Un anno e mezzo fa, Pokkén Tournament fu una bella sorpresa. Non era un gioco esente da difetti, anzi, ma un picchiaduro sviluppato in maniera competente che offriva ai fan dei mostri tascabili Nintendo un approccio diverso e originale a un genere cui solitamente non è facile avvicinarsi. Purtroppo l'originale per Wii U non vendette molto bene, complice anche il periodo d'uscita sfortunato, ragion per cui non è mai stato aggiornato, come la sua controparte arcade, con i nuovi combattenti che Bandai Namco ha lentamente aggiunto al roster nel corso dei mesi. Non sorprende - ma forse un po' sì - che Nintendo abbia deciso di riproporlo in versione DX, come già fatto con Mario Kart 8, anche sulla sua nuovissima console, includendo nel pacchetto anche i pokémon che non erano arrivati su Wii U, un nuovo lottatore e qualche extra. Abbiamo provato la demo recentemente pubblicata sul Nintendo eShop per capire con che tipo di conversione avremo a che fare tra poche settimane.
Deluxe per davvero?
La demo ci ha confermato che Pokkén Tournament, rispetto a un anno fa, non è cambiato di una virgola in termini di gameplay. Il gioco mischia ancora lo stile dei picchiaduro tradizionali, come quel Tekken al quale si ispira, con i titoli a tre dimensioni in cui i lottatori possono muoversi liberamente per lo schermo, ripresi da una telecamera rialzata. Sono due le fasi distinte, chiamate rispettivamente fase di duello e fase panoramica, che scandiscono i combattimenti: alcuni attacchi impongono la transizione da una fase all'altra e cambiano completamente le mosse dei pokémon sul campo, eseguibili combinando semplicemente due tasti con la croce direzionale. Prese, parate e salti completano il set di movimenti a disposizione, garantendo una gran bella dinamicità e spettacolarità agli scontri, specialmente una volta caricato l'indicatore della Risonanza: premendo insieme i tasti dorsali, il nostro pokémon si potenzia temporaneamente e infligge più danni, inoltre può mettere fine a questa condizione in qualunque momento con una super mossa estremamente dannosa. La demo proposta da Nintendo consente di affrontare il tutorial e uno scontro contro l'intelligenza artificiale o un altro giocatore - per un totale di quindici utilizzi al massimo, purtroppo - e di scegliere tra Pikachu, Charizard e Empoleon. Ovviamente abbiamo subito provato Empoleon, dato che su Wii U non era selezionabile, e ci siamo ritrovati tra le mani un pokémon imponente ma non per questo poco agile, in grado di confondere l'avversario con una serie di acrobazie che combinano calci, colpi di pinna, rocce e getti d'acqua.
Abbiamo constato l'aggiunta, al roster, anche di Darkrai, Croagunk, Scizor e dell'inedito Decidueye, mentre Mewtwo e Mewtwo Nero dovrebbero essere sbloccati fin dall'inizio senza che il giocatore debba completare la discutibile campagna originale. In questo senso, nella demo ovviamente non era possibile provare la nuova modalità tre contro tre, né le partite online classificate, ma in termini contenutistici Pokkén Tournament DX non sembrerebbe aggiungere niente di epocale alla vecchia formula. In ogni caso, il titolo Bandai Namco si gioca benissimo sia in dock che in modalità portatile: in entrambi i casi la risoluzione è sensibilmente maggiore rispetto alla versione Wii U e il frame rate ci è sembrato ancorato a 60 fotogrammi anche condividendo lo schermo con un secondo giocatore (sembrerebbe, infatti, che i match in locale non sfruttino la prevedibile tecnica dello split-screen) ma permane lo stesso, fastidiosissimo problema che degradava la qualità delle immagini quasi due anni fa: la pressoché totale assenza di un filtro antialiasing. È meno evidente in modalità portatile, chiaro, ma giocando col Nintendo Switch nel dock si nota il pasticcio combinato con le texture che su Wii U abbruttiva pesantemente soprattutto i pokémon pelosi. Ovviamente chi ama il genere e i pokémon soprassiederà su questo difetto, ma ci chiediamo se basteranno una manciata di combattenti e una modalità di gioco extra a giustificare quel DX nel titolo.
Giocare alla demo di Pokkén Tournament DX è stato come viaggiare nel tempo e tornare a quasi due anni fa, quando giocavamo l'originale sul GamePad del Wii U per notare meno la sporcizia dell'immagine. Nintendo non si è sforzata di migliorare il gioco sul fronte tecnologico e anche in termini contenutistici stiamo parlando di pochi combattenti e un paio di modalità di gioco in più che comunque non renderanno meno pesante la tremenda campagna originale. Tra poche settimane scopriremo se basteranno queste aggiunte a suscitare l'interesse dei giocatori, fermo restando che chi ha già acquistato Pokkén Tournament su Wii U avrà pochi motivi per non mancare a questo appuntamento.
CERTEZZE
- Il gameplay non è cambiato di una virgola
- I nuovi lottatori aumentano la varietà del roster
- Ci si picchia in locale che è in piacere
DUBBI
- Le modalità extra non sembrano aggiungere molto a un titolo lacunoso sul fronte dei contenuti
- L'aliasing sporca terribilmente le immagini anche in questa versione