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La nuova visione del Rally

Siamo volati a Londra per provare la versione Playstation 4 di DiRT 4!

PROVATO di Tommaso Valentini   —   27/01/2017

Dopo circa un anno dall'ultima iterazione della serie, Codemasters torna a deliziare gli amanti del rally con DiRT 4, una simulazione che tenta di aprire le porte anche ai neofiti grazie a moltissime modalità inedite, al ritorno di qualche vecchia conoscenza e a tutta una serie di idee completamente originali nel mondo dei racing game su sterrato. L'annuncio è arrivato quasi a sorpresa nella giornata di ieri e noi non potevamo certo perdere l'occasione di toccare con mano in anteprima assoluta tutte le novità. Le sensazioni che DiRT 4 ci ha lasciato sono state sicuramente positive e abbiamo letto soprattutto nella modalità FreeRide tanta voglia di sperimentare, coraggio che forse era mancato ai titoli precedenti. Vediamo insieme nel dettaglio allora cosa possiamo aspettarci dalla nuova produzione dei ragazzi di Southam.

La modalità Your Stage potrebbe rappresentare una rivoluzione per i giochi di Rally

Start your engine

Mettiamo subito le mani avanti dicendo che la build da noi provata era una pre-alfa, sviluppata solamente per un mero scopo dimostrativo. La demo, ancora lontana dal prodotto finale, presentava diversi cali di frame rate, qualche problema con le ombre e dettagli (come gli specchietti retrovisori) ancora molto acerbi ma ve lo segnaliamo esclusivamente per dovere di cronaca.

La nuova visione del Rally
La nuova visione del Rally
La nuova visione del Rally

Anche se non manca poi molto alla release definitiva prevista per giugno, ci sentiamo fiduciosi e tranquilli sul lavoro di Codemasters dato che la struttura portante del gioco funziona egregiamente bene e alcune delle cose più importanti, tra cui modello di guida e fisica delle vetture su pista ci sono sembrate già decisamente a buon punto. DiRT 4 metterà sul piatto una mole esorbitante di contenuti come dicevamo, e tra corse con i camion, rally classici, una modalità carriera e la Dirt Academy ci sarà davvero di che sbizzarrirsi. Il pezzo forte per l'occasione è stata però la presentazione della modalità Your Stage, grazie alla quale sarà possibile costruire dal nulla tracciati unici, generati in maniera procedurale dal motore di gioco. Questa feature apre uno spiraglio di discussione particolarmente interessante: da una parte permetterà a chiunque di dare vita ai propri tornei su percorsi inediti, e magari di mandare anche i risultati online per sfidare i propri amici, rendendo di fatto il gioco infinito e slegato da qualsiasi filosofia di contenuti aggiuntivi a pagamento, mentre dall'altra potrebbe instillare qualche dubbio nei veterani del rally, che amano questo sport proprio per la necessità di imparare ogni curva della pista a memoria, tentando di migliorarsi all'infinito, confrontandosi magari con i tempi dei piloti reali. Codemasters ha deciso di proporre una visione diversa del rally in questa occasione, suggerendo ai giocatori di vivere questo sport con l'emozione di correre su un tracciato inedito, dal quale ci si può aspettare davvero di tutta curva dopo curva. I settaggi per adattare i vari percorsi alla bravura dei giocatori d'altra parte non mancano di certo. Potrete decidere la lunghezza della pista, scegliere ovviamente la regione di appartenenza, stabilirne difficoltà e complessità e persino le condizioni meteo che troverete una volta usciti dal garage. Tramite la semplice pressione di un tasto poi il vostro circuito personale prenderà forma pronto per essere cavalcato fino all'arrivo. Per quanto abbiamo visto (ci è stato concesso solo di sperimentare il freeplay a Fitzroy in Australia) il tool di creazione funziona in maniera veloce e precisa, regalando risultati più che soddisfacenti. I tracciati hanno un senso logico e i margini del percorso sono sempre molto curati e ricchi di dettagli, regalando un colpo d'occhio eccellente. L'impatto emozionale mentre si corre è stato curato in maniera certosina da Codemasters che ha inserito tutta una serie di dettagli atti a dare movimento visivo mentre si corre, con droni che si alzano all'ultimo istante dalla strada per le riprese aeree, un pubblico festante al nostro passaggio e giudici di gara che si sbracciano per segnalare un incidente alla curva successiva. La pioggia e il meteo variabile poi fanno il resto, riuscendo a cambiare completamente volto ai diversi tracciati, con una resa del fango, delle pozzanghere e della pioggia davvero eccelsa. È tutto il gioco ad avere un comparto grafico sorprendente (tolti i piccoli difetti citati a inizio articolo), soprattutto per ciò che concerne le varie auto. Abbiamo avuto modo di vedere in questa demo la Lancer Evo VI e la Subaru WRX STI NR4, bolidi riprodotti alla perfezione nei loro più intimi dettagli. Ottimi i modelli poligonali quindi, e buone anche le deformazioni della carrozzeria dovute agli impatti, con gli elementi dello scenario che volano letteralmente in aria quando si prende una curva troppo larga e si finisce con il posteriore a grattare sul bordo pista. Da rifinite sono invece gli interni, ancora molto indietro rispetto al resto della produzione.

