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Bannati da Twitch

Scopriamo i titoli di cui non si può fare alcuno streaming su Twitch

SPECIALE di Simone Tagliaferri   —   08/05/2016

Twitch osserva una strana politica riguardo ai giochi banditi dai suoi streaming. Se da una parte è logico che vengano fermati quelli vietati ai minori, dall'altra il blocco di alcuni titoli appare arbitrario e un po' ipocrita.

Certi giochi meritano il ban
Certi giochi meritano il ban

La lista nera dei titoli invisi a Twitch non è in realtà molto nutrita. In totale parliamo di ventisette tra singoli videogiochi e serie (i prodotti pornografici non vengono contati, perché il loro divieto è implicito). Pochi, se pensiamo alla quantità di giochi che vengono pubblicati settimanalmente tra PC e console. Viene quindi spontaneo chiedersi cosa abbiano di così scandaloso questi ventisette per meritarsi tanto onore. Facile dire che il problema principale è la rappresentazione della sessualità che, ammettiamolo, in alcuni casi è davvero controversa. Ad esempio 3DXChat non fa mistero di essere una chat pornografica in cui gli avatar degli utenti possono accoppiarsi in modi fantasiosi ed estemporanei. In effetti viene da chiedersi perché ne è stato specificato il bando, dato che rientra tranquillamente nella categoria dei software per adulti. Lo stesso si può dire delle serie "Artificial Girl" e "Artificial Academy", che sono dei simulatori di appuntamenti in cui il sesso è centrale nell'esperienza di gioco. In entrambe l'obiettivo è sempre sedurre un qualche partner con cui sperimentare diverse tecniche sessuali per raggiungere l'orgasmo. Cambia solo lo scenario. Comprensibile anche il ban di "Battle Reaper", picchiaduro a incontri del 2002 in cui le lottatrici si strappano i vestiti di dosso combattendo come se fossero tessuti con la carta velina. A caratterizzarlo, comunque, è una modalità extra che consente di molestare le ragazze, fortunatamente rimossa dal seguito. Da notare che tutti i titoli citati, cui possiamo aggiunge "RapeLay", sono della stessa software house giapponese: Illusion. Parlando proprio di RapeLay non è difficile capire che una visual novel in cui l'obiettivo è tormentare e stuprare tre donne potrebbe creare qualche problema di troppo a Twitch.

Leggete questo speciale dedicato ai titoli bannati dagli streaming di Twitch

Padre Pio in BMX

Non crediamo che ci sia bisogno di spiegare perché un gioco chiamato "Suck My Dick or Die!" sia stato bannato. Allo stesso modo non c'è da rimpiangere l'esclusione di "The Guy Game", un pessimo quiz in cui si viene premiati a colpi di tette.

BMX XXX deve la sua fama ai suoi... contenuti
BMX XXX deve la sua fama ai suoi... contenuti

"Purin to Ohuro", invece, è ambientato in una vasca da bagno in cui ci si può divertire ad afferrare le mammelle di una bella ragazza riprodotta in 3D, che volendo si può maltrattare in vari modi. Finora c'è davvero poco di ludico da rimpiangere o per cui stare troppo a recriminare e non sarà certo "Witch Trainer" a farci cambiare idea. Di che si parla? Riassumendo è un hentai gratuito in cui bisogna accoppiarsi in modi vari ed eventuali con una simil Hermione. Si, proprio quella di Harry Potter. No, niente Emma Watson. Cobra Club è stato invece incluso nella lista perché permette di personalizzare un uomo completamente nudo e fotografarne le grazie davanti a uno specchio. Fingetevi donna su Twitter e vi arriveranno decine di foto simili in un batter d'occhio (c'è gente che se non mostra il pisello a qualcuno almeno una volta al giorno non digerisce). Guarda un po', nella lista c'è anche il famigerato "BMX XXX" di Acclaim, diventato famoso nel 2002 per l'eccessivo uso di donne nude e per la denuncia ricevuta dal mai troppo compianto Dave Mirra, che avendo prestato il suo nome agli altri BMX si sentì offeso da questa robaccia. Abbiamo esaurito tutti i titoli che meritano il bando da Twitch? Macché. I due italianissimi "Grezzo" dove li mettiamo? È vero che sono titoli molto simpatici, presi nel modo giusto, però sono pieni di bestemmie e di Padre Pio. Ah, e c'è pure Vasco Rossi, quindi il ban ci sta. Va bene, fin qui le scelte di Twitch sono da considerarsi ineccepibili. Ammettiamolo, probabilmente anche alcune scene di "Kamidori Alchemy Meister", visual novel fantasy con contenuti eroge, non sono adatte agli streaming. Lo stesso discorso è fattibile per "Dramatical Murder", visual novel con contenuti yaoi che potrebbe sconvolgere qualche fan di Donald Trump. Quindi dov'è il problema?

Ci sono capezzoli e capezzoli

Di fronte all'elenco di titoli appena fatto, è facile porsi una domanda: siccome sono stati vietati tutti i videogiochi vietati ai minori, perché riportare a parte proprio questi? Ad esempio di visual novel con contenuti erotici di ogni genere ne esistono a centinaia, alcune molto più spinte di quelle elencate. Si sono voluti dare degli esempi?

