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Lo strano caso della 6.1

Arriva il nuovo aggiornamento che ha fatto discutere gli esploratori di Draenor

SPECIALE di Christian Colli   —   25/02/2015
Lo strano caso della 6.1

La vita degli MMORPG è fatta di alti e bassi, e quegli alti e bassi prendono il nome di patch. Le patch - cioè gli aggiornamenti del client - servono spesso ad aggiustare quel che c'è di sbagliato, ma anche e soprattutto ad implementare nuovi contenuti per intrattenere i giocatori, e questo è vero soprattutto nei titoli a sottoscrizione mensile come il kolossal targato Blizzard. I giocatori sostanzialmente pagano anche gli aggiornamenti, e se questi non sono corposi ecco che si solleva un sacrosanto vespaio. Verrebbe da dire che Blizzard abbia imparato sulla propria pelle cosa significa aggiornare poco il suo gioco, oppure non aggiornarlo affatto, con l'anno trascorso tra l'ultima patch di Mists of Pandaria e l'aggiornamento introduttivo di Warlords of Draenor, durante il quale le sottoscrizioni sono precipitate a milioni. A quel punto si è promesso un nuovo piano di battaglia, fatto di patch regolari e corpose, ma qualcosa è andato subito storto dopo l'uscita dell'ultima espansione, perché il primo aggiornamento importante arriva a quattro mesi di distanza, e offre ben poco pane ai denti dei giocatori che hanno raggiunto l'endgame. Ma è proprio vero, o la situazione è più complessa del previsto?

Arriva un nuovo aggiornamento di World of Warcraft e si sprecano le polemiche

Non scordatevi dei Roccianera

In realtà le polemiche che hanno circondato il lancio dell'aggiornamento 6.1 nascono da un malinteso. O meglio, da una questione di abitudine. Negli ultimi dieci anni, si è finito con l'associare ogni nuova patch importante all'implementazione di contenuti endgame più o meno corposi, considerando "minori" le cosiddette patch di transizione tra un'incursione e l'altra. A quanto pare, però, dobbiamo scrollarci di dosso questa vecchia convinzione, perché i nuovi piani della Blizzard non prevedono necessariamente la pubblicazione di incursioni e altri contenuti endgame ad ogni aggiornamento. La dimostrazione è stata l'apertura della Fonderia dei Roccianera, l'ultima incursione che completa il primo "tier" di Warlords of Draenor: le porte sono state spalancate un paio di settimane fa, e ancora la modalità Ricerca delle Incursioni non è neppure completamente disponibile.

Lo strano caso della 6.1

La Fonderia non è arrivata con una patch importante o con un grande aggiornamento, ma ha aperto i battenti in una settimana qualunque, completamente svincolata dalla 6.1. È probabile che i contenuti dell'aggiornamento non fossero ancora pronti, e che Blizzard abbia deciso di non rimandare ulteriormente tutti i contenuti, proponendo prima quelli più importanti, ma si tratta comunque di un cambio di rotta parecchio interessante. Già che ci siamo, vale la pena spendere due parole su questa famigerata Fonderia, visto che giocoforza non l'abbiamo ancora fatto: essendo popolata perlopiù da orchi, temevamo che si sarebbe rivelata un'incursione monotona sia dal punto di vista estetico sia da quello del gameplay, e invece Blizzard come al solito ci ha stupito. Okay, dal punto di vista estetico è in effetti un po' monotona: roccia, legno, ferro e orchi dappertutto, e l'assenza di checkpoint si traduce in ripetute corse ogni volta che il gruppo schiatta e deve tornare dal boss. Per quanto riguarda il design dei combattimenti però, il lavoro svolto dal team è stato eccezionale: sono tra i più originali che ci sia capitato di affrontare, e persino quello con Gruul - una vecchia conoscenza dei giocatori di The Burning Crusade - si ispira a quello di tanti anni fa in un modo completamente nuovo. Niente male anche alcuni scontri come quello con i gemelli wrestler o col gigantesco ogre Kromog, anche se il nostro preferito resta quello coi trenini in arrivo e in partenza che ci ha fatto rimpiangere i ritardi delle nostre Ferrovie dello Stato. Peccato solo per i parecchi bug che hanno costellato i primi giorni dopo l'apertura, dimostrando una fase di test un po' superficiale.

