Tanti piccoli Snake

Dal nostro punto di vista il posticipo della componente online di Metal Gear Solid V è stata scelta saggia, poiché ha permesso di lasciare tutta l'attenzione sulla campagna principale The Phantom Pain prima di dilettarsi in quella multigiocatore. In realtà si può sospettare che tale decisione sia derivata dalle problematiche di server che stanno già tediando la creazione di Hideo Kojima nelle poche componenti online attualmente disponibili; ad ogni modo a partire dal 6 ottobre gli utenti console - da inizio prossimo anno quelli PC - potranno darsele di santa ragione con Metal Gear Online, che già aveva riscosso discreto successo nella sua incarnazione su PlayStation 3. Lo stand Konami di questo Tokyo Game Show era quasi per metà dominato da postazioni giocabili dedicate a questo titolo, e dopo una breve attesa abbiamo potuto affrontare il classico Team Deathmatch tra due squadre, all'interno del quale il punteggio partiva da 30, ed azione compiuta con successo - ci torneremo a breve - toglieva un punto alla squadra avversaria. Tra l'altro durante una fiera come quella di Tokyo si tolgono parecchie soddisfazioni, anche perché il livello degli avversari è spesso di molto inferiore alle persone assatanate che poi si affronteranno a pieno regime online; per questo siamo riusciti ad ottenere assieme ai nostri compagni due vittorie schiaccianti, in una sfida alla meglio di tre.

Parlando del gameplay, il feeling ovviamente è identico a quello di The Phantom Pain, con uno schema di comandi che propone solo qualche possibilità in più, e la mappa di iDroid affiancata ai lati da informazioni relative al proprio arsenale. C'è poi ovviamente la classica schermata di riepilogo anche in tempo reale, mentre ad inizio partita è possibile selezionare l'equipaggiamento col quale partire, secondo un certo numero di configurazioni da personalizzare. In fiera c'era ad esempio quella d'assalto, che permette di cominciare armati di tutto punto; quella stealth, con tanto di tuta per essere invisibili, quella non offensiva, dominata dall'utilizzo della pistola tranquillante. Durante la partita, infatti, è possibile non solo eliminare i nemici avversari, ma anche stordirli con il combattimento corpo a corpo, addormentarli con un tranquillante e "fultonarli" verso la propria base, pratica che ha il doppio vantaggio di assegnare il punto e rafforzare la Mother Base a quanto pare anche per le missioni FOB. Il ritmo di gioco, almeno in questa modalità, ci è parso decisamente divertente e frenetico: Metal Gear Online sembra mettere a disposizione una moltitudine di equipaggiamenti e possibilità in termini di design, con la presenza dei Mech Bipedi e una buona parte delle numerose armi presenti in The Phantom Pain. La mappa che abbiamo giocato ci è sembrata inoltre parecchio articolata in orizzontale, tra fossati, edifici, punti per nascondersi e sparare, coordinandosi magari con i propri compagni oppure agendo in solitaria. Non mancano nemmeno le "giapponesate" di Kojima e di Konami per quanto riguarda i vestiti, tra quelli che mostrano sederi, propongono accostamenti cromatici agghiaccianti o semplicemente senza senso: per i più seriosi c'è anche la possibilità di ottenere e giocare con Ocelot, Snake e compagnia. Il sistema di controllo complesso di The Phantom Pain offre soluzioni varie anche in Metal Gear Online, basti pensare alle coperture, la possibilità di accovacciarsi oppure di correre col salto finale; anche chi non è proprio una cima nei giochi competitivi online, potrebbe trovare divertimento con questo titolo, soprattutto per la sua impostazione orientata al divertimento e al caos controllato. Purtroppo non siamo ancora pronti ad approfondire adeguatamente Metal Gear Online, a causa della prova limitata in termini di tempo e modalità, di sicuro ve ne parleremo nel dettaglio in concomitanza con l'uscita nei negozi, come detto fissata per il prossimo sei ottobre!

Abbiamo provato Metal Gear Online, l'attesa componente multigiocatore di Metal Gear Solid V