Ci pensate che la prima apparizione di One Piece fu nel 1997? Tra poco festeggiamo i 20 anni di esistenza, eppure l'avanzata del brand non arranca di un passo. Sul mondo marittimo di Oda ci hanno fatto praticamente di tutto, quindi parlare di un browser-game è solo la naturale evoluzione del business che oggi gravita attorno al pianeta dei free to play.
Che ormai è più che altro un modo di dire, si sa, perché la tradizione insegna che l'acronimo free to play è quasi sempre sinonimo di versamento di grana; suggerito o meno, in maniera diretta o indiretta, le vie per diventare VIP all'interno dei browser game sono infinite e One Piece non ne è esente. E qui - ci immaginiamo - i puristi stanno già andando in bestia: una buona fetta sa benissimo che tutta questa filosofia del gratis non deriva da moti magnanimi di signori bravi a programmare righe di codice, bensì ha come unico obiettivo proprio quello di sfruttare il brand per fare cassa, una vera e propria parafrasi di commercio sulle masse basato su microtransazioni dall'importo piccolo, ma numerose. Sappiamo tutti quanto sarebbe affascinante un vero tripla A su One Piece che accartocci in un colpo solo i tanti esperimenti del passato (compresi i musou, seppur di buona qualità) e gli ancora più numerosi free to play del presente. Ma la realtà è un'altra e per ora, cari appassionati di una volta, mettetevi il cuore in pace: l'attualità è di tutti quei fan (e non) che non si fanno molti problemi e si lasciano prendere senza vergogna da browser-game generalmente ben oliati e che attirano come una calamita a tornare li davanti per proseguire e crescere. Qui ne elenchiamo i più famosi - ma non per questo validi - a voi trarne le conclusioni.
Qualche browser-MMORPG a tema One Piece: ma quanto costa diventare un pirata dei sette mari?
Firestarter?
Iniziamo da Anime Pirates, decisamente quello più famoso. I Prodigy Infinite sono un team di sviluppatori indonesiani ormai maestri nel campo, con anni di attività alle spalle e numerosi titoli rilasciati con simili modalità. Mettiamoci poi la deprecabile quanto ormai diffusa libertà poetica di infarcire le storie e i rapporti tra i personaggi inseriti in maniera totalmente fantasiosa e spesso assolutamente fuori ambientazione ed ecco che come per magia si aprono le porte dell'incognito. Il gioco si appoggia completamente sulla ben nota piattaforma PlayWebGame, che ha ormai sdoganato i browser-game gratuiti. Diversamente da come potete immaginare, Anime Pirates vi mette nei panni di un piccolo e sconosciuto pirata; i pirati famosi - i personaggi tratti dal fumetto - sono dei semplici comprimari da arruolare nella propria ciurma, sotto la nostra egida.
Liberamente scaricabile come client, sei sono le classi disponibili, ognuna con caratteristiche ormai ampiamente digerite: evocatrice, arciere, spadaccina, guerriero, mago e pistolero, caratterizzate da un proprio background. Bisogna ammettere poi che per quanto l'opera non sia propriamente giapponese, in ogni artwork è stato profuso un grandissimo impegno per garantire la massima fedeltà possibile allo stile di Oda. L'inizio è accompagnato da una fase di training in cui verranno spiegate le basi, l'inventario, i menù e il combat system. Non c'è browser-game senza avanzamento, e Anime Pirates non è da meno: con il passare delle ore il gioco mette a disposizione valori reclamabili quotidianamente - denaro e fama su tutti - ma sono molteplici i modi trovati dal team per tenere attiva la cerca. Una volta presa la propria nave si apre un ampio ventaglio di trovate: si va da una compravendita di cibo con altri giocatori a una gestione del classico mining delle risorse, dagli obiettivi delle battaglie ai Boss (una sorta di raid scalato), oppure i dungeon, i compiti quotidiani, le cacce al tesoro, i tornei e altro. Una buona varietà. Gli scontri si svolgono a turni in maniera automatica, quindi le uniche variabili che porteranno alla vittoria o alla sconfitta sono squisitamente legate ai preparativi pre-scontro. Isole esplorabili, battaglie su luoghi ripresi dal fumetto, episodi ed eventi in costante aggiornamento che con la storia originale c'entrano ben poco - ma in grado di intrattenere un fan - sono tutti ingredienti preparati a tavolino per stimolare la voglia di avventura. È immancabile la creazione della ciurma e scontri PvP nell'Arena, così come un meccanismo di miglioramento di ogni arma, armatura e accessori, il tutto tramite utilizzo di berry e di un counter che determina quante volte potete usufruire del servizio prima che vada in blocco temporaneo. In questa sede abbiamo fornito una panoramica a riguardo, vi rimandiamo a questo link per avere un'idea chiara delle migliorie apportate dal versamento di pecunia (dategli un occhio, vi farà bene). Dedizione, gestione degli orari, aumento delle risorse e dialogo tra compagni di gilda portano in alto la profondità del gioco, il tutto pagando con un discreto impegno. Sicuramente il migliore in termini di valori produttivi, dopodiché valutate voi se ne vale seriamente la candela.