Un po' di sano drift

Volante alla mano il feeling che restituisce la guida è come sempre eccellente, sia per chi si avvicina al gioco per la prima volta sia per chi cerca la simulazione più dura e cruda. DiRT 4 mischia sapientemente le dinamiche di DiRT Rally e DiRT 3, costruendo un prodotto capace di divertire qualsiasi tipo di giocatore. I pro potranno smanettare coi mille settaggi, andando a togliere ogni aiuto disponibile (guadagnando una percentuale di crediti maggiore a fine gara per ogni facilitazione rimossa) ma c'è spazio anche per chi non ha voglia di toccare direttamente i parametri delle auto sfruttando quattro comodi preset, che vi permetteranno di impratichirvi e rendere il gioco mano a mano più complesso. Non solo nella gestione dell'handling ma pure per ciò che concerne l'intelligenza artificiale degli avversari, rendendoli più aggressivi in pista ed riducendo i loro tempi di percorrenza.

La nuova visione del Rally

Il grip delle auto è pressoché perfetto e l'esperienza globale risulta estremamente appagante. Unico neo la fisica troppo leggera delle auto durante gli urti più violenti, che spesso fanno decollare le vetture in maniera piuttosto irrealistica, problema che DiRT non è mai riuscito a risolvere completamente. DiRT 4 accoglie a braccia aperte anche tante altre modalità di gioco, incluso il ritorno di LandRush. Sostanzialmente si tratta di una gara tra buggy su circuiti chiusi in grado di trasformare l'esperienza di gioco in un racing votato all'arcade e al puro divertimento. Dismessi i panni di simulatore, DiRT riesce a divertire e a regalare varietà, ponendo l'accento questa volta sulle sportellate, sui salti e sulle lunghe derapate in curva. LandRush è sicuramente esaltante da giocare ma il grosso dei contenuti extra lo potrebbero fare le modalità multiplayer annunciate ma non disponibili durante la nostra prova, inclusi tornei online con tanto di classifiche e sfide giornaliere, settimanali e mensili. Un ottimo metodo per mantenere la community del gioco sempre attiva anche dopo il lancio. Ci sono ovviamente ancora tantissimi punti di domanda, come per esempio il supporto alla VR non ancora confermato, o all'apprezzatissimo Rally Cross, che invece tornerà in splendida forma sotto licenza esclusiva dell FIA World Rallycross Championship e porterà con sé nuovi tracciati e ovviamente nuove vetture ma che non abbiamo ancora potuto provare. Non mancheranno nemmeno poi le modalità di gioco più caotico come JoyRide e le sfide con gli amici dal guizzo più arcade. Insomma DiRT 4 potrebbe essere il capitolo più completo in assoluto per la serie, ancora qualche mese e lo scopriremo con certezza, in attesa ovviamente di provare con più calma e accortezza una build più recente.

CERTEZZE

  • Modalità Your Stage ben congegnata
  • Ottimo senso di velocità
  • Tantissimi contenuti

DUBBI

  • Ancora nessun accenno ai rally classici
  • Difetti tecnici ancora da sistemare