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Ambizioni giganti?

Abbiamo (intra)visto il nuovo titolo dedicato alla popolare serie

ANTEPRIMA di Umberto Moioli   —   19/09/2015

Il mercato dei manga (e di conseguenza quello degli anime) non è forse più quello di una volta, incapace di rinnovarsi e creare, come in passato, decine di storie e personaggi indimenticabili. Ci sono comunque prodotti interessanti, questo è indubbio, ma la popolarità che ancora oggi godono nomi vecchi di quindici, venti o più anni dimostrano una certa mancanza di idee. Tra le nuove proprietà intellettuali di maggior successo c'è certamente Attack on Titan: l'umanità in catene, costretta a chiudersi all'interno delle alte mura di una città per sfuggire alla furia di misteriosi giganti, è lo sfondo in cui si muove il giovane Eren, aspirante combattente che imparerà a sconfiggere la minaccia e farà i conti con il suo passato. Ottimi combattimenti, sangue a litri e misteri caratterizzano una formula che, nonostante diversi momenti di stanca, ha catturato l'attenzione di milioni di fan; un gioco era quindi inevitabile e, dopo il deludente capitolo per Nintendo 3DS, è arrivata la volta di fare le cose sul serio. Lo abbiamo visto durante il TGS 2015 e abbiamo chiacchierato con il producer, che ci ha raccontato diversi dettagli riguardo la produzione.

Attack on Titan è il tentativo di fare uno spin-off fatto bene della popolare serie!

Non il solito musou

Dietro al progetto c'è Koei Tecmo. Prima che pensiate al solito musou, fermatevi un istante a riflettere: l'anime di Attack on Titan (il gioco parte dalla versione animata, piuttosto che dal manga) propone situazioni all'esatto opposto, dove tanti guerrieri uniscono le forze per sconfiggere un solo o comunque pochi, temibilissimi avversari. Il gioco fa esattamente lo stesso, mettendoci nei panni di Eren, ponendoci accanto alcuni compagni controllati dall'intelligenza artificiale e una manciata di avversari per volta da abbattere a suon di colpi di spada.

Ambizioni giganti?

La demo mostrata al TGS ha evidenziato come l'insediamento sarà liberamente esplorabile, a piedi ma soprattutto con il sistema di movimento 3D, necessario anche per circondare e colpire i nemici. Purtroppo, non avendolo potuto provare non sappiamo esattamente come funziona il sistema di controllo ma è probabile che una volta sollevati in aria, basti spostare la telecamera per procedere in quella direzione e di certo, quando al cospetto del gigante, occorre agganciarlo per poi iniziare a girarci attorno. A quel punto vengono evidenziati i suoi punti deboli, tra cui quello sulla parte posteriore del collo da colpire per eliminarlo definitivamente, e inizia un balletto in cui schivare i suoi colpi e trovare il giusto tempismo per affondare le nostre lame nella sua carne. Dalla dimostrazione sembra che questo processo sia piuttosto immediato e d'altra parte è improbabile che lo sviluppatore giapponese voglia complicare troppo le meccaniche, puntando anzi su un prodotto adatto a tutti. Parlando con un rappresentante dell'azienda ci è stato spiegato che l'avventura si svilupperà seguendo la prima stagione della serie animata, quindi dobbiamo aspettarci anche delle sequenze al di fuori della città, nelle pericolosissime aree circostanti. Anche qui dovrebbe essere garantita grande libertà di movimento, ma attendiamo ovviamente di provarlo con mano per verificare la cosa. Abbiamo appreso che, nonostante sia una sorta di open world, ci saranno comunque delle missioni da completare in sequenza, intervallate da scene animate, dialoghi e anche una qualche sorta di sistema di crescita. Tutto come da copione, insomma.

Purtroppo per avere maggior dettagli occorre avere ancora un po' di pazienza. Bocche cucite anche sulle modalità di gioco: di sicuro la Storia sarà il fulcro dell'esperienza ma non mancheranno nemmeno delle opzioni online, ci è stato detto, che d'altronde si inserirebbero benissimo nel contesto della serie.

Ambizioni giganti?

Graficamente la demo si è distinta per un look davvero molto vicino a quello di riferimento, soprattutto per quanto concerne i personaggi ma anche, in generale, per la città. Purtroppo ci è sembrato di capire che gli edifici non si distruggeranno, cosa che invece accade molto spesso al passaggio dei giganti nell'anime, elemento che potrebbe togliere qualcosa alla verosimiglianza delle battaglie. L'obiettivo è quello di far girare l'azione a sessanta fotogrammi al secondo su PlayStation 4, che è anche la principale piattaforma di sviluppo, mentre la fluidità sarà dimezzata su PlayStation 3 e PlayStation Vita. Una decina di minuti di gameplay non bastano certo a farsi un'idea complessiva di quello che Attack on Titan sarà e Koei Tecmo è intenzionata a centellinare le informazioni. Se dovessimo sbilanciarci, ci è sembrato possa trattarsi di un buon fan service, visivamente solido e in grado di riportarci alle sensazioni del materiale di riferimento. In attesa dell'uscita, che avverrà presumibilmente nel 2016 in Occidente, è bene che sappiate che le piattaforme sono solo per il momento quelle annunciate per il Giappone, quindi non è detto che, come accaduto per The Heroic Legend of Arslan, ne vengano poi rivelate altre. Il pensiero vola ovviamente a Xbox One e PC. A sei anni dalla prima apparizione del manga, è finalmente il momento di provare con mano cosa vuol dire spendere ogni istante della propria esistenza con il pericolo concreto di essere schiacciati, mangiati e fatti a pezzi da un gruppo di enormi essere decerebrati.

CERTEZZE

  • Finalmente un gioco dedicato alla serie fatto (apparentemente) bene
  • La città liberamente esplorabile
  • Tecnicamente sembra quantomeno fedele all'anime

DUBBI

  • Il sistema di controllo è da verificare
  • Manca l'interazione con l'ambiente che avremmo voluto