Ai ragazzi di Koch Media piace vincere facile. D'altronde quando chiami un gruppo di giornalisti a testare un gioco di guida e metti a disposizione una postazione Thrustmaster per un'ora, è davvero difficile che questi escano insoddisfatti dalla prova. Qui però l'intento non era certo distogliere l'attenzione dei presenti dalle caratteristiche del prodotto, perché F1 2017 - questo il titolo da noi testato in quel di Milano - ci ha saputo sorprendere tanto per le emozioni date in curva quanto per i contenuti, al punto da esser riuscito in un certo momento persino a far passare il gameplay in secondo piano. Avete capito bene: scordatevi le produzioni altalenanti dell'ultimo quinquennio, tanto inconsistenti e imprevedibili quanto i cambi di regolamento del campionato Formula 1 reale; qui Codemasters sembra aver preso quanto di buono era stato fatto con F1 2016 e aver portato tutto al limite. Che sia finalmente il gioco che tutti gli appassionati hanno sempre desiderato?
Monoposto spaziali
Cominciamo proprio dal fattore che rappresenta la più grossa novità quest'anno, anche se non è certo l'unica chicca: la Modalità Carriera. Da sempre presente nella serie, nell'ultimo capitolo la carriera riprende parzialmente la strada percorsa nel predecessore mettendovi nei panni di un pilota con poteri gestionali all'interno della propria squadra, ma aggiunge al pacchetto elementi di sviluppo che per certi versi si avvicinano a quelli dei giochi di ruolo. Sul serio, c'è un intero albero delle migliorie sviluppabile di gara in gara (per farlo dovrete guadagnare una valuta specifica) e ogni abilità acquistata dovrebbe rendere gradualmente più competitivi vettura e tecnici, permettendovi di personalizzare l'esperienza. Ovviamente in un'ora di prova non abbiamo potuto valutare la validità del sistema, ma è indubbio che sia estremamente interessante, così come è certo che il resto della carriera sia altrettanto curato.
A dare ulteriore brio al tutto ci pensano poi degli eventi speciali inframmezzati alle gare, che permettono di guidare vetture classiche o vedono il giocatore alle prese con qualche sfida (nella Carriera vi sono prove di allenamento altrettanto variegate, giusto per rincarare la dose). Modalità come la Prova a Tempo e i Gran Premi Rapidi rappresentano poi aggiunte scontate al pacchetto, seguite tuttavia da venti Campionati e altrettanti Eventi Invitational Classici. Chiaramente a Codemasters hanno fatto un lavorone per rendere queste modalità extra persino più variopinte della carriera, per una massa complessiva di contenuti capace di tenere impegnato un fan della Formula 1 per dozzine e dozzine di ore. L'online non abbiamo invece potuto testarlo, ma è chiaro come vada ad aggiungersi con grazia a tutto ciò che abbiamo descritto sopra... nella speranza che non ci siano singhiozzi al lancio.
Nuovi bolidi, vecchi motori
Novità ne sono arrivate anche nel gameplay, in larga parte legate alle nuove monoposto dotate di caratteristiche differenti da quelle dell'ultimo capitolo della serie Codemasters. Le nuove Formula 1 sono più stabili alle alte velocità e in generale più piacevoli da controllare, ma diventano rapidamente instabili quando si fanno errori, quindi vanno gestite in modo ancor più matematico e preciso del solito se si eliminano gran parte degli aiuti. Complessivamente il sistema non si è dunque spinto verso la simulazione: è sempre ibrido e personalizzabile, più incentrato sull'adrenalina e sul piacere della guida che sulla perfetta traslazione dell'esperienza da gara (assolutamente giustificato, se si considera che le Formula 1 sono vetture controllabili realmente da pochi eletti). Ciò detto, le auto classiche danno una bella botta di vita al tutto, risultando più incontrollabili, sensibilmente più nervose e cattive, e capaci di rendere ancor più esaltanti le già tirate competizioni del gioco.
Anche in questo caso un'ora è poco per comprendere fino a che punto le "vecchie" monoposto siano curate, eppure le nostre sensazioni sono state estremamente positive, specialmente con volante e postazione a rendere ancor più godereccia la nostra prova. Tutta da dimostrare invece la validità dell'intelligenza artificiale in gara, che ci è parsa aggressiva il giusto anche a una difficoltà media, ma poco propensa agli spostamenti improvvisi. Concludiamo con il comparto tecnico: il gioco è migliorato in ogni aspetto, risulta fluidissimo e davvero piacevole in movimento; le condizioni atmosferiche sono sensibilmente più realistiche a loro volta, peccato che le opzioni disponibili ci siano sembrate poche (ci sarebbe piaciuto un approccio più realistico al cambiamento del clima durante la corsa). Va detto comunque che la build a nostra disposizione non era finale - mancavano svariate opzioni, e non c'era traccia dei danni - e che potrebbero saltar fuori ulteriori sorprese nel titolo completo.
Grazie a una massa di contenuti e ad una modalità carriera eccezionalmente curata, F1 2017 sembra poter realmente rappresentare un'evoluzione del precedente capitolo. Certo, in un'ora di prova non abbiamo potuto valutare nel dettaglio i cambiamenti al gameplay e altri importanti aspetti dell'opera di Codemasters, eppure le sensazioni che ci ha lasciato sono estremamente positive, e ci fanno ben sperare per il pacchetto completo.
CERTEZZE
- Tecnicamente migliorato e fluidissimo
- Carriera curata, rinnovata, e ricca di elementi gestionali
- Gameplay adrenalinico e variegato
DUBBI
- Intelligenza artificiale, condizioni atmosferiche e sistema di danni ancora da valutare a dovere
- I cambiamenti al gameplay saranno stati calcolati alla perfezione?