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La gravità non è uno scherzo

Al TGS abbiamo avuto la possibilità di provare nuovamente Gravity Rush 2

PROVATO di Antonio Fucito   —   15/09/2016
La gravità non è uno scherzo

Nel quartiere di Shinagawa, a pochi minuti dalla stazione dei treni omonima, ci sono due grattacieli che ospitano alcuni dipartimenti di Sony. In uno di questi edifici ci sono i SIE Japan Studio, conglomerato di composizione misteriosa perché al suo interno vi sono una moltitudine di team di sviluppo, ognuno legato a titoli specifici o di supporto per videogiochi di terze parti. Nella giornata odierna siamo stati ospitati dal produttore giapponese proprio da queste parti per giocare Gravity Rush 2 e assistere ad una presentazione, tenuta dal direttore creativo Keiichiro Toyama. Il primo capitolo è arrivato qualche settimana fa in versione Remastered su PlayStation 4, in Giappone è stato reso gratuito per gli abbonati PlayStation Plus ed in generale è stato apprezzato dalla critica fin dalla sua uscita originale su PlayStation Vita, purtroppo non accompagnata da vendite di un certo rilievo. Poco importa ai fini del nostro articolo, comunque: Gravity Rush 2 promette decisamente bene e si trova nelle ultime fasi di sviluppo; il 2 dicembre arriverà su PlayStation 4 assieme al supporto per la neonata PlayStation 4 Pro, previsto per tutti i titoli che usciranno in seguito all'arrivo della console nei negozi.

Al Tokyo Game Show abbiamo avuto la possibilità di provare nuovamente Gravity Rush 2

Di palo in frasca

La nostra prima prova di Gravity Rush 2 è avvenuta durante la scorsa Gamescom di Colonia, la demo presente negli uffici di Japan Studio era sostanzialmente simile, ma con qualche miglioria nella telecamera e una missione extra ad accompagnare il tutorial iniziale. I primi passi si muovono all'interno città di Heskeville, riveduta e corretta in termini di dimensioni, dettaglio grafico e densità di oggetti/popolazione. Ci sono voluti pochi minuti per ambientarsi con i comandi e i due stili di combattimento per Kat, la protagonista principale: quello Lunar, che permette di muoversi in agilità e velocità, controllando la forza di gravità a proprio piacimento; e quello Jupiter, che "appesantisce" la protagonista, ne rallenta i movimenti ma aumenta la forza e la pericolosità dei colpi a disposizione. La forza di gravità viene controllata mediante i dorsali superiori, nello specifico R1 per librarsi in aria e poi dirigersi verso il punto inquadrato con l'analogico destro, anche per camminare in verticale sui muri e in tutte le altre direzioni; L1 permette invece di lasciarsi cadere subendo la forza di gravità naturale, e quindi muoversi come in tutti gli altri action ai quali siamo abituati.

La gravità non è uno scherzo

Ovviamente ci si può fermare in aria, cambiare direzione in movimento e utilizzare tutta una serie di attacchi sfruttando la stessa forza di gravità, come quello denominato Wormhole Kick, che si esegue agganciando a distanza in automatico il nemico e premendo il tasto quadrato, per raggiungerlo con un colpo caricato e spesso letale. Quando si è a terra, invece, è possibile premere il tasto cerchio per creare un campo di stasi e controllare quattro oggetti (o più) dello scenario, in maniera tale da scaraventarli contro i Navi, i nemici già visti nel primo capitolo, e altri avversari che si incontreranno durante il corso dell'avventura. Dopo aver portato a termine il tutorial, ci è stata proposta una missione secondaria invero piuttosto breve, denominata Cargo Rescue: inizialmente abbiamo scovato la posizione di alcune persone che avevano rubato il carico ad un amico di Kat, poi siamo stati attaccati da diversi Navi fino ad uno più grande, con tanto di energia visibile a mo' di boss. Rispetto alla precedente prova, la telecamera ci è parsa essere meno nevrotica, ma ancora migliorabile: è possibile centrarla con R3, fa le bizze soprattutto quando ci si trova all'interno di combattimenti e ci si muove in tondo per evitare gli attacchi avversari. Bello senza riserve, invece, il resto del comparto tecnico, che propone un mondo colorato, dettagliato, dallo stile particolare e piacevole, assieme ad una distanza visiva che permette di apprezzare l'ottimo salto grafico ottenuto rispetto al primo capitolo. La presentazione che si è tenuta in seguito alla della nostra prova se vogliamo è stata più interessante, perché ha visto Keiichiro Toyama dilettarsi, pad alla mano, nel mostrare fasi avanzate, mentre al contempo dava informazioni aggiuntive sul titolo.

