La longevità nel videogioco è un concetto sempre più fluido, messo in discussione già negli anni ottanta dalle prime espansioni e stravolto completamente dalle dinamiche di gioco online, dalle patch e da contenuti scaricabili ormai immancabili nei tripla A. Oggi è davvero difficile trovare giochi ad alto budget sprovvisti di piani a lungo termine e proprio per questo possiamo permetterci di dedicare a un articolo a quei giochi che sono usciti nel corso del 2016, ma sono destinati ad accompagnarci anche nel 2017.
Un viaggio tra i titoli che sono usciti nel 2016 ma puntano ad accompagnarci anche nel corso del 2017
Prospettive a lungo termine
Quando si parla di prospettive a lungo termine, il nome Blizzard è una vera e propria garanzia. Un titolo come Overwatch, disponibile da ormai sette mesi, è poco più di un pargolo, un infante che nel 2017 potrebbe maturare d'improvviso grazie un sistema di ranking la cui promessa è quella scardinare il clientelismo per consentire ai campioni di tutto il mondo di trovare squadra e possibilità di espressione nella scena competitiva. Il solo supporto Blizzard, comunque, è sinonimo di longevità, marchio di fabbrica di una macchina da guerra che è stata capace di tirare fuori dal cappello una patch per Diablo II a 16 anni dal suo debutto. Numeri del genere non sono comuni, è chiaro, ma un supporto longevo, vista la natura del gioco, ce lo aspettiamo anche per l'altra sorpresa del 2016, quel Paladins che ha sollevato un po' di caos per la somiglianza con Overwatch ma che risulta anche molto apprezzato, con quasi sessantamila recensioni positive su Steam. Ed è un numero, questo che, ci parla di un gioco destinato a restare.
Un altro titolo destinato a essere particolarmente longevo è Dark Souls III che, ancora più vario e complesso dei precedenti, può contare su una community vivace e sull'operato instancabile di tonnellate di youtuber. Ringalluzzito di recente dal DLC Ashes of Ariendel, il titolo From Software dovrebbe ampliarsi con un secondo DLC nel corso del 2017 che ne allungherà ulteriormente la vita. E i DLC non mancano nemmeno nel caso di Final Fantasy XV, un titolo che sicuramente torneremo a giocare nel 2017 e, a quanto pare, persino nel 2018 grazie all'uscita della versione PC. Il primo update, in parte gratuito e in parte a pagamento, è arrivato il 22 dicembre con una sorta di modalità gameplus affiancata da un dispositivo che impedisce al party di acquisire esperienza, elevando la difficoltà. I contenuti gratuiti includono anche un nuovo spartito, una maglietta e uno strano carnevale mentre quelli legati al season pass mettono sul piatto altri spartiti e diversi oggetti che possono essere usati per cambiare l'esperienza grazie a resistenze elementali, aumento dei drop e via dicendo. Si tratta, è chiaro, di aggiunte marginali ma d'altronde il titolo Square Enix, uscito da poco e apprezzato quasi universalmente, non ha ancora bisogno di grandi spinte per inaugurare 2017 in piena salute. Ciononostante i DLC previsti sono parecchi e uno di questi, chiamato Episode Gladiolus, promette di deliziare i fan della serie mettendoli ancora una volta di fronte a Gilgamesh. Con una promessa del genere un ritorno è quasi d'obbligo, mentre chi guarda con interesse le novità tecnologiche potrebbe trovare piuttosto interessante il futuro di un titolo che ha inevitabilmente esaurito buona parte della spinta iniziale. Sia chiaro, Doom è destinato a essere giocato ancora per lungo tempo dai puristi degli sparatutto vecchia maniera, ma è finiti fuori dai riflettori fino alla decisione di Bethesda di farne un campo di prova, assieme a Fallout 4, per la realtà virtuale. I visori hanno ancora parecchia strada da fare, anche in termini di penetrazione del mercato, ma la demo di Doom in versione VR presentata durante la QuakeCon ha suscitato parecchio interesse grazie a un approccio interessante al movimento che rappresenta ancora uno dei maggiori problemi dei visori tridimensionali. Invece del teletrasporto istantaneo, la soluzione id Software prevede una rapida animazione di transizione, meno alienante per il giocatore, durante la quale tutto quello che circonda il personaggio principale si muove a rallentatore.
