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Il lato portatile di Windows 10

Il riassunto di una ricca conferenza tutta dedicata alle novità del settore mobile di Microsoft che punta a fondersi con quello dei PC portatili per offrire un'esperienza a tutto tondo

SPECIALE di Mattia Armani   —   07/10/2015

Con una conferenza trasmessa in tutto il mondo, Microsoft ha presentato una nuova generazione di dispositivi sviluppata per sfruttare al meglio Windows 10 che promette un ecosistema comune e, di conseguenza, un'immensa libreria di applicazioni condivisa. Il problema da questo punto di vista riguarda l'uso di CPU specifiche per gli smartphone, e proprio per questo la compagnia di Redmond ha snellito la piattaforma Universal Windows per facilitare lo sviluppo di applicazioni in grado di girare su tutti i dispositivi. Ma la piena compatibilità non è garantita e purtroppo questa conferenza non ha chiarito i nostri inevitabili dubbi in merito alla questione anche se, per fortuna, le sorprese non sono mancate. La presentazione è iniziata con l'ovvio video promozionale dedicato agli ultimi prodotti targati Microsoft, da Hololens a Xbox One, dalle tecnologie per il fitness a quelle di condivisione. Successivamente Terry Meyerson, vicepresidente esecutivo del Windows and Devices Group, ha iniziato a snocciolare gli inevitabili dati di vendita, presentando un Windows 10 in ottima forma con 110 milioni di utenti attivi raggiunti in sole otto settimane, 120 anni di streaming, un miliardo di domande poste a Cortana e altrettanti accessi allo store Microsoft.

Microsoft attacca Apple trasformando gli smartphone in tablet e i tablet in PC

Tecnologia da indossare

Le cose si sono fatte più interessanti con l'annuncio delle applicazioni dedicate a Facebook, Instagram e Messenger, oltre a tante altre legate a servizi dedicati al trasporto, al cibo e al fitness. Prima di passare alla presentazione di nuovi dispositivi si è parlato anche di gaming, sebbene lo spazio dedicato a Xbox One fosse limitato al nuovo spot pubblicitario per la forte lineup natalizia della piattaforma. Niente di nuovo, insomma, anche se la presenza della console Microsoft in uno spazio dedicato a tutt'altro è stata importante per ribadire l'intenzione di creare un ecosistema interconnesso che speriamo possa sfruttare anche Hololens, la cui demo ha indiscutibilmente ravvivato l'ambiente.

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In questo caso al centro della presentazione c'è stato il gioco di realtà aumentata Project XRay. Uno sviluppatore è entrato in campo armato di visore e di un guanto ricreato virtualmente dal visore capace di cambiare funzione a comando. Debellato un attacco di piccoli robot, il nostro eroe si è trovato di fronte a un grosso ragno meccanico messo li per dimostrare le dimensioni degli ologrammi generabili dal dispositivo. Grafica e lentezza dell'applicazione non sono quelli a cui ci hanno abituato i giochi moderni, ma le creature hanno sorpreso la platea adattandosi in modo dinamico all'ambiente. Bisogna poi considerare che si tratta ancora di una demo, e che Hololens funziona esclusivamente utilizzando l'hardware integrato nel visore, che include audio spaziale e sensori decisamente complessi. Sensori su cui gli sviluppatori potranno finalmente iniziare a lavorare nel primo trimestre del 2016, utilizzando un kit di sviluppo che verrà messo a disposizione al prezzo di 3000 dollari. A questo punto i videogiochi sono passati in secondo piano in favore del wearable device Microsoft Band 2 che può già essere preordinato per 249 dollari e sarà disponibile il 30 ottobre. La nuova incarnazione del dispositivo non è altro che uno smartwatch decisamente avanzato con una forte attenzione per fitness e sport. Sempre in quest'ottica è stata aumentata la flessibilità dell'intero Microsoft Band, schermo ricurvo OLED incluso, mentre la conta dei sensori è arrivata a undici per un prodotto che include un GPS, può stimare il massimo consumo di ossigeno di chi lo indossa, misura i raggi ultravioletti, controlla i ritmi di riposo, misura le calorie consumate e incorpora un barometro. Una delle novità più interessanti è la piena compatibilità con molte delle applicazioni arrivate o in arrivo su Windows 10, che possono essere sfruttate appieno utilizzando lo schermo della "smartband". Gorilla Glass 3, supporto crossplatform con Android o iOS, integrazione di Cortana e le funzioni tipiche degli smartwatch completano il quadro permettendoci di passare al grosso della presentazione.

