Forse la cosa non è emersa chiaramente all'epoca del suo annuncio, nell'ormai lontano E3 del 2015, ma Sea of Thieves si è configurato col tempo come un progetto di grande rilevanza per Microsoft, sotto diversi aspetti. Si tratta dell'atteso ritorno di Rare allo sviluppo di un titolo indirizzato fondamentalmente al pubblico "core" di videogiocatori, dopo anni passati nelle avanguardie social dell'infrastruttura di sistema e online di Xbox o relegati alla creazione di titoli per Kinect.
Per di più è una nuova proprietà intellettuale, merce rara nel mercato odierno e particolarmente sul fronte Microsoft, che da troppo tempo ormai tende a puntare principalmente sulle serie stra-consolidate per limitare al massimo i rischi, e la sua strana e innovativa struttura aperta lo rende anche un gioco particolarmente originale e molto distante dai classici standard dell'ambiente Xbox. Infine, sembra anche un gioco particolarmente adatto a sfruttare il potenziale offerto dal nuovo ecosistema unificato di Play Anywhere, mettendo tanti utenti di diversa estrazione all'interno di un vasto mondo online condiviso, che può solo arricchirsi dall'unificazione dell'utenza tra PC e Xbox One nei suoi ampi mari da scoprire in compagnia. Ci sono dunque un sacco di motivi per guardare con interesse a Sea of Thieves, come se non bastasse il forte carisma che traspare già dai video messi a disposizione con una certa costanza dal team britannico in questi mesi, che certo contribuisce a donare un'identità forte a un progetto che per il resto aspetta ancora di trovare una definizione più precisa. Viste anche certe cancellazioni illustri che sono occorse negli ultimi tempi, fa bene sapere che Microsoft sembra puntare in maniera particolare su questo titolo, anche se continuiamo a tenere le dita incrociate, tanto per.
Continua a scoprirsi piano piano il mondo piratesco di Sea of Thieves, l'atteso ritorno di Rare
Evoluzione piratesca
L'assenza di un canone a cui riferirsi si riflette nella necessità di trovare una strada da seguire per Sea of Thieves, e in questo senso Rare ha giustamente pensato di rivolgersi subito all'utenza, con un lungo percorso di alpha test partito ormai da vari mesi e in continua evoluzione.
Essendo un gioco basato soprattutto sull'interazione sociale, in effetti, non c'è altro modo per mettere in piedi una soluzione ludica che possa funzionare veramente, una volta uscita nel mondo reale, anche considerando l'approccio di Rare allo sviluppo, che è sì una grande realtà dell'industria videoludica ma probabilmente non paragonabile a software house di dimensioni enormi in grado di portare avanti importanti test tra le mura degli uffici. Come dimostra anche il video pubblicato di recente, riportato qua sotto, con il lancio dell'alpha 0.1.1 il mondo esplorabile di Sea of Thieves ha subito una netta espansione, con l'introduzione di un nuovo sistema di "viaggio" suddiviso in capitoli. Sulla strada verso un'organizzazione più strutturata dell'esperienza di gioco, l'esplorazione dei mari in gruppo assume ora l'aspetto di un viaggio, con la prima introduzione di obiettivi specifici e una progressione in capitoli che sembra andare in direzione di una meccanica più simile a quella delle tipiche quest, sebbene la libertà d'azione resti totale. Siamo ancora in fase pienamente sperimentale ma l'idea che emerge dalle novità introdotte è quella di offrire, accanto alla possibilità di fare praticamente quel che si vuole della nostra vita piratesca, anche un andamento più canonico, con obiettivi e quest da completare. Sulle isole fanno la loro comparsa i primi nemici nella forma di scheletri armati, dando modo di avere un'idea del sistema di combattimento in stile sparatutto in prima persona, tutto ancora piuttosto abbozzato ma già decisamente piratesco.