Iniezioni di DLC
Talvolta un DLC azzeccato è una vera e propria iniezione di adrenalina, un intervento salvifico capace di salvare la vita a un gioco dato per spacciato. Proprio grazie ai nuovi contenuti Ubisoft, rincuorata dalla puntuale risposta positiva dei giocatori in seguito al lancio di DLC e update, ha continuato a investire in The Division nonostante quello che è stato un vero e proprio crollo dell'utenza. Il tonfo iniziale è stato di quelli disastrosi, con un calo del 95% dei giocatori attivi su Steam in soli tre mesi, ma i numeri sono tornati a salire a ottobre e sono rimasti in attivo fino all'update 1.5 arrivato a novembre, un aggiornamento vitale che ha visto gli utenti crescere del 111.32% e continuare a salire anche nei primi giorni di dicembre. Certo, siamo ancora a un terzo dei giocatori attivi su Steam nel periodo di lancio, e possiamo presumere che la situazione per il resto del mercato PC e per quello console sia simile, ma il totale delle copie del titolo Ubisoft vendute è alto e la percentuale di giocatori tornata in campo non è esigua. Per questo possiamo escludere il rischio di un abbandono a breve termine di The Division che, con altri update del calibro della 1.5, potrebbe risultare ben più appetibile nel 2017 di quanto non lo sia stato nei mesi immediatamente successivi all'uscita.
Lo stesso vale per Watch Dogs 2 che pur appesantito da troppi bug e da qualche polemica di troppo si è rivelato convincente e ci accompagnerà almeno fino alla primavera del 2017, con due corposi contenuti che includeranno due diverse storie e nuove missioni cooperative mettendoci di fronte a uno scandalo farmaceutico e alla mafia russa. Ancor più garantita è la sopravvivenza di Call of Duty, titolo di forte richiamo anche se le vendite risultano in forte calo rispetto a quelle del capitolo precedente, nonostante lo zampino di Infinity Ward, i miglioramenti e una modalità Zombie particolarmente riuscita. La stanchezza dovuta alla mancanza di novità effettive ha avuto la meglio per molti giocatori, ma ciò non toglie che parliamo di un titolo che piazza milioni di copie a prescindere. Un titolo pensato per sopravvivere almeno un anno e che, complice il primo pack di mappe previsto per gennaio, non avrà grandi problemi a farlo nonostante le nubi che lo sovrastano. Parallelamente qualche nuvola segue anche Battlefield 1, criticato dai fan della serie Dice che preferiscono un pizzico in più di simulazione e complessità. Eppure la spettacolarità, la modalità Operazioni, la rinnovata importanza della distruttibilità ambientale e i contenuti decisamente superiori a quelli di Battlefront hanno colto nel segno, garantendo un ottimo successo a questo capitolo della serie che sfruttando i DLC punta a tenere duro per l'intero 2017 anceh a causa della decisione di non rilasciare un nuovo Battlefield fino al 2018. La strada, viste le premesse, è in discesa, ben più di quella su cui si trova Titanfall 2 che, schiacciato da una concorrenza micidiale, ha venduto poco e questo ha influito sul numero di utenti attivi nel multiplayer del riuscito seguito. Eppure l'attesa per le partite è sopportabile anche su PC e la qualità del titolo, combinata con una saggia politica di update che speriamo possano catturare sempre più l'attenzione, dovrebbe garantire la fedeltà duratura di una buona parte dell'utenza. Fedeltà che diamo invece scontata per il multiplayer Gears of War 4, criticato per la gestione dei contenuti aggiuntivi ma ben riuscito e destinato a ricevere nuove mappe per almeno un anno, cosi come per titoli sportivi come Fifa 17 e Pro Evolution Soccer 2017, geneticamente strutturati per sopravvivere fino all'inevitabile sequel. Lo stesso discorso vale per Forza Horizon 3, anche se in questo caso a dare una mano c'è l'espansione Blizzard Mountain che sarà seguita da un'altra, altrettanto corposa, in un 2017 che promette di valorizzare un gran numero di giochi usciti quest'anno. Giochi che speriamo includano anche Redout, l'acclamato e appena aggiornato racing futuristico tutto italiano che sarebbe davvero un peccato vedere abbandonato troppo presto.