In un mercato saturo ed estremamente competitivo, il primo impatto è fondamentale: si tratta di un assunto universalmente riconosciuto, ma che dev'essere in qualche modo sfuggito ai ragazzi di Illogika, visti i minuti iniziali di Subaeria.
Una volta lanciato il gioco, infatti, troviamo ad accoglierci un menu principale davvero brutto, praticamente di grado amatoriale; ma in verità è la fase introduttiva nella sua interezza a far venire voglia di spegnere tutto e procedere a una repentina disinstallazione, complice un gameplay confusionario e una grafica mediocre, resa appena leggibile dall'applicazione di un filtro in stile "tubo catodico", con il nostro avatar visualizzato esattamente dall'alto che si muove all'interno di un ambiente ostile, presidiato da guardie robotiche. Non appena si incorre nel game over, per fortuna, l'incubo finisce e ci vengono presentati i veri protagonisti di Subaeria, un gruppo di quattro personaggi che avremo modo di controllare nel corso di una campagna in single player che punta su due fattori per coinvolgere l'utenza: un sistema procedurale per la generazione degli stage, in grado di rendere l'esperienza sempre diversa, e la possibilità di accedere a finali multipli in base alle scelte che faremo durante l'avventura.
Subaeria è un action puzzle dall'approccio affascinante e originale, ma necessita ancora di tanto lavoro
Io sono Styx
Messo da parte il primo, pessimo impatto con il gioco, per fortuna le cose migliorano rapidamente, a cominciare proprio dal comparto visivo.
Lo stile degli artwork è infatti gradevolissimo, con personaggi molto ben caratterizzati, e la stessa grafica in-game risulta sostanzialmente migliorata rispetto alla fase introduttiva, priva di quell'orribile filtro e caratterizzata da una visuale lievemente a tre quarti, che mostra dunque qualcosa di più che non la testa e le spalle di quella che, per il momento, è l'unica protagonista dell'avventura, Styx. La ragazza si ritrova di punto in bianco a dover fuggire fra i corridoi e le stanze dell'enorme struttura sottomarina in cui è ambientato il gioco, con l'obiettivo di raggiungere una zona libera dal controllo delle macchine. La sua missione, però, sarà tutt'altro che semplice: segnalata agli androidi che presidiano le varie zone e priva di equipaggiamento, al di là del piccolo drone volante che l'accompagna, dovrà fare in modo che i suoi nemici robotici si eliminino a vicenda o finiscano sulle trappole laser di cui le location sono piene. Con un'accortezza: agire sulla base dei colori che contraddistinguono i robot e gli elementi dello scenario, perché tonalità uguali non possono nuocersi. Nella pratica, ciò si traduce in un action game con visuale dall'alto (lievemente a tre quarti, come detto) in arena, con un rimando ai twin analog shooter per quanto concerne il controllo di Styx e del suo drone, assegnati rispettivamente allo stick analogico sinistro e a quello destro del controller.
Azione indiretta
Il concetto su cui si basa il gameplay di Subaeria è quello dell'azione indiretta, di puzzle estremamente dinamici (considerata la rapidità di alcune guardie robotiche) che vanno risolti in pochi istanti per non subire danni eccessivi e terminare anzitempo la partita, che peraltro allo stato attuale non può essere salvata.
Il giochetto del "ricomincio da capo" viene sfruttato dagli sviluppatori per far comprendere meglio alcuni meccanismi, su tutti la già citata struttura procedurale dei livelli, che presentano elementi differenti ma in effetti finiscono per somigliarsi un po' troppo, vista la penuria di modelli di partenza. E così ci si ritrova più volte ad affrontare gli androidi "aspirapolvere" dotati di lame rotanti che colpiscono una struttura centrale di casse e barili, e che possono essere sconfitti solo inserendo un oggetto all'interno di un dispositivo; oppure quelli che girano attorno a un "recinto" chiuso da fili energetici, contro cui bisogna far finire i nemici; o ancora la stanza con la zona sopraelevata e le transenne, in cui sistemare torrette e altre unità ostili. Viene fornita una certa libertà sul fronte della narrazione, nel senso che è possibile accedere al dialogo con tanti PNG (i testi, però, sono solo in inglese) oppure semplicemente non farlo e limitarsi alle informazioni necessarie per poter proseguire da un settore all'altro, nell'ottica di un percorso che risulta senz'altro impegnativo ma che può essere completato nel giro di due ore.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: AMD FX 8320
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 970 Jetstream
- Memoria: 8 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows 10
Requisiti minimi
- Processore: Intel Core i5-650, AMD Phenom II X4 945
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 470, AMD Radeon HD 6870
- Memoria: 4 GB di RAM
- Hard disk: 4 GB di spazio richiesto
- Sistema operativo: Windows Vista a 64 bit
L'accesso anticipato
Che l'esperienza di Subaeria sia ancora largamente incompleta appare evidente, e non solo per la presenza di un unico personaggio rispetto ai quattro che andranno a comporre il roster definitivo. Menu iniziale a parte, infatti, ci sono diversi aspetti del titolo di Illogika che necessitano di poderose limature: il controllo dell'avatar, spesso "scivoloso" e impreciso, ma anche elementi cardine del gameplay come l'uso del drone, a cui possiamo assegnare due abilità il cui funzionamento, però, non viene indicato.
Ci sono poteri che consentono di ripristinare l'energia vitale del personaggio, bloccare i droni ostili o farli "impazzire", sfruttare un sistema di mimetizzazione per muoversi indisturbati o cambiare il colore degli apparecchi perché possano colpirsi a vicenda, ma bisogna appunto fare delle prove per capire con cosa si ha a che fare, il che è tutto fuorché intuitivo. Tanto che spesso ci si "dimentica" completamente del drone e si procede senza poteri, sfruttando unicamente il sistema di mira delle guardie robotiche per indurle a scontrarsi fra di loro o a finire sui laser. In tal senso la capacità del personaggio di saltare si rivela più utile rispetto allo scarto laterale, che però nelle intenzioni degli sviluppatori dovrebbe essere la manovra principe per evitare gli attacchi. Insomma, ci sono varie cose che non quadrano e che riguardano gli aspetti fondamentali dell'esperienza, non elementi di contorno. È doveroso aggiungere che si verificano inspiegabili, poderosi cali di frame rate in alcune situazioni, e che le opzioni grafiche non fanno che sottolineare come il prodotto sia attualmente ben poco ottimizzato, considerando la scarsa complessità della grafica ma la sua incapacità di girare in modo fluido sulle configurazioni di fascia medio-bassa. Insomma, Subaeria è un titolo certamente originale e dotato di evidenti potenzialità, ma in questo momento non ci sentiamo di consigliarne l'acquisto: aspettiamo di vedere come (e se) gli sviluppatori lo miglioreranno nei prossimi mesi.
Conclusioni
Multiplayer.it
Lettori
ND
Il tuo voto
PRO
- Idea di base interessante e originale
- Bello lo stile degli artwork
- Il sistema procedurale lo rende vario...
CONTRO
- ...ma i modelli di riferimento sono pochi
- Gameplay confusionario e "scivoloso"
- Menu iniziale inguardabile, scarsa ottimizzazione tecnica