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Un futuro migliore

Il nostro reportage scritto e video dell'Elite Dangerous Premiere

SPECIALE di Umberto Moioli e Stefano F. Brocchieri   —   24/11/2014

La sede di Duxford dell'Imperial War Museum, situata a un tiro di schioppo da Cambridge, nel Regno Unito, custodisce tantissimi dei velivoli che hanno servito con onore nella RAF, la forza aeronautica militare di Sua Maestà la Regina.

Un futuro migliore

È questa la cornice scelta da Frontier Developments per l'Elite Dangerous Premiere, sorta di crocevia tra l'appuntamento stampa, il party di lancio, l'evento mediatico e l'iniziativa di beneficenza tenutosi sabato scorso, a cui abbiamo preso parte. E mai scelta fu più indovinata: sulle sempre efficaci note di Così Parlò Zarathustra di Strauss, impressa in maniera indelebile nell'immaginario collettivo da 2001 - Odissea nello Spazio, si è aperta una sezione dell'hangar principale del museo dedicata all'evento, dove la prima cosa a saltare all'occhio era la ricostruzione di un Cobra MK III tratto dal gioco. Come a dire "alle vostre spalle avete la storia dell'aviazione, ora vi diamo il benvenuto nel suo futuro, come immaginato da Sir David Braben". L'impatto, tra gli astanti, è stato di quelli sinceramente emozionanti.

Siamo stati all'Elite Dangerous Premiere: ecco il nostro reportage, scritto e in video

Uno di noi

E di emozione sincera se n'è percepita tantissima nel corso di tutta la serata. La Elite Dangerous Premiere non era difatti un appuntamento per soli giornalisti e tipici imbucati del jetset in cerca di una bevuta gratis, ma un evento aperto anche agli appassionati, che potevano accedervi in qualità di finanziatori della campagna Kickstarter o acquistando uno degli appositi biglietti messi in vendita sul sito ufficiale, che nonostante il salatissimo prezzo di 50 sterline sono andati esauriti.

Un futuro migliore
Un futuro migliore

L'Imperial War Museum era dunque gremito di fan di tutte le età e le predisposizioni nerd, alcune delle quali si manifestavano attraverso costumi a tema talvolta curatissimi, scaldando la serata con un clima amichevole e pregno di entusiasmo, come nei migliori raduni di un fanclub. E ad apparire amichevole ed entusiasta era prima di tutti David Braben, che non ha mai smesso di trasmettere emozione e riconoscenza, né quando sedeva sul palco guardando la folla dall'alto verso il basso, né quando ci si mischiava. Come anche testimoniato dal fatto che il padre della serie ha preferito annullare svariate interviste con la stampa per dare più spazio all'incontro con i fan e alla firma di autografi. Dovremmo essere arrabbiati, perché tra gli slot cancellati c'era anche il nostro, vedendoci crollare di punto in bianco la possibilità di porre delle domande attraverso le quali approfondire certi aspetti di Elite: Dangerous. Elementi con cui speravamo tanto di riuscire a dare maggior sostanza giornalistica alla copertura di una kermesse che inizialmente era prevista come quella di annuncio della data di uscita del gioco, salvo anticiparlo qualche settimana fa, con la Newsletter 48, lasciando allo scorso sabato giusto qualche novità marginale, come il rilascio di una companion app (finora solo su iOS, con le versioni Android e Windos Phone in sviluppo), la possibilità per chi ha fatto il pre-ordine di giocare a partire da mercoledì le missioni tutorial e la presenza di eventi in-game legati alle Capital Ship Imperiali, che hanno fatto la loro spettacolare comparsata durante la diretta Twitch dell'evento, visualizzabile comodamente da tutti gli interessati, a casa. Dovremmo essere arrabbiati, appunto, ma quando abbiamo visto un individuo che ha fatto la storia dei videogiochi come Braben stare in mezzo alla sua gente, mostrando così tanta umiltà e calore umano, abbiamo capito che è un tipo a cui si può perdonare benissimo questo e altro. Come dovrebbe trasparire benissimo da pochi secondi che gli siamo riusciti comunque a strappare, tra la calca, riportati nel resoconto video che vedete qui sotto.

Oltre l'uscita

Terminati i festeggiamenti per il team di Braben è il momento di rimettersi al lavoro. Il 16 dicembre Elite Dangerous verrà lanciato ufficialmente e le ambizioni dello sviluppatore dovranno essere messe alla prova dei fatti. I numeri sono sulla carta impressionanti, a partire dalle dimensioni di questo enorme sandbox spaziale: i 2500 sistemi ad oggi presenti aumenteranno vertiginosamente, allargandosi all'intera Via Lattea. Nonostante la narrativa del gioco sarà in larghissima parte emergente, trainata dalle storie che i giocatori stessi scriveranno con le loro prodezze, Frontier Developments sta lavorando all'implementazione di un motore per le quest che vada oltre il semplice completamento di una manciata di obiettivi.

Un futuro migliore
Un futuro migliore

Questo vorrà dire che, per fare un esempio, potrebbe capitarci di essere sulle tracce di un pericoloso criminale e di confrontarci con lui prima di farlo fuori, trovandoci nella situazione di dover decidere se credere ai suoi proclami di innocenza, magari impegnandoci per andare a caccia di prove, oppure mantenerci ligi al nostro incarico originale. Questo quanto ci è stato raccontato, anche se un po' stupisce che, a tre settimane dal lancio, ancora non sia stato possibile vedere un pezzo d'esperienza così importante e complesso inserito all'interno dell'ultima build giocabile. Molto più interessante, comunque, è l'idea di sfruttare il canale di notizie interno al gioco per raccontare a tutti gli utenti connessi gli eventi più importanti e degni di nota che accadranno all'interno di un universo così vasto e, giocoforza, dispersivo. Queste comunicazioni avranno un ruolo ben più importante di quanto si possa inizialmente preventivare, perché saranno per gli sviluppatori lo strumento per dirigere i giocatori nei luoghi più caldi e scandire una serie di momenti cruciali nella vita di Elite Dangerous, come le guerre tra fazioni, che Frontier Developments sta già pianificando. La natura multiplayer e persistente del prodotto imporrà la costante iniezione di contenuti, sia attraverso le classiche patch sia attraverso le espansioni, importanti pacchetti contenutistici che in un futuro non troppo remoto dovrebbero ad esempio darci modo di scendere sui pianeti ed esplorarli liberamente. Staremo a vedere se tante ambizioni troveranno riscontro nella realtà. Ad oggi quel che è certo è che, senza un canone mensile e basandosi unicamente sulla vendita del client, oltre che su alcune microtransazioni che coinvolgono la componente estetica, a Elite Dangerous servirà una partenza convincente per garantirsi gli anni di vita che lo sviluppatore si augura di darli. Mancano poche settimane, il momento del decollo è oramai vicinissimo.