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La soluzione liquida di AMD

L'azienda texana ha presentato alla GDC 2015 la sua soluzione software per la realtà virtuale

SPECIALE di Umberto Moioli   —   04/03/2015
La soluzione liquida di AMD

L'anno scorso Oculus Rift e la realtà virtuale erano la novità della GDC di San Francisco. Ogni giornalista e addetto ai lavori presente si aggirava per il Moscone Center in cerca di un visore da testare per farsi un'idea di quello che il futuro prossimo aveva in serbo per noi. Nel 2015 la situazione si è normalizzata, Oculus Rift e simili sono onnipresenti ed è quasi arrivato il momento di vedere la realtà virtuale passare dalle stanze dove si tengono le conferenze agli scaffali dei negozi. Contemporaneamente stiamo assistendo al fiorire di tutta una serie di iniziative che produttori di hardware e software si stanno impegnando a sviluppare per facilitare il processo di assimilazione di una tecnologia potenzialmente dirompente ma altrettanto complessa. AMD, uno dei protagonisti assoluti sia fronte PC che console - tutte le piattaforme casalinghe di nuova generazione montano GPU create dall'azienda texana - ha speso gli ultimi quattordici mesi per realizzare la piattaforma Liquid VR, una soluzione software che ha l'intenzione di rendere più semplice e gratificante l'esperienza di gioco.

Liquid VR è la risposta di AMD alle richieste degli ultimi sviluppi della realtà virtuale

Oltre il visore

La soluzione liquida di AMD

La mossa di AMD è stata probabilmente la migliore nonché l'unica a disposizione: anziché sviluppare un proprio visore, scelta complessa oggi come oggi visto che il mercato sembra già saturato prima ancora di essersi davvero aperto al pubblico, ha creato una soluzione software, Liquid VR, che lavorerà in concomitanza con la scheda video - o le schede video, ma ci torneremo più avanti - per rendere più appagante la qualità dell'esperienza d'uso. I primi due aspetti su cui gli ingeneri si sono focalizzati sono un più efficiente rilevamento dei movimenti della testa e l'uso di shader asincroni: entrambi aiuteranno a migliorare l'immersione rendendo più rapida la risposta, anticipando in alcuni casi il rendering sugli schermi dell'immagine così da dare l'impressione della massima reattività possibile. Liquid VR è stato anche pensato per ottimizzare l'uso di due schede video in parallelo, una configurazione decisamente non per tutti ma che trova nella realtà virtuale una delle sue applicazioni più promettenti: una per ciascuno schermo montato nel visore, quindi una per immagine e per occhio. Questo permette di proiettare i due frame contemporaneamente e azzerare un ritardo che, per quanto impercettibile, potrebbe avere un effetto negativo sul senso di immersione assoluto che aziende come Oculus VR stanno ricercando per i loro prodotti.

La soluzione liquida di AMD

Potenza computazionale extra che comunque sarà necessaria visto che, è notizia di qualche tempo fa, per non rompere la "magia" della realtà virtuale serviranno almeno novanta immagini al secondo ultra stabili e le più avanzate tecniche per evitare che le immagini vadano fuori sync.

La soluzione liquida di AMD

Infine AMD ha a cuore l'immediatezza del processo di installazione e configurazione: la possibilità di collegare al PC il proprio visore, qualsiasi esso sia, e vederlo immediatamente rilevato come tale e non come un semplice monitor, senza la necessità di installare manualmente i driver o mettere mano alle opzioni. Sul palco si sono avvicendati alcuni grossi nomi dell'industria, come Oculus VR stessa e Crytek, quindi sembra che la nuova iniziativa di AMD sia già stata quantomeno ricevuta dai protagonisti dello sviluppo. La palla torna quindi in mano ai produttori delle periferiche e agli sviluppatori di giochi: quando queste soluzioni saranno nei negozi e quando vedremo i primi titoli ottimizzati per sfruttarle capiremo se davvero c'è margine per quella crescita necessaria per rendere la realtà virtuale qualcosa di più di una meteora. Senza considerare che noi la vediamo sempre e solo in ottica gaming ma i giganti del settore stanno già lavorando per creare soluzioni professionali che spazieranno dall'ambito medico alla visualizzazione di grandi banche dati, dalle applicazioni scientifiche fino a scopi educativi.