Le novità

Torniamo alle novità della patch 6.1 però, perché magari possono sembrare poche, ma leggendo bene le patch notes uno sguardo attento noterà parecchi dettagli interessanti. Ovviamente Blizzard ha operato un bilanciamento generale delle classi e delle abilità, specie per quanto riguarda i talenti, potenziando ad esempio le abilità offensive dei guaritori. Il resto della patch si concentra più sulle implementazioni di tipo tecnico e contenutistico in tutte le salse. I fan del tweaking scopriranno di poter ora scegliere tra più opzioni anti-aliasing (HBAO+, MSAA 2x/4x/8x, SSAA 2x, SSAA 2x + CMAA) e di poter controllare le proporzioni di rendering del mondo di gioco. Sempre in tema di grafica, la 6.1 implementa finalmente i nuovi modelli poligonali degli Elfi del Sangue, la nuova corsa degli Elfi della Notte e altri miglioramenti all'aspetto dei personaggi. I miglioramenti grafici giungono in tempi non sospetti, dato che la 6.1 sblocca anche una nuova missione per i seguaci della guarnigione che ricompenserà i giocatori col nuovo e chiacchieratissimo giocattolo per fare le selfie: in sostanza permette di scattarsi una foto in posa che riprende il nostro personaggio e l'ambiente alle sue spalle. E per i fan dei social network che twittano tutte le loro foto, farlo in World of Warcraft diventerà ancora più facile grazie all'integrazione di Twitter nell'interfaccia di gioco: in parole povere potrete scattarvi una selfie e twittarla ai vostri amici in pochi istanti, senza distogliere lo sguardo dal client. Magari non fatelo durante un'incursione, eh. Per quanto riguarda la guarnigione invece, sono arrivate non poche novità. Oltre alla possibilità di cambiare la musica scegliendo tra i brani da collezionare, il team di sviluppo ha implementato varie missioni e attività per espandere l'offerta della guarnigione e migliorarne alcuni aspetti. Ogni professione sbloccherà almeno altre due missioni basate sul terzo livello di miglioramento del relativo stabile, e i giocatori che hanno imparato l'archeologia potranno intraprendere delle missioni di esplorazione completamente nuove. La patch sblocca, finalmente, anche le missioni dei seguaci con i forzieri della Fonderia dei Roccianera per ricompensa, e ogni stabile è stato ritoccato per consentire di accumulare più facilmente i materiali attraverso gli ordini.

Lo strano caso della 6.1

La guarnigione, come avrete capito, è sotto i riflettori: Blizzard aveva dichiarato di volerla rendere una parte molto importante dell'espansione, ma finora era stata più che altro un rifugio per i singoli giocatori. La patch 6.1 cerca di smuovere le acque, in questo senso, e di far pendere la bilancia dalla parte della cooperazione con una nuova medaglia di platino per le invasioni e speciali boss da combattere in gruppo una volta a settimana. I giocatori potranno ora intraprendere alcune missioni nelle guarnigioni dei loro amici, per esempio, e reclutare nuovi seguaci tra cui il mitico avventuriero Harrison Jones e un personaggio storico della saga di World of Warcraft che abbiamo rivisto nella questline leggendaria: Garona Mezzorco. Nonostante le aggiunte, la guarnigione resta comunque una delle feature più ambivalenti dell'espansione, e non sembra che Blizzard stia riuscendo a sfruttarla a dovere. Infine, una novità degna di nota riguarda i cimeli, gli oggetti preferiti degli "altaholic": gli è stata finalmente dedicata un'interfaccia loro che permetterà ai giocatori di condividerli tra tutti i personaggi dell'account molto più facilmente, semplificando il processo di leveling. La patch 6.1, insomma, non è poi così povera di contenuti, ma nessuno di essi è veramente incisivo in termini di gameplay e soprattutto si appoggia a meccaniche e ambientazioni già viste, riscaldando un po' troppo una minestra che rischia di bruciare.

Le note ufficiali dell'aggiornamento 6.1 di World of Warcraft