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Sedotti e cancellati

Scopriamo alcuni celebri giochi in via di sviluppo che sono stati cancellati, Scalebound compreso

SPECIALE di Simone Tagliaferri   —   11/01/2017

Recentemente il mondo dei videogiochi è stato sconvolto dalla cancellazione di Scalebound, titolo esclusivo per Xbox One, sviluppato da Platinum Games e prodotto da Microsoft. Si tratta sicuramente di un caso clamoroso, ma non certo il primo (e neanche l'ultimo). Questo speciale è dedicato a questo e ad altri casi di titoli annunciati e poi chiusi senza troppo preavviso (almeno per il pubblico), alcuni dei quali hanno fatto a loro modo la storia dei videogiochi. Si tratta sostanzialmente di un articolo dedicato alle aspettative deluse e alle promesse non mantenute. Molti dei titoli brevemente raccontati erano, almeno sulla carta, dei potenziali capolavori, ma per un motivo o per l'altro non sono stati mai completati. Come leggerete, spesso sono state le ambizioni eccessive a portare al tracollo, ma altrettanto spesso la colpa è da attribuire a dissapori tra team di sviluppo o a lavori non realizzati a regola d'arte. Insomma, è facile esaltarsi per qualcosa di cui non esiste ancora nulla, ma lo è meno ammettere che possa essere un disastro. Comunque bando alla ciance e procediamo.

Dopo lo shock Scalebound, scopriamo altri casi di titoli annunciati e poi clamorosamente cancellati

Agent

Ufficialmente Agent non è stato ancora cancellato, ma non se ne sa più nulla da tempo, a parte che per del materiale trafugato finito online alcuni anni fa. Vociferato nel 2007 da Sony, annunciato ufficialmente nel 2009 durante l'E3, il misterioso titolo di Rockstar North doveva essere un gioco d'azione stealth esclusivo per PlayStation 3, ambientato negli anni della Guerra Fredda. Nel 2011 Take-Two lo dava ancora come in sviluppo, ma da allora il progetto Agent è praticamente svanito nel nulla. Nonostante del gioco si sia visto soltanto il logo, sono molti ad averne seguito le vicende, sperando che si concretizzasse. Ovviamente l'interesse nasceva dal nome dello sviluppatore, quella Rockstar che da Grand Theft Auto III difficilmente sbaglia un colpo. Invece, nonostante le dichiarazioni entusiaste dei vari dirigenti, nonostante Take-Two continui a rinnovare il marchio del gioco (l'ultimo rinnovo risale al 5 dicembre 2016) e nonostante qualcuno ancora ci speri, Agent rimane un mistero insoluto.

Sedotti e cancellati

B.C.

B.C. era un action adventure davvero promettente, almeno sulla carta. Era in sviluppo presso Intrepid Computer Entertainment, una società satellite della Lionhead, allora diretta da Peter Molyneux, e doveva uscire su Xbox. Se ne parlava come di un titolo miracoloso, in cui il giocatore doveva guidare una tribù preistorica da far evolvere in diversi modi per combattere i simian, delle creature ferocissime e spietate dagli obiettivi misteriosi. Non mancavano dinosauri veri e altre finezze ad arricchire un mondo di gioco vasto e pieno di cose da fare, in cui ogni essere apparteneva a una catena alimentare che ne definiva il comportamento. Purtroppo B.C., nonostante le ottime potenzialità e nonostante presentasse una delle intelligenze artificiali più raffinate di sempre, almeno stando ai vari report che se ne fecero allora, fu cancellato nel 2004 senza una motivazione ufficiale, lo stesso anno in cui fu pubblicato il primo trailer. Alcuni dissero che fu vittima della troppa ambizione.

Fable Legends

La cancellazione di Fable Legends è storia recente. Risale precisamente al 7 marzo 2016, ossia a meno di un anno fa al momento di scrivere questo articolo. A differenza della maggior parte degli altri titoli inclusi in questo speciale, non stiamo parlando di un gioco annunciato e poi svanito nel nulla, ma di un titolo concretissimo di cui era già disponibile la versione beta, che molti (evidentemente non moltissimi), stavano già giocando. Fable Legends era un MMORPG esclusivo per Xbox One, ultimo rappresentante del brand Fable, nonché una grossa occasione sprecata. Le vicissitudini che hanno portato alla cancellazione sarebbero lunghe da raccontare. Vi basti sapere che partono dalla conclusione dello sviluppo di Fable 3, vedono il rifiuto da parte di Microsoft di far lavorare Lionhead a Fable 4, s'intrecciano con l'allontanamento di Peter Molyneux e la volontà di spingere Kinect, e si concludono con la chiusura dello storico sviluppatore inglese, evidentemente mal sfruttato nei suoi ultimi anni di vita. Un pasticcio bello e buono.

