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Nostalgia robotica

Platinum Games e i Transformers anni '80? Successo assicurato?

PROVATO di Matteo Santicchia   —   19/06/2015

L'annuncio di Transformers: Devastation, realizzato da Platinum Games per Activision, ci ha piacevolmente sorpreso. Non certamente per la sua caratura tecnica (siamo dalle parti del recente Korra, ma ben più colorato e appariscente) quanto per il suo valore nostalgico e di fanservice. Platinum Games ha scelto non di realizzare un tie-in sotto mentite spoglie dei film di Michael Bay, quanto di utilizzare i personaggi e l'estetica della serie classica degli anni'80. Chi ha più di trenta primavere sulle spalle non potrà non apprezzare questa scelta. Abbiamo visto in azione Optimus Prime o meglio Commander, il walkman Soundwave - dalle nostre parti conosciuto come Memor - con tanto di cassettina pantera, Bumblebee ovvero Maggiolino e, soprattutto, il gigantesco Devastator, il mega robot formato dai sei Excavator.

Transformers: Devastation ci porta nei colorati anni '80 degli Autorobot!

Maggiolino, non Bumblebee!

Il gioco è un classico action, non particolarmente complesso a dirla tutta, ma per quanto giocato comunque piuttosto divertente. Il sistema di combattimento ruota su un semplice sistema di combo di calci e pugni, oltre all'utilizzo della pistola/fucile. A questi due attacchi base si aggiungono il colpo speciale con L1 (Optimus si trasforma in camion e effettua un attacco rotante col rimorchio) e soprattutto quello che a tutti gli effetti è la versione "Autobot" del Sabbath Temporale di Bayonetta.

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Schivando un fendente nemico col giusto tempismo tramite la pressione di R1 il tempo rallenta: possiamo così innescare una combo che può terminare, se vogliamo, con un colpo speciale tramite lo stesso R1. Bumblebee dà una potente "tamponata", ad esempio, molto più efficace dei semplici pugni e calci. Ovviamente possiamo trasformarci in vettura, usando lo stesso fucile/pistola che imbracciamo in forma umanoide. Inutile dire che scorrazzare per il livello sotto forma di quattro ruote è il modo migliore per rifiatare e per mettere la giusta distanza tra noi e i nemici. Queste possibilità di attacco funzionano egregiamente contro gli avversari della nostra stazza, ma quando sulla scena è arrivato Devastator, alto come un grattacielo, la telecamera è andata spesso in crisi, nascondendo i suoi attacchi, impallandosi dietro palazzi e il terreno, rendendo a volte difficile la possibilità di schivare.

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I suoi attacchi sono devastanti, ma non ci hanno dato l'impressione di esser particolarmente vari. Oltre ad un paio di colpi melee, spazzate ad area comprese, è bastato evitare i suoi laser per avere la meglio. Speriamo quindi che, alla luce del pedigree degli sviluppatori (il lead designer è lo stesso di Metal Gear Rising) si possano vedere boss ben più impegnativi e complessi, nonché decisamente più gratificanti da sconfiggere. Ci piacerebbe, quindi, che Platinum renda un filo più complesso e corposo il combattimento. Forse si vuole privilegiare l'immediatezza al posto della profondità, e non avendo gli sviluppatori parlato di particolari combo speriamo che il tutto non si risolva in un button mashing continuo intervallato dal Sabbath in versione Autobot. Oltre allo scontro cittadino, gli altri livelli della demo ci hanno visto lottare in un setting fantascientifico piuttosto spoglio e povero, sparando a decine di "droni" volanti, utilizzando anche una postazione fissa, e percorrere nella sua interezza quello che è sembrato il Golden Gate di San Francisco, tentando di evitare i colpi di un Decepticon armato di martello, forse il vecchio carro armato Boom Boom della seconda stagione.

Meglio della TV

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A livello tecnico, la build mostrata a porte chiuse non ha messo in mostra un comparto tecnico esuberante. I modelli dei protagonisti catturano però perfettamente lo spirito del cartone animato anni '80, il cel shading è insomma perfetto per dare un corpo poligonale alla bidimensionalità dell'animazione. Il loro aspetto vintage fa quasi tenerezza, il character design è davvero "ingenuo" se paragonato alla ruvida spigolosità dei Transformers moderni, ma nonostante tutto è davvero un bel vedere, che senza dubbio verrà apprezzato anche dai più giovani che non ha mai sentito parlare di Commader, Freccia, Maggiolino e via discorrendo. Fondali e elementi di secondo piano sono sembrati invece decisamente su un livello inferiore, non brutti certo, ma poveri: il cel shading in tal senso non spinge molto sul dettaglio e la ricchezza delle texture. Transformers: Devastation ha tutte le caratteristiche per essere un action "leggero" senza dubbio interessante, non un caposaldo del genere certamente, ma un titolo che può vivere oltre il suo essere un nostalgico fan service per appassionati del cartone animato ultratrentenni. Il combat system di forte derivazione "bayonettesca" funziona, ma c'è bisogno però anche di qualcos'altro.

CERTEZZE

  • Lo stile vintage inconfondibile della serie classica
  • Immediato e divertente

DUBBI

  • Il combat system non sembra molto articolato