Se un paio di anni fa si parlava di "crisi" per il genere dei MMORPG, l'anno scorso sarebbe stato meglio definirla una "agonia". La crisi in questione è cominciata tempo fa per i motivi più disparati e ancora oggi è difficile stabilire che cosa sia successo veramente. C'è chi dice che il successo di World of Warcraft aveva monopolizzato troppo il genere, costringendo i concorrenti a imitarlo con una risma di giochi troppo simili ma non altrettanto curati. Qualcun altro se la prende col modello free to play che, nonostante gli iniziali vantaggi economici degli utenti, finisce sempre col soffocare gli sviluppatori sotto il peso di aspettative che non possono essere soddisfatte. Altri hanno notato la lesta e inevitabile saturazione del mercato: in troppi hanno pensato di ritagliarsi un piccolo spazio nella piccola nicchia dei MMORPG, col risultato di averla fatto implodere. A poco a poco, gli MMO sono usciti di scena: oggi sopravvivono pochissimi titoli a sottoscrizione o free to play troppo famosi per sparire come un lampo nella notte. Il 2016 è stato un anno magrissimo, contraddistinto da una manciata di espansioni, varie cancellazioni e un senso di fatica generale che si è riflesso anche nei progetti più indipendenti. Il 2017 in questo senso sembra promettere decisamente meglio.
Ecco alcuni degli MMO più interessanti che forse giocheremo nel 2017
Le novità
Considerato il successo che hanno avuto ultimamente gli action RPG come Diablo III o Marvel Heroes, era semplicemente logico che qualcuno avrebbe provato a emularli, integrando profondamente le meccaniche sociali degli MMO. Da questo punto di vista, Lost Ark dello sviluppatore coreano Smilegate parrebbe promettere un'esperienza interessante. Il gioco è in lavorazione da tempo ma non è stata ancora confermata la localizzazione per il mercato occidentale: abilità e magie, dungeon a profusione, boss da combattere in compagnia e bottini a mai finire.
Bisogna solo capire quanto sia radicato il DNA degli MMORPG, ma lo sviluppatore ha garantito un ibrido sofisticato che dovrebbe attirare l'attenzione di chi cerca un gameplay frenetico in un mondo in cui si può giocare anche di ruolo. Siamo un po' scettici, ma visivamente è davvero grandioso. Lo stesso vale per Lineage Eternal, il sequel spirituale di quello che è ancora oggi uno degli MMO più popolari in Corea. Se lo vedremo in occidente, non se ne parlerà prima della fine dell'anno, perciò è meglio non trattenere il respiro. Ancora una volta ci troviamo di fronte a un MMO che ha preso una deriva particolarmente action dal punto di vista dei combattimenti, caratterizzato da un dettaglio visivo tipico delle megaproduzioni orientali. È interessante notare che lo sviluppatore NCSOFT ha progettato i dungeon perché si affrontino a tempo, un po' come succede nelle spedizioni Mitiche+ di World of Warcraft o nei Varchi Maggiori di Diablo III: è un meccanismo che dovrebbe garantire una certa rigiocabilità, superato l'approccio iniziale, ma è troppo presto per dire se sarà il cardine dell'endgame vero e proprio. La piega action, però, per alcuni comincia a essere più che altro una... piaga: la pensano così soprattutto i fan di Albion Online, l'MMO di Sandbox Interactive che continua a essere rimandato a causa di quella che sembrerebbe essere una certa indecisione sulla natura del gioco. Inizialmente avrebbe dovuto essere un MMO sandbox quasi hardcore, una specie di Ultima Online di nuova generazione tra grafica spartana e gameplay stratificato all'inverosimile. Le build che si sono susseguite hanno però cominciato a rivelare un approccio molto più casual che ha fatto storcere il naso ai sostenitori del progetto iniziale. Anche in questo caso, chi vivrà vedrà, ma forse i fan delle esperienze sandbox dovrebbero volgere lo sguardo a Chronicles of Elyria, un MMORPG di Soulbound Studios che sta riscuotendo un discreto successo su Kickstarter. Il gioco sembra essere incredibilmente ambizioso: lo sviluppatore ha implementato addirittura un processo d'invecchiamento per i personaggi che fondamentalmente potrebbero morire senza aver mai brandito una spada. L'idea è che i giocatori possono fare esattamente quello che vogliono ogni volta che si collegano al gioco, come per esempio commerciare, fabbricare oggetti o esplorare il mondo, disegnandone autonomamente la mappa. Sembra un progetto molto interessante e siamo curiosi di scoprire se il piccolo team che c'è dietro riuscirà a gestirlo davvero. In fondo, sta cercando di fare la stessa cosa anche Richard Garriot col suo Shroud of the Avatar, ma se il creatore di Ultima Online sta avendo parecchi problemi a concretizzare la sua visione nonostante il contributo di gente come Starr Long e Tracy Hickman, come potrebbe riuscirci uno sviluppatore molto meno esperto? Una cosa è sicura: chi cerca soltanto il PvP farebbe bene a concentrarsi su Crowfall e Camelot Unchained. Ammettiamo che sarà difficile vedere il primo nel 2017, ma la speranza è l'ultima a morire: il titolo di ArtCraft sembra davvero originalissimo, se non altro perché si concentra unicamente sul PvPvE. I giocatori possono scegliere il mondo in cui giocare per circa un anno, dopodiché quel mondo sarà distrutto e i loro personaggi potranno spostarsi in un altro per ricominciare da capo: l'obiettivo è conquistare la mappa, accumulando risorse e sconfiggendo mostri e giocatori avversari. Camelot Unchained crediamo non abbia bisogno di presentazioni: è l'erede spirituale di Dark Age of Camelot, un MMORPG che per molti è stato il primo vero passo nel genere. Lo sviluppatore City State ha promesso l'esperienza RvRvR definitiva grazie a un sistema di combattimento sofisticato e fortemente interattivo.
