Quello del 2016 è un BlizzCon che rimarrà scolpito indelebilmente negli annali di Blizzard non tanto per la qualità intrinseca di una fiera tutt'altro che memorabile, vista la latitanza di notizie e annunci di rilievo, quanto piuttosto per lo strano incrocio di date e ricorrenze da festeggiare in compagnia dei propri fan. Nella due giorni di Anaheim, la software house californiana ha celebrato ben tre anniversari differenti: venticinque anni dalla sua fondazione avvenuta per mano di Allen Adham, Michael Morhaime e Frank Pearce, i venti anni di Diablo e i dieci anni della BlizzCon. Giusto quindi che Morhaime e compagni abbiano pensato innanzitutto a celebrarsi e a celebrare la solidissima community che li ha accompagnati alla conquista del mondo videoludico, ma per tutti l'attrazione maggiore, il catalizzatore di attenzione non poteva che essere Diablo: il ventennale sarà l'occasione buona per vedere finalmente il quarto capitolo o almeno una nuova espansione?
Per il ventennale festeggiato alla BlizzCon, Diablo III ritorna a Tristram insieme al Negromante
Guardarsi indietro
Questa domanda è sicuramente ronzata nella testa di tutti i Nefilim di Diablo III, un titolo letteralmente rinato dopo il lancio della prima espansione Reaper of Soul, ma incapace di garantirsi una spinta propulsiva adatta a coprire una lunga distanza senza perdere freschezza. Allo stato attuale la formula di gioco si tiene a galla sostanzialmente con le Stagioni, l'unico vero input proposto dagli sviluppatori a coloro che sono costantemente a caccia di nuovi set e armi da equipaggiare ai propri eroi.
Anche i Varchi e gli Incarichi della modalità Avventura iniziano a perdere l'effetto novità, nonostante si tratti di contenuti procedurali teoricamente sempre diversi l'uno dall'altro. Sostanzialmente però lo stampo rimane sempre quello e resta lecito chiedersi dove trovare nuove sfide, al di là del periodico innalzamento della difficoltà che ha portato il Tormento a toccare quota tredici livelli. La risposta di Blizzard a questo dilemma non si è fatta attendere, ma non era ciò che speravamo: al posto di guardare al futuro si è oprato per un massiccio ritorno alle origini che si è concretizzato con l'annuncio del ritorno della classe del Negromante e di una serie di missioni riprese dal primo Diablo. Partiamo da quest'ultima novità, che rientra nel pacchetto The Darkening of Tristram, un evento per l'anniversario che prenderà il via ufficialmente a gennaio e durerà per circa un mese obbligando i giocatori a scendere nuovamente nel labirinto infernale sotto la Cattedrale di Tristram. Qui troveremo tutti i 16 livelli del titolo originale insieme agli epici boss tra cui il primo Diablo, Macellaio, Re Scheletro e Lazarus. Si tratta quindi dei contenuti usciti nel dicembre del 1996 aggiunti a quelli di Diablo III con lo scopo di ridargli nuova linfa vitale. Per mantenere intatto il carattere antico rispetto ai contenuti più recenti, la nuova ala sarà caratterizzata del filtro RetroVision per un look classico pesantemente ispirato a quelli degli anni novanta, accompagnato dalla colonna sonora originale di due decadi fa. Come detto, l'evento The Darkening of Tristram prenderà inizio con la patch 2.4.3 di gennaio, ma arriverà nel reame pubblico di prova già la prossima settimana: al termine dell'evento le ricompense saranno dei ritratti esclusivi, uno stendardo e una nuova mascotte. A farci compagnia nell'avventura, un'altra classe che ritorna anch'essa dal passato: il Negromante. L'annuncio fatto durante la cerimonia di apertura ha mandato in visibilio i presenti che dopo anni di richieste hanno visto finalmente soddisfatta la loro voglia di mettere nuovamente le mani sul Negromante, una delle classi più amate e caratteristiche dell'intera storia di Diablo. E l'entusiasmo non è stato mal riposto: finiti gli annunci ci siamo subito fiondati nelle postazioni di prova per provare su PC e PlayStation 4 un'istanza con un personaggio della nuova - vecchia - classe e ripassarne le meccaniche sempreverdi ed ancora oggi estremamente godibili.
