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Lo stato di PlayStation Vita dopo l’E3 2015

Tempo di estrema unzione?

SPECIALE di Simone Tagliaferri   —   04/07/2015

L'E3 2015 non è stata una bella fiera per PlayStation Vita. Peggio: è stata il suo de profundis. L'erede di PSP è stata completamente assente sul palco della conferenza di Sony, che ormai sembra considerarla solo un controller di lusso per PlayStation 4, ottima per il Remote Play e nulla più. Non per niente tutto ciò che ha realizzato per promuoverla è stato un filmato di poco più di un minuto con dentro tutte le uscite migliori da qui alla fine dell'anno. Poca roba, a dirla tutta, con ben poco di esclusivo.

Lo stato di PlayStation Vita dopo l’E3 2015

Anzi, la maggior parte dei giochi migliori visibili nel filmato usciranno anche su altre piattaforme, tipo Mighty No. 9 o Severed, quindi serviranno a nulla per aumentare la diffusione della console. Le uniche esclusive mostrate sono state Lost Dimension e Persona 4: Dancing All Night, anch'essi poca roba per pensare a un rilancio, visto che si tratta di titoli magari molto buoni, ma non certo di grande richiamo sulle masse urlanti. Non per niente PlayStation Vita è morta anche nei discorsi della dirigenza di Sony, ormai concentratissima a capitalizzare il successo di PlayStation 4. Nei prossimi mesi, l'unica fonte di approvvigionamento ludico per i suoi possessori sarà quindi la scena indipendente, che a quanto pare non farà mancare uscite. Consolatevi, quantomeno non finirà subito a prendere polvere. Purtroppo chi si aspettava e aspetta ancora la realizzazione di tripla A dedicati, quantomeno da parte di Sony, rimarrà fortemente deluso. All'E3 non ne è stato mostrato nessuno e, com'è chiaro da anni, mai più ne saranno realizzati. Shuehi Yoshida è stato lapalissiano sulla faccenda, e non ha lasciato spazio a interpretazioni: Sony ha smesso di supportare la console. Insomma, ciò che arriverà su PlayStation Vita nei prossimi mesi saranno port di titoli in uscita sulle altre console PlayStation. Anche in questo caso, comunque, non si tratta di una concessione fatta ai fan da qualche publisher di buon cuore, ma del risultato della doppia vita della macchina.

Durante l'E3 2015 PlayStation Vita ha dimostrato di non stare tanto bene... proprio per niente!

C'è vita in Giappone

Come dicevamo PlayStation Vita riceverà nei prossimi mesi numerosi port di titoli previsti anche per altre console PlayStation, tutti provenienti dal Giappone. Chi segue i movimenti del mercato avrà capito subito il motivo di questa apparente stranezza.

Lo stato di PlayStation Vita dopo l’E3 2015

La console portatile di Sony ha una vita parallela (scusate il gioco di parole), per lo più ignota a noi occidentali. Tanto da noi è una console da considerarsi defunta o quasi, quanto in Giappone Sony può vantare risultati non eccezionali, ma comunque tali da garantirle un mercato stabile. Insomma, in occidente è impossibile produrci sopra qualcosa sperando di guadagnarci, mentre nella terra del sushi continuano a uscire nuovi giochi, molti esclusivi, altri i già citati port di titoli maggiori per PlayStation 3 e PlayStation 4. Ad esempio ci sono moltissime visual novel a disposizione del pubblico, così come jRPG o anche titoli d'azione con temi legati all'immaginario nipponico. Di tutto questo da noi arrivano le briciole e spesso con molto ritardo, a causa dell'interesse marginale del pubblico nostrano. C'è poco da stare a recriminare, visto che se non fosse per publisher come NIS America non potremmo giocare nemmeno al poco che viene importato e tradotto, spesso solo per il mercato digitale. Insomma, se ancora qualcosa viene pubblicato anche qui, è per merito del pubblico giapponese che ama le console portatili molto più di quelle casalinghe e che ogni settimana garantisce la presenza nelle classifiche di vendita di più di qualche gioco per la console di Sony.

Le amare conclusioni

Tirando le somme, anche perché rimane davvero poco o nulla da dire, è probabile che di PlayStation Vita si parlerà maggiormente al Tokyo Game Show 2015, anche se a noi occidentali la cosa interessa davvero poco o nulla, visto che molto di ciò che sarà annunciato non lo potremo giocare mai (a meno di non imparare il giapponese).

Lo stato di PlayStation Vita dopo l’E3 2015

Insomma, è impossibile non ammettere che dalle nostre parti PlayStation Vita è una console finita, considerabile più come un gadget di lusso per PlayStation 4 o come una macchina per smanettoni che come una piattaforma stabile con un suo ecosistema ludico in crescita. Purtroppo anche il lancio di PlayStation TV non l'ha aiutata a riprendersi e, anzi, ormai Sony parla della versione da salotto di Vita quasi arrossendo, tanto è stato l'insuccesso. È un peccato, perché è palese per tutti che Vita sia stata sfruttata pochissimo e solo da una manciata di titoli, incapace di esprimersi al massimo con prodotti di più ampio respiro. Purtroppo l'avanzata di smartphone e tablet le è stata fatale e non ha retto la botta, trovandosi privata del suo terreno di sviluppo naturale. Concludendo, se l'E3 2015 ha dimostrato qualcosa è che per PlayStation Vita in occidente rimangono solo le briciole. Un giorno non si parlerà più di questa povera console e probabilmente non se ne accorgerà nessuno, come in pochi si sono accorti della sua sostanziale assenza dalla fiera, dove è sembrata più un'imbucata che una protagonista.