Perdersi tra le onde
Tra le novità dell'ultimo aggiornamento c'è anche un'importante estensione del mondo di gioco, accompagnata da un incremento sia nella quantità che nella varietà delle ambientazioni, con tante isole dall'aspetto variegato e caratterizzate da elementi naturali e architettonici particolari. In un mondo così ampio è facile perdersi, per questo la navigazione si basa in gran parte sulla lettura delle mappe, sia di quella generale, che consente di decidere la rotta da seguire con la nave, sia di quelle più specificamente dedicate alle singole isole, che possono essere estratte una volta scesi a terra per trovare la fatidica "X" dove iniziare a scavare.
Imparare a districarsi tra le onde e le tantissime isole che popolano il mare, nonché capire dove puntare per trovare il tesoro sulla terraferma diventano dunque elementi fondamentali del gameplay, e anche in questo caso il gioco ha un approccio libero e spartano all'orientamento, senza waypoint visibili nell'interfaccia (praticamente assente, in effetti) e con la necessità di imparare ad usare bussola e carta come dei bravi pirati/scout. Ogni singolo elemento di Sea of Thieves assume un aspetto giocoso e collaborativo, sia che si tratti di fornire le indicazioni al timoniere, impossibilitato a vedere precisamente ciò che si para di fronte alla polena, sia che ci si trovi a dover sciogliere e tirare le vele verso l'angolatura migliore per andare a favore di vento o cercare disperatamente di riparare i danni allo scafo in seguito a furenti cannoneggiamenti con altre navi. Anche se solo accennato, almeno per il momento, anche il respawn ha assunto un carattere ilare con questo nuovo aggiornamento, mettendo in scena per la prima volta il "Ferry of the Damned", una nave fantasma dove i personaggi morti si ritrovano per qualche secondo in attesa di tornare al gioco. Pur nella loro cripticità, video e informazioni diffuse finora lasciano facilmente trapelare il divertimento che scaturisce da ogni situazione del gioco.
Scorci di vita marinara
Oltre alle evoluzioni applicate a struttura e contenuti risulta evidente anche l'avanzamento effettuato sul fronte tecnico con gli ultimi aggiornamenti della versione alfa. Risulta ben visibile dai nuovi materiali un miglioramento generale nella resa delle isole, con un notevole incremento di elementi dello scenario che aumenta e arricchisce la varietà delle ambientazioni. Senza rinunciare alla caratterizzazione stilizzata in stile cartoonesco, l'evoluzione del sistema di illuminazione e di meteo dinamico rendono possibili scorci di grande suggestività, incorniciati sempre da quella splendida resa del mare che ha caratterizzato fin dall'inizio le atmosfere di Sea of Thieves. È un mondo ancora piuttosto vuoto e grezzo, ma non ci si può aspettare molto altro da una versione alfa, considerando che la densità degli elementi verrà affrontata probabilmente più avanti nello sviluppo. Intanto si registra già una notevole coerenza nella visione d'insieme, un mondo tenuto insieme da un'interpretazione particolare dell'ambientazione marinara e dotato di un carattere ben definito. In questo senso, anche il sound design contribuisce a rafforzare il clima piratesco con una grande quantità di musiche a tema che emergono in qualsiasi momento, semplicemente estraendo uno strumento musicale dall'inventario e mettendosi a suonare. Informazioni e video rilasciati finora non forniscono ancora risposte soddisfacenti ai grandi interrogativi che la gente suole porsi di fronte a questo gioco: "che cosa si deve fare?" "Qual è lo scopo del gioco?" "Dove bisogna andare?" Tuttavia l'idea è che Rare abbia intenzione di andare direttamente oltre queste domande, preparando un mondo in cui i giocatori possono mettere in scena le proprie avventure in maniera piuttosto libera da sceneggiature prestabilite. L'esperimento è ardito e la sua realizzazione completa è molto difficile, ma è un bene che un progetto del genere venga portato avanti, e ancor più che sia Rare a farlo.
CERTEZZE
- Il mondo si espande e arricchisce a vista d'occhio
- Qualche passo verso una forma più strutturata del gameplay
- Il colpo d'occhio resta sempre unico
DUBBI
- Permangono i grandi interrogativi sulla sostanza
- Riusciremo a vederlo completo nel 2017?