremo ampiamente nel prossimo paragrafo.
Eroi nel vento
Proseguendo nel paragone con XCOM, ricordiamo che in quest'ultimo la durata dell'invasione aliena durava mesi, mentre in Massive Chalice ci troviamo a fronteggiare una guerra ben più lunga, durante la quale i nostri eroi vanno e vengono: non solo morendo in battaglia, con tanto di morte permanente, ma anche morendo di vecchiaia dopo aver raggiunto una veneranda età.
Per assicurarsi di avere sempre qualcuno da mandare in battaglia, è dunque fondamentale fare in modo che ci sia un ricambio generazionale costante, ed è qui che entrano in gioco i Keep: una volta costruitone uno, occorre infatti stabilire chi dei propri eroi andrà a occuparlo, ritirandosi dalla guerra per mettersi sostanzialmente a sfornare figli col proprio partner, anch'esso stabilito da noi, garantendo una discendenza di sangue da mettere al servizio del regno. Per questo motivo, tutti i personaggi sono divisi tra sesso maschile e femminile, con tanto di parametro dedicato alla loro fertilità. È bene notare che il "pensionamento" anticipato dalla lotta si estende a tutti gli eroi che vengono scelti per occupare gli edifici, obbligando quindi il giocatore a compiere scelte oculate in base all'esperienza e alla necessità del momento. Parlando di eroi, la loro divisione in tre classi è forse un po' limitata. Ad ogni modo, troviamo l'Hunter, specializzato nello scouting e negli attacchi da lontano, l'Alchemist con le sue bombe in grado di effettuare danni su una certa area e il Caberjack, da attacco ravvicinato con l'abilità di stordire gli avversari. L'aggiunta di una quarta tipologia avrebbe forse dato ulteriore profondità alla componente tattica, che comunque anche in questa situazione dimostra un buon bilanciamento con le varie tipologie di mostri che ci si ritrova a fronteggiare. Da rivedere la difficoltà, visto che all'unico livello attuale non si fa molta fatica a uscire dagli scontri.
Cadenza canaglia
Sconfinando nel fantasy e in altri argomenti un po' più abbottonati, Double Fine ha dovuto un po' adattare la sua vena comica nella realizzazione di Massive Chalice, mantenendo in secondo piano il tradizionale umorismo di Tim Schafer e dei suoi.
In questo caso, esso è affidato soprattutto ad alcuni interventi del Calice, che parla col giocatore in una doppia versione da uomo e donna. Nell'adattamento, a perderci maggiormente è lo stile dato al mondo che fa da sfondo all'avventura, un po' troppo tra il cartone animato e il serio al punto da non sembrare né uno né l'altro. Ci sentiamo invece convinti dalle meccaniche di gioco, al punto da aspettare con ansia la versione finale. Passando al design dei personaggi, i nemici sono disegnati in modo tutto sommato buono, ma un altro problema di Massive Chalice è quello che vede gli eroi soffrire di un brutto anonimato: sebbene la loro generazione avvenga in modo casuale, sia nelle caratteristiche caratteriali che nell'aspetto fisico, i modelli si presentano troppo spesso simili tra loro, rendendo praticamente impossibile la loro identificazione a prima vista. Diventa quindi un po' difficile affezionarsi agli eroi e soffrire per la loro morte, anche nel caso dei più valorosi. Avviandoci verso la conclusione, possiamo dire che Massive Chalice ha indubbiamente confermato di meritare tutta la nostra attenzione, attraverso delle dinamiche che ci hanno divertito molto durante le prime ore passate in sua compagnia. L'attuale livello di completezza, unito all'assenza di bug di rilievo, rende il gioco appetibile anche nella fase attuale di Early Access. Detto ciò, l'appuntamento va naturalmente alla recensione della versione finale, in occasione della quale Double Fine potrebbe decidere di riservarci qualche gradita sorpresa.
Conclusioni
PRO
- La doppia modalità funziona benone
- Diversi spunti interessanti
- Partite sempre diverse tra loro...
CONTRO
- ...ma longevità comunque da valutare
- Stile che graffia poco
- Difficoltà non elevatissima