La gravità non è uno scherzo
La gravità non è uno scherzo

Innanzitutto si è parlato di due nuovi personaggi, Kali Angel e Durga Angel, angeli guardiani che utilizzano la cristallizzazione rispettivamente per rigenerarsi e creare delle ali per volare. Non sappiamo ancora bene quale sarà il loro ruolo nella storia, per il resto il gioco rivelerà finalmente le origini complete di Kat e metterà sul piatto il ritorno del Dottor Braham, colui il quale ha aiutato il ritorno alla normalità di Heskeville dopo essere sprofondata nel caos. Mr. Toyama ha mostrato anche la casa di Kat, identica almeno inizialmente a quella del titolo originale ma personalizzabile con un numero maggiore di mobili e gadget. La stessa protagonista disporrà di una varietà di costumi più ampia, non mancherà nemmeno il Photo Mode, all'interno del quale si possono posizionare alcuni oggetti e un treppiede per i selfie: rispetto a modalità simili presenti altrove, vi sono alcune missioni secondarie che richiedono di scattare foto in determinate condizioni o con sfondi specifici, allo scopo di ottenere bonus come oggetti o altro. La demo è proseguita con un tour di alcune delle ambientazioni che saranno presenti, anche perché Gravity Rush 2 sarà grande quasi il triplo rispetto all'originale. Si parte dal distretto business posto in alto, passando per accampamenti ispirati come realizzazione a città messicane ed asiatiche, per arrivare ai bassifondi - sempre in aria - che presentano uno stile grafico più cupo e decadente, proprio come ci aspetterebbe, purtroppo, in città futuristiche sviluppate in verticale. Novità assoluta di questo secondo capitolo è la possibilità da parte della protagonista principale di distruggere insediamenti minerari e ottenere in cambio gemme e talismani. A questa parte del gioco, rappresentata da un'ambientazione specifica posta in basso all'interno di una tempesta gravitazionale, vi si accede mediante una quest che ci è stata mostrata brevemente. Man mano che si esplora l'area è possibile rivelare nuove sezioni con insediamenti più ricchi di oggetti, popolate altresì da nemici più coriacei da affrontare. Kat possiede nel proprio inventario tre slot all'interno dei quali è possibile inserire altrettanti talismani, oggetti in grado di potenziare ad esempio la barra di energia, mosse speciali specifiche oppure altre caratteristiche fisiche della protagonista. Nel titolo Japan Studio sarà presente anche una componente online, di tipo principalmente asincrono, ad esempio per gareggiare in alcune prove di abilità contro i ghost di avversari umani; ci sarà inoltre la possibilità di vedere la silhouette olografica di altri giocatori, in una maniera del tutto simile a quanto proposto dalla serie di Dark Souls. Gravity Rush 2 arriverà come detto il prossimo 2 dicembre, da quanto visto con ottime premesse dal punto di vista qualitativo. Sarà difficile invertire la tendenza in termini di vendite, purtroppo, ma l'importante è che non ci saranno troppi déjà vù dal primo capitolo, con pochi punti morti e ancor meno espedienti per aumentare la longevità in maniera artificiale; dal punto di vista grafico e del resto possiamo già essere estremamente positivi.

CERTEZZE

  • Sulla carta più grande, vario e dinamico del primo capitolo
  • Graficamente e artisticamente di pregevole fattura

DUBBI

  • Come gameplay si è visto ancora poco per scongiurare l'effetto déjà vù di primo impatto