All HTML Blue
Passiamo la palla a The Pirates RPG, oggettivamente il più spartano del trio e anche quello più accessibile in termini di curva di apprendimento dell'offerta ludica. Interfaccia e stile di design del front-end sono curate tutte da Raven, lo pseudonimo del deus ex machina che ne ha seguito lo sviluppo; sinceramente, si vede. Tutto l'impianto di gioco è affidato a un menu laterale, in cui sono condensate le opzioni a scelta del giocatore. Contrariamente a Anime Pirates, qui la visione è molto più tabellare e link-oriented: ogni sezione del menu a destra apre un pannello corrispondente a sinistra, una sorta di parte operativa in cui finalizzare poi il nostro desiderio. Gestione dell'inventario, delle statistiche, del profilo, delle quest; The Pirates RPG fornisce un po' tutto il necessario per immergersi nell'avventura, se non fosse che è proprio l'avventura a mancare.
Ben venga la possibilità di viaggiare per la mappa tramite doppio click, esplorando nuove zone e accedendo così a nuove quest e posti sbloccabili, ma il tutto è studiato con l'unico fine di combattere. Poco importa se la battaglia avviene contro mostri testuali o altri giocatori in generici scontri PvP, il focus è tutto riposto nell'avanzamento di caratteristica e di equipaggiamento. Un po' pochino. L'inserimento di tecniche migliorabili e di classi sbloccabili se raggiunte determinate condizioni tenta di simulare una componentistica da gioco di ruolo, ma pesa una gestione completamente testuale del tutto; difficile toccare le corde di un qualsivoglia ruolista senza almeno un minimo di grafica. I pochissimi artwork presenti non hanno alcun riferimento all'universo di One Piece; anzi, a dirla tutta, i riferimenti al mondo di Oda sono veramente pochi in generale. Naturalmente, non può mancare il bollino PayPal per donare denaro in cambio di monete uniche, in grado di sbloccare frutti del mare così come oggetti e armi rare, decimando magari il tempo per scalare la graduatoria. Riassumendo: un tentativo di creare una comunità di appassionati pirati pronti a fondere il tasto sinistro del mouse in un piccolo dedalo di rete. Semplice, immediato, non dispendioso ma certamente nemmeno troppo stimolante: definiamolo un compromesso per chiunque non ha voglia di impegnarsi in qualcosa di più ispirato a livello artistico ma desidera provare la gioia (o i dolori) di far crescere un personaggio in un universo online.
Difendiamoci
È il turno di One Piece Online, famoso per essere il free to play più particolare in quanto in grado di unire con criterio meccaniche da action RPG ad altre da tower defense. La formula delle quest non si discosta molto da quanto proposto da Anime Pirates, con un continuo botta e risposta tra personaggi non giocanti tratti dall'universo del brand che vi faranno rimpallare come una scheggia impazzita e una narrazione completamente sopra (o sotto) le parti, visto che è totalmente inventata. Preparatevi quindi a improbabili ciurme, unioni oltre il verosimile e quest campate in aria a livello di ambientazione; scelto il personaggio tra i tre disponibili, il titolo vi spiega subito la base di combattimento e gestione generale, facendovi scoprire ben presto la differenza tra berry e oro.
I primi si guadagnano, il secondo si compra con dollari sonanti, necessario per entrare di diritto nel programma VIP, che garantisce la possibilità di acquistare articoli a molto di meno, ma non solo. Una sorta di abbonamento. L'auto-avanzamento è la trovata ideale per passare di personaggio in personaggio alla ricerca di missioni che faranno aumentare di livello e conseguentemente di caratteristica, limitando così una fase esplorativa abbastanza superficiale, che pone sullo schermo una miriade di personaggi ma pochi realmente utili. In basso trovate un comodo elenco con il quale controllare i compagni di squadra, inventario, taverna, negozio e pannello personale; in alto, al contrario, tante icone tentatrici che sfideranno il vostro portafoglio in modalità diverse. Ecco, c'è da dire che One Piece Online offre veramente un'intera parte dello schermo all'ormai onnipresente attività di Top Up, risultando talvolta troppo spudorato, senza classe. Vista la quantità di giocatori online a ogni ora, bravi loro se riescono ad intercettare il giusto connubio tra flusso di cassa e ricompensa ai giocatori paganti. Spendiamo qualche parola sul sistema di combattimento: seppur di chiara ispirazione tower defense, il gameplay della battaglia è piuttosto facile e impostato a prescindere dalle scelte del giocatore. Il capitano attacca in automatico gli avversari, lasciandoci però la possibilità di puntare il cursore da altri parti della sezione per guidarlo lontano, magari per creare una strategia; l'importante è sempre non far arrivare i nemici alla bandiera. Semplice, non troppo profondo ma esoso oltre il punto giusto. Lascia sempre una strana sensazione notare con quanta facilità e nonchalance gli autori di free to play su One Piece mischino situazioni e artwork: un meccanismo dissacrante, fuorviante e, talvolta, anche abbastanza fastidioso per il grottesco di cui si tingono alcuni dialoghi senza un senso logico. One Piece Online non ne è immune, anzi, tutto il contrario, ma quello che fa più sorridere è con quanta facilità il nostro personaggio, alle prime battute, sia in grado di sconfiggere nemici fortissimi da ambientazione, magari con mosse speciali. Ah, giusto, ci sono anche le tecniche segrete che potrete imparare e accrescere di potenza nel corso dell'avventura. Magari quelle sapranno regalarvi qualche soddisfazione.