Il lato portatile di Windows 10

Un computer tascabile

L'arrivo sul palco di Panos Panay, vicepresidente del settore Surface Computing, ha dato il via all'effettiva presentazione dei nuovi dispositivi mobile Microsoft, a partire ovviamente dagli ampiamente previsti Lumia 950 e Lumia 950XL. Sviluppati con l'idea di trasformare il Lumia in un PC tascabile, i due dispositivi saranno disponibili a novembre e montano rispettivamente schermi OLED da 5.2 e 5.7 pollici con risoluzione 1440x2560. In entrambi i casi, inoltre, troviamo slot SD, presa USB Type-C, supporto anche per hard disk e la possibilità di rimuovere la batteria (da 3000 mAh per il primo e 3340 mAh per il secondo). Ma la dimensione non è l'unica differenza a distinguere i due dispositivi. Il prezzo parte dai 599 euro del Lumia 950 e arriva ai 699 euro del Lumia 950 XL, ed è ovviamente influenzato anche dall'hardware con il primo che monta un exacore Soc Qualcomm Snapdragon mentre il secondo fa addirittura sfoggio di un octacore.

Il lato portatile di Windows 10
Il lato portatile di Windows 10

Potenza in abbondanza dunque, con tanto di raffreddamento a liquido e 3GB di memoria per entrambi i dispositivi, che ci porta alla funzionalità più interessante. In combinazione con un Display Dock che aggiunge 3 porte USB per gli accessori e porta HDMI, è possibile agganciare i due smartphone a uno schermo per attivare la funzione Continuum. Questa non fa altro che sfruttare i dispositivi per creare un desktop sullo schermo secondario permettendo di sfruttare applicazioni come Office, con tanto di multitasking e con la medesima interfaccia di Windows 10 da desktop. In tutto questo il Lumia continua a funzionare regolarmente e può essere sfruttato indipendentemente da quello che succede sullo schermo secondario. Infine entrambi i nuovi dispositivi supportano il riconoscimento facciale Microsoft Hello (che sblocca automaticamente lo smartphone quando lo orientiamo nella nostra direzione) e supportano anche l'ultima versione della tecnologia Glance Screen, che permette di visualizzare informazioni a schermo con lo smartphone "spento" e quindi con un consumo praticamente nullo di batteria. Ma passiamo alle foto che sono state un cavallo di battaglia degli smartphone Lumia e continuano a esserlo per questi dispositivi equipaggiati con fotocamera anteriore da 5MP e fotocamera posteriore da 20MP dotata di stabilizzatore di quinta generazione, ottica Zeiss, triplo flash RGB e un pulsante tutto dedicato agli scatti. Al netto di problemi di compatibilità delle applicazioni ci troviamo, insomma, di fronte a prodotti che promettono di soddisfare ogni esigenza, con un prezzo inferiore rispetto a quello dei top di gamma di Apple, l'ovvia seppur difficile preda a cui Microsoft sta mirando. Ma chi volesse entrare nel mondo dei dispositivi studiati per Windows 10 senza spendere un occhio della testa potrà contare, a dicembre, sul più modesto Lumia 550, che con il suo costo di 139 dollari assicura alla serie Lumia la presenza in una fascia di mercato che Microsoft tratta piuttosto bene.

Surface vs MacBook

L'ultima parte della conferenza si è concentrata su Surface, e in questo caso l'attacco nei confronti di Apple si è fatto lapalissiano. La nuova serie Surface Pro 4, disponibile in preordine e in arrivo il 26 ottobre, è stata paragonata direttamente ai MacBook Air, e secondo Microsoft il vantaggio in termini prestazionali, presumibilmente calcolato paragonando i modelli base, sarebbe addirittura del 50%. Ovviamente non sono stati forniti i parametri specifici utilizzati per i test ma si tratta comunque di un numero importante che si inserisce in un quadro piuttosto goloso. I nuovi Surface Pro 4 promettono il 30% di performance in più rispetto alla generazione precedente, supportano il riconoscimento facciale Microsoft Hello, includono un lettore di impronte digitali, montano CPU Intel Skylake, promettono prestazioni spinte grazie al raffreddamento ibrido e garantiscono consumi più ridotti. Le specifiche includono inoltre un sottilissimo pannello Gorilla Glass da 12.3 pollici per 0.4mm capace di mostrare 5 milioni di pixel con una densità di 267PPI. Parliamo di una generosa risoluzione da 2736x1824 pixel da sfruttare punto per punto con la penna che gode di un chip dedicato ad aumentarne la precisione, include una "gomma" per cancellare, 1024 livelli di pressione e un totale di 5 punte per adattarsi a qualsivoglia necessità lavorativa. Purtroppo non è ricaricabile ma Microsoft ha garantito un anno di autonomia e molteplici utilizzi grazie all'interfaccia Windows 10 che consente di prendere appunti in tutte le applicazioni compatibili e permette di usare la penna sia per scrivere che per attivare la varie funzioni, contemporaneamente.