Aggiornamenti ed espansioni
I fan dei MMO attualmente in attività, comunque, non dovrebbero disperare più di tanto di fronte a tutte queste novità: ne citeremo alcuni tra i più interessanti e seguiti su queste pagine. World of Warcraft prosegue la corsa dell'espansione Legion a gonfie vele: finora Blizzard ha sostenuto il suo kolossal con aggiornamenti più o meno costanti, pubblicando proprio in questi giorni una nuova patch e promettendo la prossima entro pochi mesi. Sappiamo, inoltre, che il team sta lavorando già alla successiva: i ragazzi di Irvine hanno promesso che non dovrebbe ripetersi la crisi contenutistica verificatasi per ben un anno tra Warlords of Draenor e Legion. L'altro MMORPG a pagamento che domina la scena insieme a World of Warcraft è sicuramente l'eccellente Final Fantasy XIV.
La sua prima espansione, Heavensward, sta volgendo al termine, spalancando le porte alle novità di Stormblood, in arrivo a giugno. Nella nuova avventura spiccheranno due classi nuove, dungeon e raid, tante missioni e una nuova meccanica che permetterà ai giocatori di immergersi sott'acqua. Il tutto, ovviamente, accompagnato da una lunghissima campagna che per molti appassionati rappresenta la più pura essenza del brand. Un po' meno rosee, invece, le prospettive di The Elder Scrolls Online che, dopo il discreto lancio su console e il passaggio al modello free to play, ha arrancato non poco in termini di contenuti. Sembra che il 2017 stia per introdurre un buon sistema di housing e una nuova mappa da esplorare: i fan vociferano che potrebbe trattarsi dell'attesissima Vvanderfell. Il Signore degli Anelli Online, ormai un po' moribondo, è stato acquisito da Daybreak: è plausibile che possa uscire qualche novità interessante, considerato l'affare, ma non ce la sentiamo di scommetterci. Un'altra proprietà intellettuale famosissima, Star Wars, è tornata a essere protagonista annuale al cinema, di conseguenza non sono stati pochi i giocatori ad avvicinarsi a The Old Republic, il MMORPG ambientato nel vecchio Universo Espanso. BioWare continua a sostenerlo con pacchetti espansione interessanti come gli ultimi due, Knights of the Fallen Empire e Knights of Eternal Throne, che si sono susseguiti a pochi mesi l'uno dall'altro dopo uno iato di quasi un anno.
Il team ha promesso nuovi contenuti entro l'estate e il modello free to play ha sicuramente giovato a un MMO che aveva faticato non poco a guadagnarsi la stima dei giocatori dopo il lancio turbolento. Infine, vale la pena sottolineare che anche il curioso esperimento di Funcom, The Secret World, dovrebbe essere aggiornato entro i prossimi mesi con nuovi capitoli dell'intricata storia thriller/horror che lo contraddistingue. Beninteso, il gioco non sta facendo chissà quali numeri, ma nel suo piccolo se la sta passando meglio di concorrenti come WildStar e Guild Wars 2: le vendite del primo sono colate a picco nonostante l'esordio su Steam, mentre il secondo è tornato alla formula del Living World dopo un'espansione che ha mosso più critiche che apprezzamenti. Chi sta ancora giocando a Black Desert Online, invece, saprà benissimo cosa l'aspetta all'orizzonte: negli ultimi mesi è stata un'arma a doppio taglio perché ha cambiato le prospettive dei fan occidentali che giocano "in differita", alienandoli non poco. In ogni caso, il titolo coreano ha di fronte a sé nuovi contenuti come il combattimento subacqueo, nuove classi e mappe inedite. Basteranno a mantenere l'interesse dei giocatori? Il problema degli MMO, in fondo, è diventato questo, specialmente quando sono gratuiti: spesso si giocano a spizzichi e bocconi, poi si lasciano a tempo indeterminato. Magari si tornano a giocare, magari no, ma le community instabili riflettono sicuramente le situazioni dei giochi cui appartengono.