Il travolgente successo del Nintendo Classic Mini: NES ha messo in evidenza come la nostalgia per i vecchi videogiochi possa essere un notevole motore per gli acquisti. Cogliamo l'occasione per segnalare alcune possibilità attualmente disponibili sul mercato per chi avesse intenzione di lanciarsi nel recupero di vecchi titoli attraverso l'acquisto di nuovo hardware appositamente costruito. A questo punto sono doverose alcune premesse: come ben sa il vero e proprio retrogamer, l'unico modo "filologicamente" corretto di giocare ai vecchi titoli è su quelle stesse piattaforme su cui sono usciti e utilizzando le cartucce o supporti vari su cui sono stati stampati i giochi originali. Niente è parificabile al feeling fornito dai controller originali e dal vero hardware che lavora in concomitanza con il software dell'epoca, in questo sta la differenza fondamentale tra il retrogaming vero e la semplice emulazione, perché di questo si tratta in qualsiasi altra soluzione proposta. Questo innesca tutta una serie di problematiche sulla reperibilità dei materiali originali e i relativi costi, che ultimamente hanno visto un notevole rialzo proprio a causa della sempre maggiore diffusione della pratica, nonché questioni tecniche relative alla fruibilità di tali materiali sugli schermi odierni. Per chi sceglie la via purista abbiamo inserito in lista l'immancabile Framemeister, tuttavia coloro che volessero semplicemente togliersi uno sfizio attraverso un acquisto dal chiaro sapore "geek" senza impazzire più di tanto dietro ad aste su eBay e macchinari vintage possono trovare qua sotto altre soluzioni interessanti.
Nostalgia canaglia: vediamo le possibili soluzioni sul mercato alla voglia di retrogaming
Nintendo Classic Mini: NES
Partiamo ovviamente dal fenomeno del momento, il NES Mini lanciato il mese scorso da Nintendo e già introvabile oggetto del desiderio, che nei giorni scorsi ha innescato una folle corsa al rialzo dei prezzi nelle compravendite tra privati a causa della discrepanza tra reperibilità e enorme richiesta nella stagione pre-natalizia. Si tratta di un oggetto ben studiato e confezionato per il pubblico di massa, con la sua raffinata riproduzione in piccolo della console originale e l'impareggiabile richiamo sul mercato delle grandi proprietà intellettuali Nintendo. Il limite è dato dall'impossibilità di espandere il parco dei 30 titoli pre-caricati al suo interno ma ha dalla sua un prezzo veramente accessibile, la costruzione ottima e soluzioni integrate semplici, ma studiate sorprendentemente bene, per la visualizzazione dei giochi sugli schermi in alta definizione. Considerando la particolare denominazione viene da pensare che possa trattarsi dell'inizio di una serie di revisioni di console classiche da parte di Nintendo, e speriamo tutti che questa possibilità si realizzi.
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Hyperkin RetroN 5
RetroN 5 è una sorta di console mista assemblata da Hyperkin, che consente di utilizzare cartucce e controller originali per NES, SNES e Mega Drive nelle varie versioni PAL e NTSC, oltre a Game Boy, Game Boy Color e Game Boy Advance Advance. Si tratta di un sistema a base Linux che comprende un aggregato di emulatori open source (VBA-M, Genesis Plus GX, FCEU-Next e SNES9x-Next) dunque la "lettura" della cartuccia passa comunque attraverso il dump al volo di questa, che viene trattata sostanzialmente come una ROM. Il sistema integrato consente di applicare anche vari cheat, salvare la partita in ogni momento e catturare screenshot, oltre a fornire una buona quantità di soluzioni per la visualizzazione tra filtri e scanline, cosa molto positiva pensando che l'hardware è dotato di uscita video digitale in HDMI a 720p e necessita dunque di qualche aggiustamento grafico. RetroN 5 è dotata anche di un controller specifico ma si consiglia fortemente l'utilizzo di quelli originali, il tutto a circa 160 dollari ma il prezzo effettivo è spesso più alto.
Cyber Gadget Retro Freak
Da Cyber Gadget è arrivata la risposta al RetroN 5 nella forma di Retro Freak, anche in questo caso una console basata su Android con emulatori multipli in grado di replicare titoli per SNES, Mega Drive, Game Boy, Game Boy Color, Game Boy Advance e rispetto alla console Hyperkin anche il celebre PC Engine, oltre a NES e Master System attraverso un adattatore. La particolarità del Retro Freak è la sua struttura modulare, formata da un blocco di base contenente l'hardware (il SoC Rockchip 3066) e gli slot per cartucce e DS Card, con la possibilità di aggiungere una "maschera" che fornisce le porte per i vari controller originali. Per questo motivo, nel caso di acquisto è consigliabile scegliere l'edizione "Premium" che include tutti gli elementi aggiuntivi. Le performance sono sostanzialmente in linea con il RetroN 5 ma a differenza di questo il Retro Freak consente la lettura delle ROM direttamente da SD Card, per il resto l'ostacolo maggiore è forse costituito dalla difficile reperibilità, essendo un prodotto dedicato ufficialmente al mercato nipponico e dunque acquistabile solo attraverso importatori.
Mega Drive Classic Game Console
AtGames ha pensato bene di rilanciare il suo Mega Drive Classic Game Console in occasione del venticinquesimo anniversario di Sonic, nonché ovviamente per sfruttare la scia dell'annuncio del NES Mini. Si tratta di un prodotto già disponibile da diverso tempo, con cui Sega non ha nulla a che fare direttamente e che per l'occasione è stato ripubblicato con una nuova confezione e qualche variazione nella lineup di giochi precaricati (a dire il vero piuttosto discutibile), che conta ben 80 titoli oltre alla possibilità di leggere le cartucce originali nello slot apposito. Anche in questo caso l'utilizzo del controller apposito è altamente sconsigliato visti i problemi di ricezione del segnale a infrarossi, ma fortunatamente è possibile utilizzare il controller originale del Mega Drive. L'emulazione funziona e la possibilità di usare le cartucce originali è indubbiamente positiva, il problema è dato dall'uscita video che conta esclusivamente su una porta AV composita e non HDMI digitale, cosa che si riflette in una resa piuttosto deludente dell'immagine sui televisori moderni.
Micomsoft XRGB-mini Framemeister
Per chi sceglie la via purista consigliamo qui il perno sul quale ruoteranno console, cartucce, cavi e tutto quello che richiede il retrogaming vero, basato sulle console originali, perché tale può essere considerato l'accrocchio elettronico dal prezzo inquietante che risponde al nome di XRGB-mini Framemeister. Si tratta di un upscaler in grado di processare un'immagine in bassa definizione in maniera estremamente raffinata, fornendo un'ottima resa per segnali video antiquati (240p, 480i, 480p e vari altri) convertiti in 720p, 1080p e altre risoluzioni per gli schermi in alta definizione. Le operazioni effettuate dal Framemeister sono piuttosto complesse e consentono di mischiare deinterlacciamento adattivo, scanline, correzione della gamma e tecniche di upscale attraverso varie combinazioni che possono essere velocemente selezionate utilizzando il telecomando a corredo. Insomma, al di là delle questioni tecniche, il Framemeister è probabilmente il modo migliore per rendere giustizia alla grafica delle console pre-HD sugli schermi attuali e per chi ha intenzione di seguire la via del retrogaming puro è un acquisto obbligato, sebbene oneroso (circa 300 euro attraverso gli importatori).