Delle grandi difficoltà legate allo sviluppo di Afro Samurai 2: Revenge of Kuma avevamo già parlato in occasione del debutto pubblico del titolo alla Gamescom dello scorso anno: a seguito dell'uscita del primo capitolo, il lead designer David Robinson ha abbandonato Bandai Namco per fondare un proprio team di sviluppo, i Redacted Studios, portando con sé i diritti per la realizzazione di un secondo videogame ispirato al manga di Takashi Okazaki. Un organico di una decina scarsa di persone e un budget molto limitato hanno messo i bastoni tra le ruote allo sviluppo del progetto, che con evidente fatica si è presentato a questo E3 2015 con una demo per certi versi sconfortante...
Forse è meglio far finta che questa demo di Afro Samurai 2: Revenge of Kuma non sia mai esistita...
Indie samurai
Come è noto, il protagonista principale di questo sequel è Kuma, bizzarro personaggio con un'enorme maschera da orsetto di peluche, animato da un'insaziabile desiderio di vendetta nei confronti di Afro. La demo disponibile sullo showfloor è partita subito con il piede sbagliato, facendo quello che in un evento come l'E3 non si dovrebbe mai fare, ovvero ammorbare l'utente con sequenze introduttive lunghissime e peraltro di difficile comprensione nella confusione della fiera.
Le cose non sono purtroppo migliorate con il susseguente tutorial, costruito talmente male che siamo stati costretti a premere dei tasti a caso fino a quando non indovinavamo quale input il software voleva che impartissimo sul controller. Dopo un'altra interminabile cutscene che non ha fatto altro che mostrare l'estrema povertà tecnica del titolo Redacted Studios (che peraltro girava su PC), abbiamo "finalmente" cominciato a giocare, ma le virgolette sono d'obbligo in quanto la qualità di quanto abbiamo sperimentato ci ha fatto sinceramente rimpiangere le noiose sequenze di intermezzo.
Evidentemente Afro Samurai 2 vorrebbe essere un action dinamico con una grande enfasi posta sul combattimento, come testimoniato anche dalla presenza di tre distinti stili di combattimento che Kuma può variare in qualunque momento eseguendo una semplice combinazione di tasti: la realtà è che purtroppo, allo stato attuale, il titolo è un vero e proprio pasticcio dove nulla funziona nella maniera più assoluta. La demo, ambientata in una sorta di tempio, ci vedeva impegnati a combattere contro una moltitudine di avversari (tutti uguali) che sbucavano da ogni lato dello schermo, servendoci di uno schema di controlli abbastanza standard che prevedeva attacco, salto, parata e esecuzione di mosse speciali previo caricamento di un apposito indicatore. Pur facendo leva su meccaniche fondamentalmente banali e già viste e riviste in migliaia di prodotti analoghi, Afro Samurai 2 ci ha dato l'impressione di essere costantemente in difficoltà: gli scontri erano privi di mordente, la sensazione di impatto dei colpi era totalmente assente, e le costanti compenetrazioni tra i modelli poligonali rendevano la visualizzazione dei colpi finali uno spettacolo davvero imbarazzante. Aggiungiamo al tutto un'interfaccia che sembra essere uscita da un gioco di quindici anni fa e un continuo susseguirsi di bug di vario tipo e risulta evidente come sia meglio archiviare questa demo di Afro Samurai 2 come un brutto incidente di percorso per Redacted Studios, nella speranza che il team riesca a correggere i macroscopici difetti che per ora sembrano affliggere il suo prodotto.
CERTEZZE
- Sicuramente si tratta di una demo mal riuscita...
DUBBI
- ...ma se così non fosse, saranno dolori
- Tecnicamente davvero poverissimo
- Il gameplay non sembra nulla di che