Dopo il clamore dell'E3, i produttori di hardware hanno utilizzato il palcoscenico della GamesCom 2015 per aumentare ulteriormente l'esposizione dei propri dispositivi, mettendo a punto degli stand in cui era possibile provare soprattutto i vari visori per la realtà virtuale. Oltre al celebre Oculus Rift, presente a Colonia con la già nota versione definitiva, confortevole e versatile, abbiamo quindi potuto apprezzare il promettente HTC Vive, premiato per l'occasione come miglior periferica ai GamesCom Awards. Seppure privo di una line-up e di un prototipo finale, il visore realizzato in collaborazione con Valve ha saputo accendere ancora una volta gli entusiasmi grazie alle sue straordinarie capacità tecniche, seppure un lancio entro l'anno appare fortemente improbabile. Durante la fiera tedesca è stato possibile dare nuovamente un'occhiata anche a Project Morpheus, sebbene il prodotto Sony fosse presente con le stesse demo viste all'E3 e non sia ancora stato annunciato né il prezzo né la data d'uscita. Assente ingiustificato Project StarVR, il visore targato Starbreeze, annunciato poco prima della fiera di Los Angeles, mentre si è registrata una pur timida rappresentanza delle Steam Machine, in attesa del lancio a novembre.
L'hardware della GamesCom 2015: dai visori per la realtà virtuale alle novità per console e PC
Welcome to the Rift
Presente sullo showfloor della GamesCom insieme al Samsung Gear VR, Oculus Rift era a disposizione dei visitatori della fiera per un'interessante prova su strada della versione definitiva, quella dunque che troveremo nei negozi nel corso del primo trimestre del 2016.
Come già riportato alcune settimane fa, in occasione della conferenza realizzata per l'E3 2015 e della successiva prova, il visore per la realtà virtuale è diventato molto più leggero e quindi adatto a un uso prolungato, mentre sono stati migliorati gli schermi OLED ed è del tutto scomparso l'effetto "griglia" che caratterizzava le precedenti versioni del dispositivo. Il pubblico di Colonia ha insomma potuto sperimentare l'esperienza messa a punto da Oculus VR nella sua forma più pura e migliore, dotata di ottimizzazioni mirate a impedire qualsivoglia disturbo durante l'uso, anche se dipenderà soprattutto dagli sviluppatori curare questo aspetto ed evitare problematiche. L'azienda fondata da Palmer Luckey, acquisita nientemeno che da Facebook, ha deciso di supportare in modo massivo la sua periferica stanziando qualcosa come dieci milioni di dollari per assistere i team che lavorano ai vari giochi, e di cui proprio alla GamesCom è stato possibile apprezzare le demo. Parliamo, nello specifico, dello spettacolare simulatore spaziale EVE: Valkyrie, dell'avventura Edge of Nowhere (firmata Insomniac Games), della compilation sportiva VR Sports Challenge, dello sparatutto Damaged Core (di High Voltage Software, quelli di The Conduit per Wii) e di una serie di titoli realizzati da Gunfire Games. Una buona varietà di prodotti insomma, per supportare il lancio di Oculus Rift e sfruttarne al meglio le capacità, in attesa di vedere le applicazioni basate sui controller Oculus Touch.
Best of the Show
Se Oculus Rift era presente in gran forma a Colonia, lo stesso si può dire di HTC Vive, che è peraltro stato eletto migliore periferica ai GamesCom Awards. Un premio sulla fiducia, considerato che il dispositivo è per molti versi ancora indietro rispetto alla concorrenza, pur avendo messo in campo un paio di elementi di grande interesse.