Fallout 3 (Van Buren)

Sapevate che esisteva un Fallout 3 precedente al Fallout 3 che poi è stato? Si chiamava Van Buren (nome in codice) e lo stava sviluppando l'allora Black Isle Studios di Chris Avellone e Josh Sawyer, ma fu fermato a causa della chiusura del team di sviluppo, avvenuta nel 2003. Purtroppo i lavori su Van Buren iniziarono in un momento particolarmente critico per Interplay. Black Isle Studios stava lavorando sul mai annunciato Baldur's Gate III: The Black Hound, ma la perdita dei diritti di Dungeons & Dragons bloccò il progetto e dirottò l'intero team su quello che doveva diventare Fallout 3. Nel frattempo Black Isle iniziò a perdere pezzi importanti, e Interplay decise che non aveva senso sviluppare un gioco di ruolo esclusivo per PC, ma che era meglio tentare la strada delle console. Chiuso il team di sviluppo, Van Buren fu abbandonato. Interplay mise alcuni reduci al lavoro su Fallout: Brotherhood of Steel 2 e Baldur's Gate: Dark Alliance II e di Fallout 3 non si sentì più parlare fino all'acquisizione dei diritti del brand da parte di Bethesda.

Sedotti e cancellati

Prey 2

Ultimamente, parlando del Prey di Arkane Studios, Pete Hines di Bethesda non fa che citare il cancellato Prey 2 di Human Head Studios, ribadendo che i due progetti non hanno nulla da spartire. Probabilmente si rende conto che la cancellazione del gioco ancora scotta parecchio a molti, visto che di questo sparatutto in prima persona per PC, Xbox 360 e PlayStation 3 si era visto davvero tanto materiale interessante. Annunciato da 3D Realms nel 2006, ma con lo sviluppo iniziato effettivamente solo nel 2009 e un riannuncio avvenuto nel 2011, dopo che Zenimax Media aveva acquisito i diritti del brand, è stato cancellato proprio nel 2011, quando era ormai praticamente pronto. Pensate che Human Head Studios aveva già quasi chiuso la versione alpha, e che quindi Prey 2 sarebbe a breve stato giocabile dall'inizio alla fine. L'annuncio della cancellazione è comunque arrivato solo nel 2014, con Bethesda che ha parlato di titolo sotto le aspettative, anche se molti ex-Human Head hanno affermato che è stata più una decisione politica, nata dai tentativi falliti di Bethesda di acquisire lo studio.

Silent Hills

Ricordate l'euforia generale nel sapere che Hideo Kojima avrebbe lavorato con Guillermo del Toro a un nuovo capitolo della saga Silent Hill? E l'eccitazione causata dalla demo P.T.? Solo quella ha prodotto più cloni di moltissimi giochi completi. Purtroppo se avete buona memoria, ricorderete anche che Silent Hills fu cancellato in modo repentino e brutale da Konami, subito dopo la rottura consumatasi con Kojima stesso (Guillermo del Toro lo ricorda in continuazione su Twitter, mandando a quel paese Konami). Della serie non si è saputo più nulla, svanita nel vuoto cosmico creato dalla decisione del publisher giapponese di puntare tutto sul mondo mobile e di dedicarsi ai pachinko e al business della salute. Insomma, a noi piace immaginare Silent Hills sepolto accanto a un qualche nuovo Castlevania mai annunciato e e a qualche altro progetto tolto di torno perché ormai fuori tempo massimo rispetto a quelle che sono le aspettative del mercato, pronto a risorgere in cerca di vendetta.

Star Wars 1313

L'action adventure Star Wars 1313 aveva convinto davvero tutti in fase di presentazione (diciamo anche che alcuni volevano farsi convincere, visto che del gioco si è visto davvero poco). Annunciato all'E3 2012 e sviluppato con l'Unreal Engine 3, avrebbe probabilmente seguito le vicende di Boba Fett e avrebbe fatto esplorare ai giocatori un'area sotterranea di Coruscant: il livello 1313, appunto. Per molti poteva essere il rilancio della saga di Star Wars nel mondo dei videogiochi, dopo alcuni deludenti titoli usciti negli anni precedenti. Purtroppo, con l'acquisizione di LucasArts da parte di Disney, il gioco fu fermato. Il 3 aprile del 2013 fu annunciato lo stop a tutti i progetti videoludici di LucasArts, compreso Star Wars 1313, con il licenziamento di quasi tutti i dipendenti. Infine, a inizio 2014, Disney non ha rinnovato il marchio Star Wars 1313, mettendo fine alle voci riguardanti un possibile rilancio del progetto.