Il lato portatile di Windows 10
Il lato portatile di Windows 10

Non risulta difficile immaginare la creazione di una presentazione dinamica da visualizzare su un grande schermo grazie al Display Dock esterno, che include due prese Display Port da 4K, cinque porte USB e collegamento ethernet. Per quanto riguarda lo spazio di memoria, non abbiamo idea delle specifiche del modello di riferimento ma Microsoft ha parlato di un massimo di 16GB di RAM e di 1TB di memoria SSD che dovrebbero soddisfare qualsiasi esigenza immaginabile per un prodotto di questo tipo. Presumiamo che i dati si riferiscano al modello presentato, la variante base Intel Core M3 con 4GB di memoria e 128GB di SSD che costerà da noi 1029 euro, un prezzo non certo economico ma commisurato alle presunte prestazioni di un dispositivo che includerà una cover tutta nuova. Quest'ultima includerà una tastiera retroilluminata e corredata con switch meccanici per i tasti, trackpad in vetro più grande con multitouch a 5 punti, 9 ore di video playback offline per il modello con Core i5, telecamera da 8MP, cornice tarata al micron per mantenere le stesse dimensioni del Surface Pro 3 e tasti ben distanziati per facilitare la scrittura rapida. A quanto pare, almeno stando a quanto abbiamo visto durante la conferenza, il modello base è in grado di gestire in tempo reale un progetto da duecento componenti ed è solo un assaggio di una lineup che offrirà anche Core i5 da 128 e 256GB di SSD per arrivare fino al modello con Core i7, 16GB di memoria e 512GB di spazio che costerà 2199 dollari e che quindi, in Europa, arriverà probabilmente vicino alla mostruosa soglia dei 2500 euro. E chi può contare su un un ricco conto in banca potrà puntare ancora più in alto con il modello da 1TB di SSD, il cui prezzo, inevitabilmente altissimo, è ancora un mistero. A questi livelli, purtroppo, l'incremento di spazio su disco non è commisurato ai prezzi ed è qui che interviene la sorpresa di Microsoft per chi vuole prestazioni di alto livello rinunciando ai soli 8.4mm di spessore del Surface Pro 4. A partire dal nome: il Surface Book, già prenotabile e in arrivo il 26 ottobre, rappresenta un attacco diretto a Apple nella forma di un laptop con un meccanismo di apertura dello schermo avveniristico, CPU Skylake, tastiera illuminata e GPU GeForce di ultima generazione. Il trackpad, lo schermo da 10 punti multitouch, la Surface Pen, la gamma di SSD, le telecamere e la tecnologia del pannello sono i medesimi del Surface Pro 4 così come la definizione da 267 pixel per pollice garantiti dallo schermo da 13.5 pollici con risoluzione 3000x2000. In questo caso la tastiera è stata ancora più curata, e la sopresa è che si può comunque separare dallo schermo, tra l'altro in modo estremamente naturale, anche se così facendo il Surface Book può sfruttare solo la GPU integrata della CPU. Ma è anche possibile girare il pannello incastrarlo al contrario nella base, alta 7.7 millimetri, andando a creare un tablet piuttosto spesso ma incredibilmente potente vista la capacità. Anche in questo caso Microsoft ha voluto fare un paragone diretto con Apple parlando di prestazioni doppie rispetto al MacBook Pro, ma in questo caso i prezzi sono più elevati della concorrenza. La versione con GPU discreta e 8GB di RAM parte da 1899 dollari mentre il modello base, da 1499 dollari, si deve accontentare del chip grafico integrato del Core-i5. Il modello di punta con 16GB di memoria e 512 di disco costa invece 2699 dollari e anche per il Surface Book ci sarà un modello con 1TB di SSD il cui prezzo è ancora un mistero, e probabilmente è meglio così per le nostre coronarie.