Come sottolineato nel nostro speciale, Vive utilizza infatti una coppia di controller simili a PlayStation Move e ne gestisce la rilevazione spaziale attraverso l'uso di due telecamere che vanno piazzate agli angoli della stanza. Ciò significa, chiaramente, che la realtà virtuale nata dalla collaborazione fra HTC e Valve punterà anche e soprattutto sul movimento, più che su di una fruizione "passiva" dell'esperienza, che non vada oltre la visione di un mondo digitale. Dicevamo però che il prodotto è indietro in termini di sviluppo, a maggior ragione se consideriamo che dovrebbe arrivare nei negozi entro la fine dell'anno. Diverse cose lasciano presagire un più che probabile posticipo: la natura ancora sperimentale del visore, che alla GamesCom è stato presentato con un prototipo grezzo e discretamente pesante, sebbene validissimo sotto il profilo della qualità della visione grazie alle indiscutibili specifiche tecniche; e, non ultima, la mancanza di una line-up propriamente detta, visto e considerato che il visore è stato fatto provare al pubblico utilizzando quattro semplici demo. Insomma, a meno che Valve non se ne esca con un annuncio di Half-Life 3 in esclusiva per HTC Vive e non tiri fuori dal cilindro un modello già rifinito e perfezionato del prodotto, sarà davvero dura rispettare gli impegni. Sul potenziale del device tuttavia, niente da eccepire.
Fra le braccia di Morpheus
Poche novità per Project Morpheus in quel di Colonia, visto che il visore Sony è stato presentato con tutti i crismi durante l'E3. Come già riportato, parliamo di un dispositivo ormai maturo, molto leggero e comodo una volta indossato, seppure permangano alcune perplessità sul fronte tecnico che speriamo verranno limate da qui al lancio, ancora non ufficializzato così come il prezzo.
La GamesCom è stata comunque una buona occasione per raccogliere ulteriori feedback da parte degli utenti che hanno potuto provare le demo, praticamente le stesse viste a Los Angeles, alcune delle quali impiegavano PlayStation Move come controller. Comincia inoltre a muoversi qualcosa sul fronte della line-up, con i primi team che annunciano il supporto a Morpheus per i propri titoli, vedi ad esempio il survival in prima persona Ark: Survival Evolved. Rimanendo in ambito console, durante la conferenza Microsoft abbiamo potuto apprezzare un parziale rilancio delle vocazioni multimediali di Xbox One, grazie all'introduzione della funzionalità DVR. Si tratta di una feature interessante per chi è abituato a programmare la registrazione delle trasmissioni o dei film di proprio interesse, in particolare grazie alla possibilità di accedervi in remoto attraverso Xbox SmartGlass su smartphone o l'app Xbox su Windows 10, nonché alla semplicità nell'esportazione dei video per una fruizione anche in mobilità. A spegnere un po' gli entusiasmi è però arrivata la notizia che la funzione DVR funzionerà unicamente collegando un hard disk esterno alla console, questo per non creare problematiche con i dati dei giochi, che nelle intenzioni di Microsoft devono rimanere su di una sorta di corsia preferenziale.
PC da salotto?
L'argomento "Steam Machine" si è un po' raffreddato dopo il clamore iniziale, in particolare a causa di un listino prezzi ben poco accessibile. Il concetto del PC in un form factor da console, perfettamente adattabile al salotto di casa, rimane tuttavia affascinante e sembra che, seppure in sordina, i preorder dei primi modelli siano andati esauriti.
L'appuntamento con il debutto delle Steam Machine è stato fissato al 10 novembre, dunque non poteva mancare una rappresentanza del catalogo in quel di Colonia. Ancora una volta spiccava l'Alienware Alpha, presentato in fiera con un paio di modifiche importanti: la presenza dello Steam Controller in luogo del controller per Xbox 360 visto in precedenza e del logo di SteamOS sulla parte laterale del cabinet. Come già riportato, l'hardware dell'Alpha include un processore Intel e una GPU NVIDIA GTX 860M potenziata, caratteristiche che dovrebbero riuscire a garantire un'esperienza fluida a 1080p con dettagli fra il livello medio e massimo. Proprio a Colonia è stato inoltre rivelato il prezzo di un'altra Steam Machine, in questo caso addirittura portatile. Stiamo parlando di SMACH Zero, precedentemente conosciuta come Steamboy, i cui preorder si apriranno il 10 novembre per un lancio nell'autunno del 2016. La piattaforma sarà disponibile a partire da 299 euro, a seconda della configurazione, e le specifiche parlano di un processore AMD multicore basato su Jaguar, una GPU Radeon con 4 GB di RAM, 32 GB di memoria interna espandibile via SD e uno schermo touch con risoluzione 720p. SMACH Zero potrà comunque essere utilizzato anche in salotto grazie all'uscita HDMI, e magari si potrà ottenere una maggiore ergonomia ricorrendo alla porta USB per collegarvi un controller fisico.