Non è di gran classe, ma non è peggiore di molti altri titoli ammessi su Twitch
Non è di gran classe, ma non è peggiore di molti altri titoli ammessi su Twitch

Chissà... Comunque, se fino a questo momento si è parlato di prodotti effettivamente vietati, alcuni di quelli restanti pongono un grosso problema di arbitrarietà. Prendiamo ad esempio "HunieCam Studio" e "HuniePop", titoli con contenuti sexy, ma non più di altri. L'affermazione non è categorica come sembra: in caso di presenza di contenuti pornografici, Valve non ne avrebbe mai permesso la vendita su Steam. È vero che di HuniePop esiste anche una versione più esplicita, ma perché non bandire solo quest'ultima? Possibile che si siano volute censurare delle ragazze in lingerie? Se così fosse, si dovrebbero impedire gli streaming della maggior parte dei titoli tripla A, a partire da Grand Theft Auto V (in cui ci sono anche scene di sesso), passando per The Witcher 3: Wild Hunt, fino ad arrivare a Fallout 4. Ovviamente noi non stiamo chiedendo il bando di questi giochi, ci mancherebbe altro, solo che di fronte a un provvedimento restrittivo viene naturale chiedersi su quali regole sia fondato. Discorso identico per la serie Sakura, completamente bandita da Twitch. Quindi niente Sakura Angels, Sakura Beach 1 e 2, Sakura Santa, Sakura Spirit, Sakura Fantasy e Sakura Swim Club? Proprio no. Ma come mai? È vero che sono delle visual novel che puntano tutto sui contenuti ecchi (soft erotici) e noi per primi le abbiamo aspramente criticate recensendole, ma obiettivamente non sono più spinte di altre tranquillamente ammesse agli streaming. Per riprendere un esempio già fatto, in The Witcher 3 si vedono spesso i capezzoli dei personaggi femminili, mentre nei Sakura no. Cosa ha fatto scattare la censura?

Discriminazioni violente

Ma le scelte arbitrarie non si fermano qui. Ad esempio perché è stato escluso Rinse and Repeat di Robert Yang? Solo perché è un gioco vicino alla cultura LGBT in cui bisogna lavare un uomo sotto la doccia cercando di sedurlo? Lo sviluppatore è lo stesso di Cobra Club, ma se in quel caso il bando era motivato con l'esposizione del membro maschile, in questo è davvero difficile trovargli una giustificazione, visto che non ci sono contenuti espliciti (i membri sono coperti da pixel). Anche "What's under your blanket!?", una specie di simulatore di masturbazione, per quanto insulso, mostra poco o nulla e affronta il suo tema in tono divertito e non certo morboso. Non è nemmeno vietato ai minori... Ricordate Second Life? Be', è stato bandito anche lui.

Va bene, è una psicopatica, ma se la isoliamo peggiora.
Va bene, è una psicopatica, ma se la isoliamo peggiora.

Il mondo virtuale per eccellenza non ha spazio su Twitch. Il motivo è sempre il sesso, come lo è per Criminal Girls, in cui si sculacciano delle ragazze tra un livello e un altro, e per Fahrenheit: Indigo Prophecy - Director's Cut (sì, proprio quello di Quantic Dream), in cui ci sono alcune scene d'amore tra i protagonisti completamente nudi (ma senza parti intime in mostra). Insomma, come al solito è la sfera sessuale a scatenare per prima gli istinti censori. L'obiettivo è chiaro: non generare polemiche con certi ambienti sociali e politici. A questo punto non dovrebbe stupirvi sapere che sono molti di meno i videogiochi vietati per via dei loro contenuti violenti. Su Twitch ne vengono esplicitati tre: Hatred, in cui l'obiettivo è massacrare più civili possibili; Manhunt 2: Uncut, action di Rockstar in cui si prende parte a un reality show sanguinario; e Yandere Simulator, in cui si guida una ragazza psicopatica disposta a uccidere per avere l'esclusiva amorosa sul suo Senpai. Si tratta sicuramente di tre videogiochi estremi, ma sono davvero più violenti di altri? Ad esempio nella serie GTA non possiamo investire e uccidere i civili (come in molti altri free roaming, del resto)? In Yandere Simulator si tortura? Vero, ma succede anche in Grand Theft Auto V. In Manhunt c'è tanto sangue? Come in molti altri videogiochi del resto. Viene il sospetto che i titoli banditi lo siano per la gratuità delle situazioni che propongono. Ciò non toglie che sarebbe giusto chiarire i motivi per cui alcuni giochi subiscono un simile trattamento, mentre altri no. Qualcuno potrà dire che Twitch è un'azienda privata e che quindi può seguire le regole che vuole. In parte è corretto, ma il suo rivolgersi giornalmente a milioni di spettatori rende necessaria una maggiore trasparenza sui criteri adottati nel prendere certi provvedimenti. È probabile che in pochi rimpiangano l'assenza dagli streaming dei giochi elencati, ma non è questo il punto. Più importante, invece, capire se il successo e gli investimenti siano un salvacondotto che porta il servizio a chiudere uno o entrambi gli occhi sui contenuti di certi prodotti. Sarebbe ironico, nevvero?