Pacchetto "L'Ascesa del Negromante”
Blizzard ha annunciato un pacchetto per l'arrivo del Negromante che include il personaggio, una mascotte di gioco, due slot per altrettanti eroi, due schede del Forziere personale, una cornice, un vessillo, uno stendardo e uno stemma. L'uscita è prevista per metà 2017, ma il prezzo al momento non è ancora stato annunciato.
Cadaveri esplosivi
Avviata la demo ci siamo ritrovati a dover soddisfare la richiesta di completare un semplice incarico uccidendo un tot di nemici sulla mappa per richiamare il boss finale e chiudere il livello sconfiggendolo. Al mouse abbiamo ritrovato Siphon Blood e la Bone Spear, con la prima tipologia di attacco che ci permette di risucchiare energia vitale ai nemici danneggiandoli e ricavandone essenza ed energia vitale per il nostro personaggio, mentre la seconda è la lancia d'osso che trafigge i nemici causando danni piuttosto consistenti. Tra le abilità invece abbiamo Corpe Explosion, che causa un'esplosione dei nemici oramai morti danneggiando quelli ancora in vita; Blood Rush, ovvero un poderoso scatto da utilizzare per passare anche attraverso gli ostacoli sparsi nell'ambientazione; Command Skeletons per dirigere i nostri fedeli compagni non-morti all'attacco dello stesso bersaglio; e infine Decrepify, un'abilità che rallenta la velocità di movimento dei nemici e ne riduce l'efficacia degli attacchi. Il set di attacchi a disposizione mantiene quindi intatto tutto il fascino del Negromante, il cui potere deriva solo in piccola parte dai danni diretti dando ovviamente il meglio di sé attraverso il controllo di un manipolo di spietati scheletri.
La sensazione è stata quella di trovarsi con un personaggio altamente livellato per la missione che abbiamo affrontato, ma il ritmo di gioco veloce e la costante sensazione di sovraffollamento dello schermo data dalla presenza dei non-morti al nostro fianco è bastato per farci apprezzare il ritorno di una classe che a distanza di anni mantiene intatti tutti i suoi tratti distintivi offrendo una declinazione altamente caratterizzata del gameplay di Diablo. Nell'attesa di creare un personaggio da zero e affrontare tutti contenuti di Diablo III nei panni del Negromante, non possiamo che ritenerci soddisfatti del ritorno di una classe così iconica per l'intero franchise, ma non possiamo altrettanto negare la nostra perplessità di fronte alla mancanza di un vero e proprio annuncio in grado di rinvigorire la creatura di Blizzard. La nuova classe arriverà ovviamente corredata con oggetti e completi leggendari da ricercare con pazienza ad ogni missione, ma l'aggiunta dei dungeon di Tristram e due nuove zone inedite potrebbe lasciare il titolo nuovamente a corto di ossigeno in tempo abbastanza brevi. Per mantenere sempre attiva la community il colosso di Irvine sta puntando tutte le sue cartucce sulle Stagioni, pronte ad approdare su console. Dalla Stagione 10 anche coloro che preferiscono il pad a mouse e tastiera potranno mettersi in competizione con gli altri giocatori livellando da zero un nuovo personaggio che finirà in una speciale classifica, guadagnando numerose ricompense cosmetiche e non. In ultimo, arriverà anche l'Armeria che permetterà di salvare fino a cinque configurazioni di abilità ed equipaggiamento per ogni personaggio da cambiare velocemente con pochi click.
CERTEZZE
- Si torna a Tristram con il primo Diablo
- Il Negromante è più in forma che mai
- La Stagioni arrivano anche su console...
DUBBI
- ...ma potrebbero non bastare a mantenere alta l'attenzione della community sul lungo periodo