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Sangue e merda

La prima prova di Carmageddon: Max Damage mostra pregi e difetti di sempre

PROVATO di Umberto Moioli   —   24/03/2016
Carmageddon: Max Damage
Carmageddon: Max Damage
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"I bersagli in movimento di tutte le età, forme e specie rendono Carmageddon una festa al massacro pedonale di eguali opportunità. Divertiti a massacrare le nonnine, lanciare le monache, far rimbalzare le ragazze in costume da bagno... Senza dimenticare i pedoni in sedia a rotelle, quelli in scooter e in bicicletta... e anche gli orsi, i pinguini, gli alieni e tanti altri ancora". Con descrizioni del genere, tradotte sul sito ufficiale italiano da qualcuno reduce da un party andato un po' oltre, non potevamo che avvicinarci al test di Carmageddon: Max Damage con trepidazione. Il primo impatto è stato all'altezza delle aspettative: veniamo accolti nella stanza di un hotel di San Francisco da un simpatico rappresentante di Stainless Games con una maglietta e una bottiglia di whisky, simile probabilmente a quella bevuta da chi ha redatto il testo di cui sopra, fatti sedere su una comoda poltroncina e, ancora sobri, invitati a provare con mano l'atteso ritorno della serie su console. Com'è andata? Be', di certo anche questa volta la serie farà discutere...

Carmageddon: Max Damage rappresenta il ritorno della serie su console: sarà pronta al salto?

Prendo la vecchia

Carmageddon ha sempre funzionato - e in questo senso ancora funziona - perché permette di spegnere il cervello: ti metti alla guida di uno strampalato bolide, te ne freghi della realizzazione mediocre, acceleri al massimo e punti i primi pedoni che ti attraversano la strada, incurante degli avversari e dei punteggi, impegnato solo a veder esplodere i rozzi modelli poligonali in una nuvola di sangue. Divertente certo, in fondo lo è sempre stato, e forse non necessita nemmeno di grandi accorgimenti per continuare a vendere. Differente è il discorso se si prova ad analizzare l'offerta da un punto di vista qualitativo.

Sangue e merda
Sangue e merda

Carmageddon: Max Damage propone un gran numero di auto, piste e modalità prese dal recente Armageddon, uscito esclusivamente su PC, vi aggiunge un po' di contenuti e soprattutto si prepara a sbarcare su console, dove la serie è stata meno presente nel corso degli anni e c'è un bacino di potenziali curiosi molto vasto. Durante la quindicina di minuti spesi pad alla mano abbiamo corso alcune gare, verificando come la formula sia sostanzialmente immutata: le corse a checkpoint possono essere vinte arrivando primi oppure distruggendo gli avversari, ma si accumulano anche punti stendendo i pedoni. Le mappe sono piuttosto articolate, prevedono salti, passaggi segreti e più piani in verticale da esplorare. Non mancano ovviamente i power up con cui far saltare per aria gli avversari, sbalzarli via e distruggerli, mentre noi possiamo spendere i crediti accumulati per riparare al volo la vettura scelta tra le trenta disponibili. La modalità Carriera propone sedici scenari differenti da completare, purtroppo però non l'abbiamo potuta provare quindi dovremo astenerci da ogni giudizio fino al momento del lancio. Idem per il multiplayer online, frangente in cui un'impostazione così scanzonata e sui generis dovrà dare il meglio di sé. Per il momento possiamo però affermare con sicurezza che da qui al 3 giugno, giorno di uscita nei negozi, andrà fatto un lavoro di ottimizzazione notevole. Il frame rate su PlayStation 4 era, senza giri di parole, disastroso: continui rallentamenti, brusche discese verso livelli di fluidità inaccettabili e la sensazione generale che i programmatori ancora non padroneggino al meglio i due hardware casalinghi di Sony e Microsoft. E il tutto sembra ingiustificato alla luce di una componente visiva spoglia, un'immagine sporca e l'assenza di tutti quei dettagli a cui oramai siamo abituati dalla corrente generazione di console. Resta il divertimento e l'unicità del concept, anche dopo tanti anni, ma da soli questi elementi non possono bastare, a prescindere dal prezzo e dalle modalità con cui verrà venduto. Vecchiette, monache, orsi, pinguini e alieni meritano un trattamento migliorie, e Stainless Games dispone di appena un paio di mesi per garantirglielo.

CERTEZZE

  • Ottimo, al solito, per sfogare la propria follia omicida
  • Diversi contenuti...

DUBBI

  • ...ma poche nuove idee
  • Tecnicamente molto, molto indietro