StarCraft: Ghost

Vi sembrerà strano, ma Blizzard Entertainment ha diversi progetti annunciati e poi cancellati in fase di sviluppo (fuori dallo speciale è rimasto anche il celebre Warcraft Adventures: Lord of the Clans). Il più celebre è sicuramente StarCraft: Ghost, sparatutto in terza persona con protagonista l'unità fantasma Nova, spin-off dello strategico in tempo reale StarCraft, che doveva rappresentare lo sbarco di Blizzard nel mondo delle console. In realtà non sarebbe stata una prima volta vera e propria, dato che esistono port per PlayStation di Diablo e Warcraft II, ma sarebbe stato il primo gioco progettato espressamente per quelle macchine, senza una versione PC. Fu annunciato il 20 settembre 2002, con l'uscita prevista nel 2005 su Xbox, PlayStation 2 e GameCube. Lo sviluppo iniziò come una collaborazione tra Blizzard Entertainment e Nihilistic Software, ma le cose andarono decisamente male e al secondo team subentrò Swingin' Ape Studios nel maggio del 2005. Purtroppo il nuovo sviluppatore non riuscì a recuperare il progetto, considerato sotto gli standard di Blizzard. La cancellazione di StarCraft: Ghost fu annunciata a marzo del 2006, meno di un anno dopo.

Sedotti e cancellati

Project Titan

Parlando di Titan, Jeff Kaplan di Blizzard non ha usato mezzi termini, definendolo un fallimento catastrofico. Nelle intenzioni di Blizzard, Titan doveva essere l'MMO erede di World of Warcraft, nonostante l'ambientazione fantascientifica, ma non se n'è fatto nulla. Fu annunciato ufficialmente nel 2010, ma se ne parlava già dal 2007, quando iniziarono a circolare le prime indiscrezioni sul suo sviluppo, nate da alcuni annunci lavorativi. Purtroppo Blizzard non ha mai mostrato nulla del gioco. Nel 2013 avviene la svolta: il progetto viene ricominciato da zero (o quasi), perché ciò che era stato fatto fino a quel momento era insoddisfacente per gli standard della società. La cancellazione arriva nel 2014, senza troppo clamore. Mike Morhaime, il presidente di Blizzard, ne parla in un'intervista con Polygon, mettendo fine alla storia di Titan. Lo stesso anno, il 7 novembre, viene annuncio Overwatch, che secondo Chris Metzen incorpora alcuni elementi di Titan. I due progetti, comunque, sono completamente slegati.

Sedotti e cancellati

Whore of the Orient

La vita di Whore of the Orient è stata vissuta in gran parte dietro le quinte (come quella di altri titoli che fanno parte di questo speciale, del resto). Annunciato nel 2012 dal Team Bondi, quello di L.A. Noire, doveva essere un action adventure per PC, Xbox One e PlayStation 4. L'uscita era stata fissata per il 2015, ma dal 2013 il gioco è sparito dai radar, dopo la pubblicazione di un video trafugato che mostrava il sistema di combattimento. Quando nel 2016 ne è stata annunciata la cancellazione dal producer Derek Proud, nessuno se n'è stupito. Whore of the Orient sarebbe stato un open world ambientato a Shangai nel 1936. Il background sembrava particolarmente interessante, visto che legava gli stilemi classici del genere con dei fatti storici, creando un mix potenzialmente esplosivo. Peccato che non se ne sia fatto nulla. A quanto pare Team Bondi aveva avuto difficoltà anche a trovare team che collaborassero al progetto, per via delle storie sulle condizioni lavorative estreme vissute dagli sviluppatori durante la realizzazione di L.A. Noire.

Sedotti e cancellati

Scalebound

Mentre gli altri giochi inclusi nell'articolo sono stati presentati in ordine alfabetico, abbiamo deciso di mettere Scalebound in fondo perché si tratta di un caso recentissimo e perché è probabilmente quello che ha fatto (in realtà sta ancora facendo) discutere più di tutti. Lo sviluppo del titolo di Platinum Games iniziò ufficialmente nel 2013, mentre l'annuncio dell'esclusività per Xbox One (persa in parte con l'annuncio della versione Windows 10) arrivò l'anno successivo, durante l'E3 2014, quando fu mostrato il primo materiale. Se ne riparlò successivamente alla Gamescom 2015, dove si indicò la fine del 2016 come periodo d'uscita. Quindi il gioco fu rinviato al 2017, sparendo dai radar. Molti possessori di Xbox One lo vedevano come l'esclusiva più promettente della console per l'anno appena iniziato, ma il 9 gennaio 2017 è arrivato l'annuncio che ha scioccato tutti: Scalebound è stato cancellato. I motivi della decisione presa da Microsoft non sono ancora chiarissimi, visto che si parla di contrasti con il team di sviluppo e di una situazione lavorativa particolarmente stressante. Probabilmente in futuro se ne saprà di più. Va comunque notato che si tratta del secondo titolo esclusivo per Xbox One in avanzato stato di sviluppo che Microsoft cancella senza preavviso (l'altro è Fable Legends, anch'esso presente in questo speciale). Sarò solo sfortuna?